Mai più 17 squadre per il massimo campionato regionale
Meccanismi playoff e playout: in Eccellenza si annullano gli spareggi col distacco di almeno 7 punti, in Promozione tutto è invariato, in Prima tornano le sfide tra seconde
Il Consiglio Direttivo della Figc sarda ha ufficializzato il meccanismo Promozioni/Retrocessioni dei campionati di Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda Categoria relativo alla stagione sportiva 2018-2019. In Eccellenza la novità sui playoff riguarda il distacco perché non vengono disputati qualora tra 2ª e 3ª classificata la differenza è uguale o superiore ai 7 punti (mentre prima la forbice era di 10 punti), inoltre aumentano il numero delle retrocesse da 3 a 4 ma nella prossima stagione non ci sarà il campionato a 17 squadre e l'intendimento del Comitato è comunque quello di ripristinare l’organico a 16 squadre o a 18 squadre; anche per i playout viene modificato il distacco e non vengono disputati qualora tra 13ª e 14ª classificata la forbice è uguale o superiore ai 7 punti. In Promozione restano i playoff con le sfide di semifinale incrociate tra i due gironi (perciò non si guarda al distacco in classifica) e serviranno sempre per stilare la graduatoria ripescaggi in Eccellenza. In Prima Categoria vengono ripristinati i playoff con le sfide di semifinale incrociate tra le seconde classificate dei 4 gironi e serviranno sempre per stilare la graduatoria dei ripescaggi in Promozione; nonostante la diminuzione dei gironi (da 5 a 4) essendo a 18 squadre il numero delle retrocesse è sempre 4 con i playout da disputarsi solo tra la 14ª e 15ª classificata visto che retrocedono in Seconda Categoria le ultime tre di ciascuno dei 4 gironi. In Seconda Categoria non ci sono ancora i playoff tra le seconde classificate dei 9 gironi e tornano i playout con il confronta tra terzultima e penultima in classifica dello stresso girone qualora il distacco è uguale o superiore ai 7 punti. Le ultime in classifica retrocederanno in Terza categoria.
ECCELLENZA
PLAYOFF. La prima classificata è, come sempre, promossa direttamente nel campionato di Serie D. Vengono ammesse ai playoff le seconde, terze, quarte e quinte classificate della stagione regolare. Le sfide di semifinale - la 2ª contro la 5ª e la 3ª contro la 4ª - verranno giocate con gara unica in casa della meglio classificata (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità passerà al turno successivo la squadra meglio piazzata al termine del campionato). Niente semifinale playoff tra la 2ª e la 5ª se ci sarà un distacco uguale o superiore ai 7 punti (l'anno scorso erano 10 punti), stesso discorso tra la 3ª e la 4ª. Va da sé che i playoff verrebbero annullati se tra la 2ª e la 3ª classificata ci sarà un distacco uguale o superiore ai 7 punti e in questo caso la 2ª classificata sarà ammessa direttamente agli spareggi nazionali per la promozione in serie D.
La finale, invece, si giocherà in campo neutro e in gara unica tra le vincenti del 1° turno (nella foto Cataldo Minutolo della Torres che decise il match contro l'Atletico Uri), se verrà disputato, anche in questo caso con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità passerà al turno successivo, ossia agli spareggi nazionali, la squadra meglio piazzata al termine del campionato. Viene sempre specificato il caso che, se una delle quattro società, classificatesi dal 2° al 5° posto, avesse già acquisito la promozione nel campionato Interregionale, come verificatosi per il Castelsardo (2006-07) e il Lanusei (2014-15) tramite la Coppa Italia Dilettanti, possa partecipare ai play-off, in sua sostituzione, la 6ª classificata.
PLAYOUT. Retrocedono in Promozione le ultime tre in classifica (15ª, 16ª e 17ª) mentre faranno i playout la 13ª e 14ª in gara unica in casa della meglio classificata (la 13ª) con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità retrocederà la squadra peggio piazzata al termine del campionato. Niente playout se tra la 13ª e 14ª classificata ci sarà un distacco uguale o superiore ai 7 punti (l'anno scorso erano 10 punti) e in questo caso la 14ª classificata retrocederà direttamente nel campionato di Promozione.
