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Monastir, ultimi 270' di tensione, capitan Zanda: «Dobbiamo toglierci di dosso la paura di perdere, siamo forti e possiamo salvarci. I complimenti fanno piacere ma parla la classifica»
«Il Calangianus se l'è giocata altro che regali»

Monastir, ultimi 270' di tensione, capitan Zanda: «Dobbiamo toglierci di dosso la paura di perdere, siamo forti e possiamo salvarci. I complimenti fanno piacere ma parla la classifica»

Capitano e unico autorizzato a parlare. Portiere e ultimo baluardo di una Kosmoto Monastir alla disperata ricerca dei punti salvezza. Matteo Zanda ha analizzato lo 0-0 casalingo contro il Calangianus al termine del match è ha spiegato bene, senza giri di parole, perché è stato concesso di fatto un tempo ad avversari già salvi, senza la possibilità di entrare nei playoff ma col solo intento di chiudere in bellezza un campionato che li ha visti in testa alla classifica nella primissima parte della stagione. «Abbiamo sofferto nel primo tempo - dice Zanda - perché siamo entrati in campo contratti, c'è la paura di perdere, la classifica è brutta e ci subentra questo timore che invece dobbiamo toglierci di dosso. Mancano ancora tre partite nelle quali possiamo far bene perché siamo una squadra forte».

 

Matteo Zanda, portiere e capitano della Kosmoto MonastirInfatti, anche il Calangianus, dopo l'Atletico Uri e prima ancora il Latte Dolce, si è domandato cosa ci faccia il Monastir nella parte bassa della classifica. «Tutti ci chiedono come mai siamo in quella posizione - conferma il portiere cresciuto nel Cagliari e un passato in serie D con Atletico e Tempio - questo vuol dire solo che durante l'anno non abbiamo fatto bene, adesso stiamo cercando di rimediare, accettiamo volentieri i complimenti che arrivano ma purtroppo siamo lì e la classifica è quella che parla». Zanda elogia i galluresi autori di una bella prestazione: «Complimenti al Calangianus è venuto in casa nostra a giocarsi la gara fino alla fine, contrariamente a coloro che pensavano che ci avrebbe regalato i tre punti. È una bella squadra, avvantaggiatata dal fatto di essere rilassata e serena, in avanti sono forti e con un Viani a centrocampo che mi ha un po' stupito ma che è andato alla grande, questo vuol dire che il mister Sassu ci ha visto bene». Non è bastato per vincere il buono secondo tempo del Monastir che è andato vicino alla segnatura con Caddeo che ha colpito la traversa girando di testa una palla calciata da Fanni su punizione. «Siamo un po' sfortunati - dice Zanda - noi invece veniamo castigati subito, sbagliamo e ci fanno gol mentre non segniamo neanche con le mani ma non perché i nostri attaccanti siano scarsi ma perché probabilmente è un momento-no». Ma il portiere monastirese crede l'obiettivo-salvezza verrà centrato: «Io sono convinto che il Monastir si salverà, sarà all'ultima giornata ma ci salveremo in qualche modo, anche facendo la guerra». Nell'ultima giornata la Kosmoto ospiterà il Tonara, una sfida che lo scorso anno valeva l'accesso in Eccellenza e fu vinta ai rigori: «Potrà essere decisiva, dispiace per loro perché ho amici anche tra le loro fila ma venderemo cara la pelle. Lo spazio per la salvezza diretta c'è perché, anche se non sarà facile, ma possiamo vincere a Gavoi e poi a Ghilarza».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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