«Paura sul 2-0, ci aspettavamo la reazione del Taloro»
Monastir, sfuma la vittoria, Ligas: «Rammarico per aver perso i due punti ma ci servirà da lezione»
L'età avanza e 33 anni per chi l'Eccellenza non la faceva dal dicembre 2016 si fanno sentire. Ma Gianluca Ligas, classe 1989 e dopo tanta Promozione con Pro Sigma, La Palma M.U., Sant'Elena e Selargius, è tornato benvolentieri al Monastir interpretando al meglio il ruolo di chioccia. Ed è tornato al gol nel massimo campionato regionale, trasformando il rigore del momentaneo 2-0 prima che la squadra subisse il ritorno del Taloro capace, anche con l'uomo in meno, di rimediare al doppio svantaggio. Il 2-2 finale fa muovere la classifica dei biancoblù che avevano riposato alla prima giornata e perso 5-2 domenica scorsa a Budoni.
«È comunque un buon punto - osserva Ligas - perché ci aspettavamo la reazione del Taloro anche se in dieci uomini. Noi, d'altronde, siamo molto giovani e abbiamo subito due gol per ingenuità. Ci siamo bloccati mentalmente, forse eravamo un po' spaventati ma non c'entrano i 5 gol presi a Budoni perché avevamo già voltato pagina. Lo spogliatoio è sereno e siamo felici per la prestazione, meno per non aver continuato a fare il nostro calcio. Ma ci sta, siamo ancora in costruzione, ci manca qualche giocatore e, in questi casi, si sono sentite a livello di personalità le assenze di un giocatore d'esperienza come il capitano Melis e quella di Rinino. C'è il rammarico di aver perso i due punti ma ci servirà da lezione. Ora daremo tutto ad Arbus, provando ad ottenere il meglio per noi. Speriamo di salvarci prima possibile».
Sul ritorno a Monastir dopi quasi sei anni: «Qui sono a casa, conosco il presidente Carboni e il mister Madau mi conosce da parecchi anni. Mi hanno chiesto di dare una mano e mi sono messo a disposizione. Giocare in Eccellenza è uno stimolo in più, da diversi anni non facevo questo campionato e il livello è abbastanza alto. Sto avendo un po' di difficoltà, 33 anni si fanno sentire, ma mi sto abituando di nuovo e sto dando tutto me stesso».