Marco Mariotti legato alla Sardegna: «Lanusei e Latte Dolce lassù non mi stupiscono, c'è programmazione. Il Castiadas non merita quella classifica»

In Sardegna per guidare il suo Monterosi nella gara in casa del Castiadas ma il tecnico Marco Mariotti non manca di parlare della sua ex Nuorese, guidata per tre anni con ottimi risultati: «Tra il pubblico di Nuoro e quello del Castiadas c'è una differenza abissale, mi ricordo che nella partita con meno spettatori ne contavamo almeno 1000-1200, sono realtà diverse, diverse come il giorno e la notte. Colgo l'occasione per salutare gli amici di Nuoro, i barbaricini ce li ho sempre nel cuore, quando giocheremo contro il Budoni cercherò di fermarmi qualche giorno. Sto seguendo quello che stanno facendo in Eccellenza, faccio loro un grande in bocca al lupo e mi auguro con tutto il cuore di rivedere la Nuorese nel campionato che più le compete».

L'allenatore romano, che l'anno scorso ha vinto i playoff con l'Albalonga, si accontenta del punto strappato sabato al termine di uno 0-0 condizionato dal vento: «Abbiamo fatto un buon primo tempo, nella ripresa meno perché il Castiadas, col vento a favore, ha preso campo, ci ha messo lì per 20-30 minuti rischiando di vincere la partita. Frasca ha fatto una parata straordinaria, da portiere di categoria superiore, e qualche uscita importante in situazioni delicate, ci prendiamo il punto, ripartiamo da un risultato positivo fuori casa». Giudizi positivi per il Castiadas affidato da 4 gare a Puccica: «Ha dei valori importanti, in attacco la coppia Mesina-Figos, a centrocampo il 40enne Carrus fa una grandissima figura e detta i tempi con Steri, Cordeddu ha gamba e ottima qualità tecnica, non merita la classifica che ha». Due squadre sarde protagoniste al vertice: «Il Lanusei non è una sorpresa, da due-tre anni la società programma in una certa maniera, la squadra è giovane e guidata da un ottimo allenatore. Il Latte Dolce ha giocatori importanti, un allenatore che sta facendo bene e una società solida che dall'anno scorso sta andando alla grande. Queste squadre a me non mi stupiscono».