Coppa Italia al Maristai talenti in terra battuta
Nel bunker Taloro non passa il talentuoso Lanusei, il pareggio premia i ragazzi di Cottu
Taloro e Lanusei si annusano e chiudono il loro esordio stagionale nel primo turno della Coppa Italia di Eccellenza con un pareggio a reti inviolate. Una domenica di fine agosto più calda del previsto per il presidente Salvatore Buttu, che deve dire ai suoi ragazzi che Marco Marchi, il tecnico in carica, non sarà del match. Ufficialmente per problemi familiari, gli stessi che l'avrebbero spinto a lasciare definitivamente l'incarico affidatogli a metà luglio. La dirigenza rossoblù trova la soluzione in casa, a stringere la mano a Francesco Loi, tecnico lanuseino, ad inizio gara ecco l'altro Francesco, Cottu l'allenatore della Juniores dei rossoblù. Gli occhi sono tutti puntati sul pacchetto difensivo. Quello che ha fatto penare i rossoblù, tanto da sondare anche il mercato argentino. La lista gavoese, a Giampaolo Scifo di Nuoro, giunge con i nomi di Carlo Arrais e di Giovanni Secchi nella casella del 5 e del 4. Il Lanusei al suo esordio in un match con avversari di Eccellenza, non schiera l'argentino Viani, squalificato (uno stop che è anche riposo per le sue sofferenze al tendine da sintetico), ma Loi si guarda gli undici in campo, coi due freschi (o quasi) ex Mura e Gutierrez. Al Campo Maristiai un avversario neopromosso, attrezzato per un campionato di vertice.
Lo schieramento è speculare, un 4-1-3-2, dove l'1 di casa è il maestoso Mele, quello ospite il talentuoso Angheleddu. Risulteranno loro i migliori in campo. Ma la gara offre altro, tanto altro. E la terra battuta se da una parte penalizza i ragazzi di Loi, dall'altra rende la gara veloce e dal sapore d'altri tempi. Il primo tempo è di marca ogliastrina. Capitan Placentino si muove sulla trequarti, cercando le sue verticalizzazioni. Da una di queste parte lo spunto al 12', il suo tiro dal limite dell'area trova Zani in presa. Il portiere gavoese deve ripetersi su De Martino, deviando sulla traversa, alcuni minuti dopo un forte tiro a scendere scagliato al volo dall'ex Castiadas dal limite dell'area. Quell'area dove Figos arriva un pelo tardi su una palla di Mandas che chiedeva un terreno meno gibboso per essere deviata in rete. Il Taloro comunque cerca di imbastire qualcosa di più. Ma arriva al tiro solo allo scadere del tempo con Alessandro Manca, ex Trissino e Porto Torres, fino ad allora stretto nella morsa Vignati-Gutierrez. Ma Floris si supera deviando in corner. Il Mariastai non bagna la tecnica dei giocatori più talentuosi della gara, a centrocampo la palla riceve cure speciali. Ne gode il fraseggio, seppur compassato, a volte accademico delle mediane. Ma è piacevole, il pubblico si diverte. Regna un maturo fair play, sporcato forse dall'eccessiva severità di Scifo che spedisce il tecnico ospite (si fa per dire, visti i legami che lo legano a Gavoi, consorte compresa) negli spogliatoi al 43' per un'innocua protesta. Un rosso che arriva dopo una punizione dal limite che Zani devia sulla traversa.
Nella ripresa il Taloro è sempre tosto e concreto, sugli scudi ora sale la punta Alessandro Manca, un altro giocatore in campo di livello superiore. E risulta ottima la prestazione di tutta la squadra. Un mix di giovani e nuovi arrivati che Franco Cottu sente già suo. Come ha sempre vissuto, nel suo operare da preparatore dei portieri. I gavoesi lottano per tutta la partita contro un Lanusei tecnicamente superiore, e dotato di individualità che presto, rodate e con i meccanismi d'intesa affinati potranno fare la differenza in campionato. Quello d'Eccellenza che si gioca in erba, teatro naturale degli ogliastrini. Come quel Mattia Floris che il 12 agosto ha voluto compiere 24 anni a casa e a Lanusei ha deciso di giocare per stare in Ogliastra, dopo i trascorsi turritani e qualche mese a Lucca. E sì, il direttore sportivo Fabio Piras e quello tecnico Alessandro Asoni hanno portato a termine grandi operazioni di mercato e l'arrivo del bomber Alessio Figos, del portiere Maurizio Floris, del difensore Fabio Vignati, dei centrocampisti Andrea Mura, Marcello Angheleddu e, per Ferragosto, anche appunto quello di Mattia Floris. Dal 46' il centrocampista di Tertenia ha acceso la gara con giocate semplici e tecnica sopraffina. Un'arma in più da affiancare alla corsa di Mattia Cordeddu, e a quella di Roberto Mastio ieri fermo ai box.
Il risultato lascia aperta la possibilità di qualificazione. Premia il Taloro ormai di Cottu e Zani, imbottito di giovani. Giovani che dovrebbero guardare e riguardare le registrazioni video delle gare, e soffermarsi sulla grandezza del loro capitano Roberto Mele, il giocatore sardo più forte sulla terra battuta degli ultimi 10 anni. Insegnamenti che vanno oltre il calcio giocato.
Il ritorno è previsto per il 17 settembre al Lixius di Lanusei. Domenica il Taloro esordirà in campionato a Muravera con una guida tecnica nuova, (leggi l'articolo), per poi ritrovare il Lanusei alla seconda di campionato.
TALORO GAVOI: Zani, Massidda, Bollas, Secchi, Arrais, Paniziutti, Luca Piras (16' st Gianluca Manca), Corona, Forma (8’ st Mazzette), Alessandro Manca (41’ st Filindeu), Mele. A disp. Cottu, Lobrano, Delussu, D. Zedda. All. Francesco Cottu
LANUSEI: F. Floris, Canzilla, Pistis, Mura (1’ st Brundu), Vignati, Gutierrez, De Martino, Angheleddu, Figos, Placentino (38’ st Cordeddu), Mandas (1’ st M. Floris). A disp. Sioni, Aresu, Vacca, Portas. All. Francesco Loi
ARBITRO: Giampaolo Scifo di Nuoro (assistenti Francesco Murgia di Oristano e Pietrina Fois di Nuoro)