Ripresa super e impresa indelebile della squadra di Mereu
Meravigliosa Olbia, sotto all'intervallo ma schianta il Livorno con tre perle di Vallocchia, Senesi e Biancu
Immensa Olbia. Con una ripresa a tutto gas agguanta e sorpassa il Livorno che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo per 2-1. Una prova maiuscola, condita da tre stupende retinei secondi 45' apprezzate dal folto pubblico presente al Nespoli che ha spinto i galluresi all'impresa chiusa dal pallonetto di Biancu, talento classe 2000 che racchiude tutto quanto hanno fatto i bianchi di Mereu: freschezza, talento e imprevedibilità. La capolista potenziale travolta e annichilita, un favore indiretto al Siena dell'ex Mignani che resta in vetta al girone.
La gara. Non c'è lo squalificato Ragatzu e Mereu sceglie Silenzi con Senesi in attacco, sulla trequarti il baby Biancu, a centrocampo Vallocchia, Muroni e Feola, in difesa Pinna, Dametto, Iotti e Cotali davanti al portiere Aresti. Foschi ha convocato Mazzoni e Vantaggiato dopo il diverbio con il presidente Spinelli ma entrambi sono in panchina, in porta c'è Pulidori e in attacco la coppia Montini-Maiorino, la difesa a tre è comandata da Borghese.
Il primo tempo riserva le emozioni migliori negli ultimi minuti. L'Olbia passa in vantaggio nella prima vera occasione, al 38’, che nasce da una palla persa dagli avversari e la geniale verticalizzazione di Biancu verso Senesi che anticipa il difensore con un tocco di punta e poi fa secco Pulidori con un preciso diagonale. La gioia dura appena 1' perché Maiorino, ex Torres, firma il pari con un sinistro volante appena dentro l’area su preciso lancio di Valiani. No è finita perché prima del duplice fischio il Livorno trova il sorpasso al 46’ con una colpo di testa di Borghese. Un uno-due che potrebbe stendere un toro. Ma non la squadra di Mereu che, nell'intervallo, trova le parole giuste per ricaricare i suoi che tornano in campo più convinti e decisi che mai. Agevola la risalita la prodezza di Vallocchia dopo 6', il centrocampista da oltre venti metri sfodera un missile a mezz'altezza col destro imparabile per Pulidori. Il 2-2 carica l'Olbia che al 18' trova il sorpasso con una prodezza di Senesi che porta palla per qualche metro e poi esplode un destro con la palla che si infila nello stesso angolo battezzato in precedenza dal compagno. L'apoteosi al Nespoli segna la mazzata per il Livorno che perde la testa e resta in dieci per l'espulsione di Borghese per una gomitata a Silenzi. Foschi manda in campo Vantaggiato e agli amaranto non serve nemmeno il ritorno in parità numerica per il rosso a Vallocchia per aver accennato una reazione su Luci il quale accentua il gesto dell'olbiese gettandosi a terra. La decisione dell'arbitro Perotti non muta le sorti dell'incontro, anzi al 44’ c'è spazio per la perla di Biancu che aggancia una palla in area e supera Pulidori con un delizioso pallonetto. È il 4-2 che chiude i conti e sigilla l'indimenticabile giornata dell'Olbia.
OLBIA: Aresti, Pinna, Dametto, Iotti, Cotali, Vallocchia, Muroni, Feola, Biancu, Senesi (42’ st Geroni), Silenzi. A disp. Van der Want, Manca, Pisano, Vasco Oliveira, Murgia, Delvecchio, Choe, Mossa. All. Bernardo Mereu.
LIVORNO: Pulidori, Perico, Borghese, Pirrello, Morelli (19’ st Pedrelli), Valiani (40’ st Giandonato), Luci, Bruno (19’ st Vantaggiato), Bresciani (36’ st Perez), Maiorino, Montini. A disp. Mazzoni, Sambo, Gonnelli, Zhikov, Gemmi, Manconi, Kabashi. All. Luciano Foschi.
ARBITRO: Pierantonio Perotti di Legnano.
RETI: 39’ pt Senesi, 40’ pt Maiorino, 46’ pt Borghese, 6’ st Vallocchia, 18’ st Senesi, 45’ st Biancu
NOTE: Espulsi al 21’ st Borghese e 27’ st Vallocchia. Ammoniti: Bruno, Gonnelli, Pinna. Recupero: 1' + 4'. Spettatori: 1300 circa.