«Sesto anno in giallorosso, la piazza mi ha adottato e io do il massimo»
L'Atletico Uri fa sempre meglio, Paba: «Salvezza diretta e primo posto coi giovani, una stagione straordinaria»
L'Atletico Uri centra ancora l'obiettivo ma, nel farlo, si supera. Se nei primi due anni la salvezza era arrivata sfruttando il playout in casa (contro Insieme Formia e Ilvamaddalena), questa volta il mantenimento della categoria è arrivato all'ultima giornata e senza prolungare la stagione regolare.
L'1-1 di Ostia vale per il terzo "scudetto" di fila e il tecnico Massimiliano Paba si gode il traguardo raggiunto: «Una stagione straordinaria, perché abbiamo evitato la coda dei playout e per aver primeggiato nella graduatoria dei Giovani D valore dando continuità al lavoro coi giovani, soprattutto sardi. Dopo due anni di podio è arrivato questo primo posto che ci dà grande soddisfazione, per una società che ha un budget ridotto e ha centrato l'obiettivo del mentenimento della categoria».
Un giovane verso la serie C. «Abbiamo messo in mostra un portiere del 2006 come Domiziano Tirelli, che ha richieste da società professionistiche e, per il terzo anno di fila dopo Incerti e Loru, potremmo far fare il grande salto ad un altro nostro giocatore, che si è valorizzato giocando con l'Atletico Uri e questo la dice lunga sulla bontà del progetto».
Ancora vittorie di prestigio. «Le grandi imprese sono nel dna dell'Atletico Uri,. In questi anni abbiamo battuto società di prestigio e blasone. Vittime illustri, come due anni fa il Giugliano, che poi vinse il campionato; l'anno scorso è toccato alla Casertana o alla Paganase, quand'era prima in classifica. Quest'anno abbiamo battuto Cavese e Nocerina, avversari di grande prestigio e tradizione calcistica. Sono tutte gioie che rimangono nella storia del club e nel cuore dei nostri tifosi, Ma anche i calciatori stessi non dimenticheranno».
Solo 14 punti al Ninetto Martinez. «Il rendimento in casa, è diventato un problema nella stagione, non riuscivamo a raccogliere punti. Tante partite perse, e si può anche discutere sul come. Non siamo comunque riusciti ad avere un ruolino importante. Per fortuna abbiamo fatto tanti punti in trasferta e, con 23 punti conquistati, siamo tra le prime sei squadre del girone. Ottime vittorie che hanno sopperito alla carenza del rendimento casalingo. Poi ci sarebbe tanto da discutere sull'esito di certe gare ma oramai è acqua passata ma è stata un'annata difficile».
Ben sei successi esterni. «All'andata ci sono state vittorie prestigiose come quella a Cava dei Tirreni ma anche Trastevere e Cassino. Al ritorno è stato importante vincere lo scontro diretto ad Anzio, anche se il successo in casa del Gladiator è stato decisivo per la salvezza. A tre giornate dalla fine loro puntavano ad agganciarci ma li abbiamo messi a -6. Ė stata una partita determinante per la classifica e per la testa, lì abbiamo capito che potevamo farcela senza passare dai playout».
La conferma è ora ufficiale. «Per me è la sesta stagione consecutiva, tutta Uri mi ha adottato e questo fa si che io provi affetto per loro. La mia priorità era ed è l'Uri, una piazza che mi sa ascoltare, mi stima e ha fiducia in me. Per me è la stessa cosa verso la società e un ambiente che ritengo ideale per portarmi a dare quel qualcosa in più. C'è grande considerazione nelle strategie e nella programmazione che porto avanti, questo mi gratifica e rende felice, e se da un lato dà tanta responsabilità dall'altro mi porta a dare il 100%. E i ho bisogno di questi stimoli».
A Uri il calcio è anche rosa. «Quest'anno abbiamo aperto al calcio femminile raggiungendo risultati straordinari col titolo regionale Under 15 e Under 17. Ora stiamo facendo le fasi nazionali confrontandoci con realtà come Milan, Verona, Atalanta. Sabato scorso al Ninetto Martinez c'era l'Inter, siamo stati al centro Vismara per giocare contro il Milan. Avversari impensabili da affrontare fino a poco tempo fa, le ragazze portano entusiasmo e hanno un ottimo seguito. Cerchiamo di migliorarci lì come abbiamo fatto col settore giovanile, quando sono arrivato c'era poco e ora abbiamo la scuola calcio e con le squadre copriamo tutte le fasce d'età».
Le serie D aspetta un'altra sarda. «Si è salvato il Latte Dolce, è tornata l'Ilva e, purtroppo, è retrocessa dalla serie C l'Olbia. Tifiamo anche per l'Ossese affinché possa vincere gli spareggi-promozione di Eccellenza e così la provincia di Sassari potrebbe avere una bella rappresentanza in serie D»
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