Se dalla serie D non retrocede nessuna squadra sarda, il campionato di Eccellenza 2019/20 tornerebbe a 16 squadre e ci sarebbe la necessità di due ripescaggi (le finaliste dei playoff di Promozione), più un altro (la vincente tra le perdenti delle semifinali playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D
Se dalla serie D retrocede 1 squadra sarda, il campionato di Eccellenza 2019/20 tornerebbe a 16 squadre e ci sarebbe la necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) più un altro (la perdente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D
Se dalla serie D retrocedono 2 squadre sarde, il campionato di Eccellenza 2019/20 tornerebbe a 16 squadre e ci sarebbe necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D.
Se dalla serie D retrocedono 3 squadre sarde, il campionato di Eccellenza 2019/20 aumenterebbe a 18 squadre solo nel caso che nessuna squadra sarda ottenga la promozione in serie
“D” attraverso le fasi nazionali della società 2ª classificata, delle vincente la Coppa Italia Dilettanti e/o nell’ipotesi di successivi completamenti organici da parte della divisione interregionale
(società sarde ripescate). Questo vuol dire che nel caso contrario di chi dovesse approdare in serie D attraverso gli spareggi nazionali di Eccellenza, la vittoria della Coppa Italia Dilettanti o per ripescaggio il numero delle aventi diritto scenderebbe da 17 a 16 andando incontro all’intendimento del Comitato di ripristinare l’organico a 16 squadre.
Se dalla serie D retrocedono 4 squadre sarde, il campionato di Eccellenza 2018/19 aumenterebbe a 18 squadre solo nel caso che nessuna squadra sarda ottenga la promozione in serie
“D” attraverso le fasi nazionali della società 2ª classificata, delle vincente la Coppa Italia Dilettanti e/o nell’ipotesi di successivi completamenti organici da parte della divisione interregionale
(società sarde ripescate). Questo vuol dire che nel caso contrario di chi dovesse approdare in serie D attraverso gli spareggi nazionali di Eccellenza, la vittoria della Coppa Italia Dilettanti o per ripescaggio il numero delle aventi diritto sarebbe 17 e allora il Comitato provvederà a ripristinare il girone a 18 squadre attraverso un solo ripescaggio.
PROMOZIONE
PLAYOFF. Le prime classificate dei due gironi, come sempre, sono promosse direttamente nel campionato di Eccellenza. I playoff saranno ancora tra la 2ª e 3ª classificata (come reintrodotto due stagioni fa) con la conferma degli incroci fra i gironi A e B introdotti l'anno scorso.
Le sfide di semifinale in gara unica - la 2ª del girone A contro la 3ª del girone B e la 2ª del girone B contro la 3ª del girone A - verranno giocate in casa della meglio classificata (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità passerà al turno successivo la squadra meglio piazzata al termine del campionato). I playoff tra la 2ª e la 3ª classificata ci sarà sempre qualunque distacco si registri al termine della stagione regolare.
La finale (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità si batteranno i calci di rigore), invece, si giocherà in campo neutro e in gara unica tra le vincenti del 1° turno. La sfida ci sarà anche tra le perdenti delle due semifinali, sempre in campo neutro con eventuali supplementari e rigori. L'esito conclusivo dei “Playoff Promozione” corrisponderà alla graduatoria ripescaggi (dal 1° al 4° posto) per l’ammissione al campionato di Eccellenza. Per le squadre che non disputeranno i playoff ma intendessero fare domanda di ammissione verrebbero inserite dopo la graduatoria della “Coppa Promozione” (dal 5° posto in poi) utilizzando alcuni criteri, cioè privilegiando la posizione in classifica al termine della stagione regolare, poi la maggiore anzianità federale calcolata a partire dalla prima affiliazione (dilettanti) senza ripescaggi o dalla stagione sportiva dell’ultimo ripescaggio; anzianità Federale complessiva e
senza interruzioni della Società alla Lega Dilettanti; miglior posizione nella graduatoria della “Coppa Disciplina”; partecipazione diretta (non per delega) alle Assemblee Regionali delle ultime quattro stagioni sportive; infine il sorteggio.
Se dalla serie D non retrocede nessuna squadra sarda, ci sarebbe la necessità di due ripescaggi (le finaliste dei playoff di Promozione), più la terza (la vincente della finalina) se la 2ª classificata di Eccellenza ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D.
Se dalla serie D retrocede 1 squadra sarda, ci sarebbe la necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) più un altro (la perdente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata di Eccellenza ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D.
Se dalla serie D retrocedono 2 squadre sarde, ci sarebbe necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata di Eccellenza ammessa agli spareggi nazionali otterrà la promozione in serie D.
