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«Macché playoff, il Sanluri pensa a salvarsi»
Il tecnico Busanca dopo il 5-1 al Bacoli capolista

«Macché playoff, il Sanluri pensa a salvarsi»

L'eco dell'impresa non si è ancora spento a Sanluri. Il perentorio 5-1 alla capolista Bacoli, che al Campu Nou si presentava da imbattuta, ha destato un po' di scalpore, anche perché la squadra napoletana era riuscita addirittura a passare in vantaggio dopo 9'. «Sembrava la fotocopia della partita persa in casa 3-0 contro l'Aprilia - esordisce l'allenatore campidanese Paolo Busanca - poi c'è stata una reazione importante dei miei ragazzi e la fortuna nell'aver trovato il pareggio con Bruscia poco prima dell'intervallo». Poi il provvidenziale riposo per riordinare le idee. «E ricaricare le batterie», aggiunge il tecnico. Che svela ciò che ha detto alla squadra prima di rientrare in campo: «Ho chiesto di non esporci subito ai contropiede e di contenere una loro prevedibile sfuriata. Così è stato, poi abbiamo colpito in 4' con Fanni e Falciani (tra il 20' e il 24' della ripresa, ndr) e il Bacoli è scomparso, non riusciva più a contenerci. È stato un assalto continuo, fino al 4-1 di Mirabet. Da lì in poi la gara si è messa in discesa, chiusa col 5-1 finale di Bordon».

La settimana prima avevate inchiodato sullo 0-0 la vice-capolista Viterbese, prima ancora c'era stato il 4-2 all'Anziolavinio, secondo in classifica e imbattuto. Vi piace la definizione di "ammazzagrandi"?

«Per me sono sempre e solo tre punti. Che si giochi contro la capolista o l'ultima in classifica è pur sempre una vittoria. A me è piaciuta la reazione della squadra e la voglia di rimontare lo svantaggio»

 

Ma la classifica ora dice che avete 14 punti, con la vetta che dista solo 5 punti. Sanluri può sognare?

«Preferisco guardarmi indietro e vedere che abbiamo solo 2 punti di vantaggio dalla zona playout. Non ha senso guardare in alto e pensare ai playoff. Non vorrei che qualcuno si montasse proprio ora la testa. L'obiettivo resta la salvezza, che sarà dura raggiungere visto che è un torneo dove regna un grande equilibrio»

 

Anche perché nella precedente partita in casa avevate perso 3-0 contro l'Aprilia e, prima ancora di battere l'Anziolavinio, eravate reduci da un altro ko per 3-0 con l'Astrea

«Io mi auguro che la squadra abbia imboccato la strada della continuità di prestazioni. A Viterbo non abbiamo subito gol, contro il Bacoli solo uno. Ecco, dico sempre ai miei ragazzi che ci vuole concentrazione e attenzione, perché hanno capacità tecniche e agonistiche importanti. È pur vero che abbiamo pagato qualche peccato di gioventù, come contro l'Aprilia, ma bisogna crescere alla svelta»

 

In fondo alla classifica stupisce che ci sia ancora il Tavolara mentre il Castiadas ha racimolato un punto nelle ultime sei gare. Due crisi diverse?

«Penso che con la settima sconfitta consecutiva il Tavolara abbia toccato il fondo, ora non potrà che risollevarsi. Hanno un organico di primissimo livello, è solo un problema di testa. Sbloccata quella, voleranno. Il Castiadas, invece, sta pagando ora il salto di categoria, ma ha nella grinta e determinazione le armi più importanti. Lotterà sino alla fine per salvarsi, come noi del resto, e penso che possa farcela»

 

Il prossimo vostro impegno è a Porto Torres, secondo in classifica e imbattuto. Preparerete l'ennesimo scherzo a un'altra grande del torneo?

«Ho visto la squadra di Rosario Affuso sabato a Selargius e sta bene, anche se vengono da quattro pareggi di fila. Sarà una partita difficilissima a prescindere che sia un derby. Loro hanno giocatori di grande esperienza che possono risolvere la partita in qualsiasi momento, poi giocano in casa e vorranno tornare subito alla vittoria anche perché sono a un solo punto dalla vetta. Noi manteniamo le antenne dritte e ce la giocheremo senza alcun timore»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
10 Andata
Girone G
Intervista