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Andrea Manunta, difensore, Stintino
«I playoff erano un'utopia ma ora li vogliamo con forza»

Lo Stintino aspetta la capolista, Manunta: «Castiadas grande squadra, sarà una battaglia, ci metteremo cuore e umiltà»

Per lo Stintino gagliardo e battagliero, reduce dalla vittoria di Valledoria, la corsa per i playoff passerà anche dal confronto di domenica quando, al Devilla di Codrongianos, arriverà la prima della classe. Quel Castiadas regina incontrastata di questo campionato con ancora lo zero nella casella delle sconfitta e che può contare su un vantaggio di ben 13 punti sui biancocelesti e l'Atletico Uri, le due dirette inseguitrici a quota 42. ll giovane Andrea Manunta, esterno destro di difesa classe 1998, si aspetta «una battaglia contro una grande squadra, che stimiamo e rispettiamo moltissimo. In settimana abbiamo preparato questa sfida nei minimi dettagli. Loro sono molto ben organizzati in tutti i reparti e possono contare su giocatori d'esperienza, che hanno anche militato in categorie superiori fino anche nei professionisti. All'andata disputammo un'ottima gara e, malgrado fossimo passati per primi in vantaggio, non portammo a casa dei punti subendo il primo dispiacere della stagione. Purtroppo, in quella circostanza, peccammo negli episodi chiave ed è per questo che stavolta servirà la partita perfetta. Noi siamo sereni e tranquilli delle nostre potenzialità e, come ogni domenica, scenderemo in campo sicuri della nostra forza, con la giusta concentrazione e determinazione, tirando fuori grinta, cuore e umiltà per tutto l'arco dei novanta minuti». 


Lo Stintino vuole difendere il secondo posto dopo aver conquistato a Valledoria la terza vittoria nelle ultime quattro gare lontano da casa. «Abbiamo vinto in un campo difficile e contro un avversario tosto e che non merita di stare al penultimo posto della classifica. Un successo che vale doppio perché abbiamo anche allungato su alcune inseguitrici, approfittando della sconfitta del Sorso a Tonara e del pareggio dello scontro diretto tra Samassi e Torres. Tutte le partite si stanno rivelando fondamentali per raggiungere i playoff, un obiettivo che poteva sembrare un'utopia ad inizio stagione ma che ora ci siamo prefissati e che vogliamo raggiungere con tutte le nostre forze». Una vittoria costruita nel primo tempo e difesa con le unghie e con i denti nel secondo tempo, proprio come nell'ultima trasferta vittoriosa a Gavoi: «Stiamo crescendo molto dal punto di vista difensivo e questo è un aspetto molto importante per lo sprint finale che ora ci attende. Avere una buona difesa è uno degli obiettivi che ci eravamo imposti a inizio anno, siamo la terza migliore difesa del campionato dopo Torres e Castiadas, questo grazie anche a un ottimo portiere come Secchi che guida la difesa come nessun altro e nei momenti decisivi riesce sempre a metterci una pezza così come ha fatto contro il Taloro e poi con l'Atletico Uri parando il rigore in una fase molto delicata del match». A Valledoria le condizioni del fondo non hanno favorito il gioco dei biancocelesti. «È stata una partita dura – ammette Manunta – Inizialmente abbiamo faticato un po' ad ambientarci al ritmo della partita per via del campo ma, col passare dei minuti, sono venute fuori le nostre giocate che proviamo spesso durante gli allenamenti e che ci hanno permesso poi di arrivare al gol di Carboni. Poi siamo stati bravi a non concedere molto agli avversari, gestendo la partita nel migliore dei modi e avendo diverse occasioni per poter chiudere ogni discorso». 

 

Per il fuoriquota di Bancali, cresciuto nelle giovanili della Torres, si tratta della terza stagione in maglia biancoceleste: «Dopo aver concluso gli Allievi nell'Alghero, nel 2015 sono stato contattato da mister Udassi che era appena approdato allo Stintino. Inizialmente non è stato facile passare da un ambiente come quello delle giovanili ad uno della prima squadra, che in quel momento stava lottando per la salvezza. Una volta passate le difficoltà iniziali, grazie ai consigli del mister e dei compagni più esperti, sono cresciuto molto sotto tutti i punti di vista. L'anno scorso ci siamo invece tolti grandi soddisfazioni. È stato bellissimo vincere il campionato di Promozione. Sono emozioni che ti porti dentro per tutta la vita. Anche quest'anno stiamo facendo qualcosa di straordinario e lotteremo affinché possiamo fare bene fino alla fine di questo campionato». Anche in Eccellenza, Manunta sta diventando una pedina importante: «Se sono diventato il calciatore che sono, lo devo a mister Udassi per la fiducia che ripone in me e alla società che è sempre presente. Dietro a questi traguardi, insomma, c'è tutto l'ambiente e il gruppo. La differenza rispetto al campionato di Promozione si nota eccome, non esistono partite semplici e bisogna stare sempre sul pezzo, allenarsi sempre con grande determinazione per potersi migliorare. Inoltre ti trovi di fronte attaccanti di grande caratura, sia dal punto di vista tecnico che fisico e per un difensore, una piccola disattenzione in marcatura, ti può costare molto caro». Andrea Benenati

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2017/2018
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