Se dalla serie D retrocedono 3 squadre sarde, dal momento che il campionato di Eccellenza 2019/20 aumenterebbe a 18 squadre ci sarebbe la necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata di Eccellenza ammessa agli spareggi nazionali "non otterrà" la promozione in serie D perché in caso contrario il numero delle aventi diritto al campionato di Eccellenza scenderebbe da 17 a 16 andando incontro all’intendimento del Comitato di ripristinare l’organico a 16 squadre.
Se dalla serie D retrocedono 4 squadre sarde, dal momento che il campionato di Eccellenza 2019/20 aumenterebbe a 18 squadre ci sarebbe necessità di un ripescaggio (la vincente della finale playoff di Promozione) solo se la 2ª classificata di Eccellenza ammessa agli spareggi nazionali "otterrà" la promozione in serie D perché il numero delle aventi diritto sarebbe 17 e l’intendimento del Comitato è quello di disputare un campionato a numero pari con 18 squadre.
PLAYOUT. Retrocedono in Prima categoria le ultime due in classifica (15ª e 16ª) dei due gironi mentre le sfide-playout saranno sempre tra squadre dello stesso girone: la 13ª contro la 14ª del girone A e la 13ª contro la 14ª del girone B in gara unica in casa della meglio classificata al termine del campionato (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità retrocederà la squadra peggio piazzata al termine del campionato). Non si disputeranno se tra le due squadre ci sarà un distacco uguale o superiore ai 7 punti (l'anno scorso erano 10 punti). In questo caso retrocederà direttamente nel campionato di Prima Categoria la 14ª classificata.
PRIMA CATEGORIA
PLAYOFF. Le prime classificate dei quattro gironi, come sempre, sono promosse direttamente nel campionato di Promozione. Vengono ripristinati i playoff con le gare ad incrocio tra le seconde classificate dei vari gironi in campo neutro. Ecco allora che la 2ª classificata del girone A incontrerà la 2ª del girone B e la 2ª del girone c contro la 2ª del girone D (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità si batteranno i calci di rigore).
La finale (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità si batteranno i calci di rigore), si giocherà anch'essa in campo neutro e in gara unica tra le vincenti del 1° turno. La sfida ci sarà anche tra le perdenti delle due semifinali, sempre in campo neutro con eventuali supplementari e rigori. L'esito conclusivo dei “Playoff Prima” corrisponderà alla graduatoria ripescaggi (dal 1° al 4° posto) per l’ammissione al campionato di Promozione.
Per le squadre che non disputeranno i playoff ma intendessero fare domanda di ammissione verrebbero inserite dopo la graduatoria della “Coppa Prima” (dal 5° posto in poi) utilizzando gli stessi criteri visti per il campionato di Promozione. In base ai meccanismi visti per Eccellenza e Promozione va da sé che si renderebbe necessario il ripescaggio fino ad un massimo di tre squadre.
PLAYOUT. Retrocedono in Seconda Categoria le ultime tre in classifica (16ª, 17ª e 18ª) dei quattro gironi mentre le sfide-playout sono sempre tra squadre dello stesso girone - la 14ª contro la 15ª - in gara unica in casa della meglio classificata al termine del campionato (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità retrocederà la squadra peggio piazzata al termine del campionato). Non si disputeranno se tra le due squadre ci sarà un distacco uguale o superiore ai 7 punti (l'anno scorso erano 10 punti). In questo caso retrocederà direttamente nel campionato di Seconda Categoria la 15ª classificata.
SECONDA CATEGORIA
PLAYOFF. Le prime classificate dei 9 gironi, come sempre, sono promosse direttamente nel campionato di Prima Categoria. Vengono sempre aboliti i playoff con tutte le gare ad incrocio tra le seconde classificate dei vari gironi. Ecco allora che la 2ª classificata di ciascuno dei 9 gironi avrà un vantaggio per gli eventuali ripescaggi al Campionato di Prima Categoria perché i criteri per formare la graduatoria sono gli stessi visti nelle altre categorie.
PLAYOUT. Retrocedono in Terza Categoria l'ultima in classifica di ciascuno dei 9 gironi mentre le sfide-playout sono tra squadre dello stesso girone tra la terzultima e penultima in gara unica in casa della meglio classificata al termine del campionato (con eventuali supplementari di 15', persistendo la parità retrocederà la squadra peggio piazzata al termine del campionato). La gara di playout, per la permanenza nel campionato di Seconda Categoria, non verrà disputata se la differenza punti tra la terzultima e la penultima classificata sarà uguale o superiore a 7 (sette). In questo caso retrocederà direttamente al campionato di Terza Categoria la società penultima classificata.