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Graziano Mannu, allenatore, Monastir Kosmoto
Ex sarrabese: «Ancora mi chiedo il perché dell'esonero»

Monastir, Mannu inizia con un punto: «Bravi a contenere il Castiadas, pari meritato. Non guardiamo ora la classifica, poi tireremo le somme»

Buona la prima e buono il ritorno da ex. L'esordio di Graziano Mannu sulla panchina del Monastir è con un pareggio esterno per 1-1 sul campo del Castiadas, capolista imbattuta dell'Eccellenza prossima alla festa per la serie D e fino all'ottobre del 2016 la squadra in mano al tecnico minerario poi esonerato dopo la sconfitta per 2-1 contro il Tortolì. Motivato, carico e spesso fuori dall'area tecnica, una voglia di rientrare nel giro trasmessa poi alla squadra: «A distanza di un anno e mezzo mi chiedo ancora il perché di un esonero con nove gare disputate e una sola sconfitta contro chi poi ha ammazzato il campionato. Il calcio è questo, a volte si viene esonerati anche per altri motivi che cerco ancora di capire. Sono tornato motivato perché se decido di fare calcio lo faccio, a prescindere che la squadra si chiami Monastir o Castiadas, con grande entusiasmo perché è stata la mia vita per tanti anni». Ottimo primo tempo e buona ripresa con la reazione allo svantaggio di Figos con la rete del pari di Cacciuto. «Siamo stati bravi a contenere la forza del Castiadas - dice Mannu - per loro parlano i numeri, stanno stravincendo il campionato. Nel primo tempo dovevamo far gol noi con la traversa colpita da Cacciuto. Nella ripresa abbiamo subito un gol un po' fortuito ma avevamo ancora gamba per recuperare, abbiamo inserito un'altra punta come Suella al posto di un centrocampista, Poddesu, che non aveva più la gamba, allargando Cocco che con la sua esperienza e tecnica poteva darci qualcosa in più in fascia e siamo stati premiati col risultato». L'ex tecnico di Carbonia, Sanluri e Ghilarza parla della prima settimana trascorsa al Monastir: «Ho trovato una squadra fisicamente a posto, vogliosa e motivata, consapevole delle proprie forze. Ho lavorato sulla testa dei ragazzi ed in campo erano belli carichi, hanno lottato in tutte le zone. Non dobbiamo guardare né la bassa o l'alta classifica ma pensare solo ai punti necessari per raggiungere l'obiettivo-salvezza, col Castiadas è stato un pareggio più meritato, la squadra ha lottato e ci ha creduto». Il bel punto non è servito ad impedire al Monastir di scivolare nei playout dopo la vittoria del Taloro, diventa cruciale il prossimo match col Ghilarza, altre ex squadra di Mannu: «Non bisogna guardare la classifica perché per raggiungere il nostro obiettivo potrebbe sembrare molto più difficile di quello che è in realtà. Dobbiamo fare più punti possibile e poi tireremo le somme. Tutte le restanti cinque gare sono fondamentali e le affronteremo una per volta. A Ghilarza vincemmo una Coppa Italia e Supercoppa con una squadra imbottita di giovani che aveva voglia di crescere e migliorare, i ragazzi seguirono le mie idee. Con la società mi sono lasciato in buoni rapporti, domenica noi e loro ci giocheremo una partita importantissima».

In questo articolo
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2017/2018
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10 Ritorno