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Promozione
«In 12 gare 26 punti? È il sacrificio dei ragazzi»

Mister Piras vola con l'Asseminese: «Vogliamo mantenere il terzo posto»

Non solo Samassi e Porto Corallo. Nel girone di ritorno c'è una squadra che si è ritagliata uno spazio importante al punto da conquistare 26 punti in 12 partite, appena tre in meno della capolista Samassi. Questa è l'Asseminese, guidata da Natale in poi da Marco Piras, subentrato ad Andrea Sanna quando i diavoli rossi, reduci da quattro sconfitte di fila, erano scivolati a quattro punti dai playout. Con l'ex tecnico del Quartu 2000 e Muravera sono arrivati Cadeddu, dal Siliqua, e Podda, un '94 dal Cagliari. L'esordio fu uno 0-0 a Serramanna, la settimana successiva la prima vittoria (4-0 alla Fulgor). Da lì in poi una progressione che ha portato la squadra fino al terzo posto in coabitazione con Siliqua, Sant'Antioco e La Palma, queste ultime due da affrontare negli scontri diretti. Marco Piras ripercorre i quasi quattro mesi alla guida del club del presidente Bruno Serventi.

 

La cavalcata del girone di ritorno

«Ho preso una squadra allo sbando al livello tattico, giocatori poco motivati e giù in classifica. Alla squadra si sono aggiunti i due attaccante Cadeddu, 36 anni, e il giovane Podda del '94. Nel ritorno abbiamo conquistato 26 punti in 12 partite, più di 2 punti di media a partita, perdendo solo con Porto Corallo e Samassi, le due big del girone. Dopo il ko di Samassi un bel filotto, 19 punti nelle ultime 7 gare è una media da promozione. Abbiamo subito 11 gol in 12 gare e segnato 27, rimettendo in positivo la differenza tra gol fatti e subiti, da -12 a +4. Non si vincono i campionati arrivando primi, a volte lo si ottenendo la salvezza ol il terzo posto, per noi si tratta di un piccolo miracolo»

Cosa è cambiato

«I numeri che ho elencato prima dicono molto ma non solo, nelle prime amichevoli soffrivamo contro squadre come il Capoterra che è ultima in Prima categoria, adesso siamo migliorati in tutto a partire dalla fase difensiva visto che ho ereditato una squadra che aveva subito 39 gol nelle prime 15 partite, non si possono perdere in casa gare subendo 5 e a volte 4 gol. Non ci sono segreti nella metamorfosi, c'è dietro solo il lavoro, sono stato fortunato ad esser chiamato nella sosta perché ho potuto lavorare due settimane prima dell'esordio»

L'ultima partita, la vittoria per 4-0 a Cardedu

«Siamo andati bene, subito in vantaggio con Cadeddu ma abbiamo fallito troppi gol, poi Atzeni e ancora Cadeddu hanno chiuso i conti, il 4-0 è stata una formalità e abbiamo giocato con 4 fuoriquota»

Il finale di campionato

«Adesso l'Asseminese vuole chiudere la stagione nel miglior modo possibile. Dopo la sosta arriva il Tortolì, dobbiamo giocare per vincere altrimenti faremo un torto a Barisardo e Sant'Elena, in lotta per non retrocedere, contro le quali abbiamo dato il massimo, se poi la squadra di Tamponi sarà più brava meriterà i tre punti. Per noi sarebbe un peccato fermarsi ora dopo una rincorsa così bella visto che, dopo Tortolì, incontriamo Sant'Antioco e La Palma. Sono avversari forti che pensavo potessero lottare per i playoff ma non sono riuscite a mantenere il ritmo indiavolato delle due battistrada. Contro di loro ci giochiamo il terzo posto, un grande risultato dopo che la squadra stava rischiando la retrocessione. Abbiamo centrato l'obiettivo salvezza probabilmente vincendo a Lanusei»

I rimpianti

«Per me l'unico resta la gara di Samassi che non abbiamo vinto per fattori extra calcistici. Forse ne hanno più i giocatori e il presidente, loro dicono di aver visto dei cambiamenti negli allenamenti, nella preparazione della gara. Le società snobbano la figura dell'allenatore ma certe cose le paghi, questa non era certo una squadra che doveva stare in basso in classifica»

La squadra

«Sono contento di tutti, dei 10 anziani e dei 10 fuoriquota, in allenamento nessuno si tira indietro, con sacrificio e voglia hanno raddrizzato la stagione. Prima erano 20 giocatori allo sbaraglio ora sono un gruppo. Non avevamo mai allenato nessuno dei ragazzi a parte Cadeddu, mi hanno soddisfatto tutti anche se Saruis sta facendo un campionato stratosferico, merita di ritornare in categorie superiori. In difesa molto bene Brandi, Uccheddu, Ennas ed Etzi, in attacco non avevamo un vero bomber e siamo riusciti ad andare in gol con diversi giocatori, Melis, che era poco considerato, Atzeni, Saruis, Cadeddu che a 36 si è ritagliato uno spazio importante. I giovani devono migliorare ma hanno avuto tutta la mia fiducia, non li faccio giocare sugli esterni come spesso accade, da noi Palla, un '95, fa il mediano, e Podda, un '94, è un attaccante. Di grande prospettiva c'è Velardo, un '96 ma sono contento anche dei '92 Farris e Tocco»

I successi

«Dipendono dal lavoro fatto dal preparatore atletico e fisioterapista Enrico Cioni, giovane e preparato. Poi Carlo Cirina, preparatore dei portieri, che ha fatto crescere tanto Serventi diventato uno dei più bravi numero uno della categoria. Posso dire che ci ha dato punti»

La conferma

«Non lo so, cerco di dare il massimo fino al 29 di aprile, sono contento di esser stato chiamato da una società che non mi ha fatto mancare niente e di poter allenare questi ragazzi»

Il big-match Samassi-Porto Corallo

«Non mi stupisce il pareggio del Samassi contro il Sant'Elena che è una squadra scorbutica specie in terra battuta, un campo che non esalta la squadra di Falco che ha perso l'unico uomo che avrebbe potuto decidere in una superficie del genere, Paolo Piludu. A questo punto, il campionato potrebbe avere una coda, il Porto Corallo potrà impostare un'altra gara, giocare su due risultati su tre. Vedo favorita la squadra di Marco Cossu, non hanno mai mollato, il Samassi nel ritorno ha fatto solo tre punti in più di noi e non avrà Pilleri il giocatore più forte che hanno»

Differenze dall'anno scorso e playoff

«L'anno scorso c'erano tre squadre che si sono contese il campionato, Pula, Porto Corallo e per due terzi della stagione anche il mio Quartu 2000. Quest'anno solo due, Samassi e Porto Corallo, ma c'è grande equilibrio. Ritengo sia un peccato che il terzo posto non dia la possibilità di disputare i playoff, uno è terzo a prescindere dai punti di distacco, hai comunque messo in fila altre 13 squadre, così non si dà credibilità a tutte le squadre. Poi sarebbe stata un incontro tra seconda e terza dello stesso girone quando erano anche belle le sfide incrociate con i diversi gironi»

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2011/2012
Tags:
Sardegna
12 Ritorno
Girone A