«La retrocessione una mazzata, ripartire con questi dirigenti»
Nuorese-Cocco è per sempre: «Non mi vedo altrove, voglio riportare il club in Eccellenza»
La Nuorese calcio ha una storia lunga 92 anni, fatta di grandi successi e alcuni fallimenti sportivi e societari. Dal 2009, dopo l'esclusione dal campionato di C2, le ultime pagine scritte dal club verdazzurro hanno avuto come filo conduttore la presenza di Fabio Cocco, nuorese doc, capitano vero e grande trascinatore sia nei trionfi (due campionati vinti in Promozione, uno in Eccellenza, una Coppa Italia di Eccellenza e poi semifinali e finali playoff regionale) ma con la testa altissima anche nei momenti bui. Come quello vissuto domenica scorsa ad Abbasanta, nello spareggio tra terzultime perso col Sant'Elena dell'ex Ragatzu ai calci di rigore e che ha condannato i barbaricini alla retrocessione.
«È un'amarezza forte - le prime parole di Cocco dopo la gara - non mi era mai capitato di retrocedere e tantomeno avrei pensato di farlo con la Nuorese perché, oltre all'attaccamento che ho per questa maglia, mi ha sempre permesso di giocare con squadre forti e per vincere. La gara non è stata bella, si è visto poco calcio, ma ci sta in queste gare perché è normale che venga fuori più la paura di perdere che non quella di vincere. Il rammarico è essere arrivati ad un millimetro dal playout col rigore di Spina, che è disperato. È una botte forte, se la perdi in campo è un conto ma così è peggio. Devo ringraziare il nostro grande pubblico, da qualche tempo la città si è riavvicinata alla squadra, ci hanno detto delle belle parole e dobbiamo ripartire da quelle».
Un campionato nato con tante difficoltà, comunque raddrizzato in corsa: «Dopo le prime vicissitudini della stagione nessuno si aspettava di essere ancora in gioco all'ultimo, per tutti quanti eravamo già spacciati ma noi ci abbiamo sempre creduto, anche dopo la sconfitta di Arbus, che è stata una legnata forte. Però, dalla partita successiva, è venuto fuori il carattere della squadra e abbiamo perso in casa qualche punticino che ci avrebbe mandato direttamente ai playout». Al termine della lotteria dei rigori sono scese anche le lacrime: «Quando ho visto avvicinarsi Ragatzu, che con noi ha condiviso momenti molto belli e so l'attaccamento che ha verso i colori verdazzurri, non ce l'ho fatta più purtroppo».
Il capitano elogia la società: «Devo ringraziare l'attuale dirigenza, Annico Sanna e il suo entourage, perché ci hanno messo nelle condizioni di stare sereni e di arrivare a giocarci lo spareggio, non ci hanno fatto mancare niente, rimettendo a posto alcune situazioni perché se la Nuorese non è riuscita a far mercato è perché l'anno scorso è successo un qualcosa che non doveva succedere. Sono del parere che bisogna ripartire da persone serie e affadibili come gli attuali dirigenti, non so cosa vorranno fare ma anche l'amministrazione comunale dovrà aiutare loro a proseguire in questo progetto. La Nuorese ha bisogno di basi societarie solide».
Il futuro di Cocco ha solo due strade: «Per quanto mi riguarda, io non mi vedo con nessun'altra maglia. Già l'estate scorsa è capitata l'occasione di andar via ma quando vedo lo stadio Quadrivio per me è il massimo. Darò la mia disponibilità per cercare di riportare la Nuorese in Eccellenza e se così non dovesse essere non me la sento di proseguire con altre squadre. Perciò sarà o Nuorese o niente».