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Per Olbia e Budoni un andamento lento ma ora sono chiamate a cambiare ritmo
I ko con Sora e Fondi hanno messo l'allarme

Per Olbia e Budoni un andamento lento ma ora sono chiamate a cambiare ritmo

Quint'ultimo posto con 4 punti conquistati in 4 partite. Dopo essersele date di santa ragione in un derby finito 3-3 solo una settimana prima, Olbia Budoni si ritrovano nei piani bassi del girone G di serie D e in una situazione di classifica non preventivata ma comunque rimediabilissima. Perché tra le due galluresi e il quarto posto occupato, ad esempio, da un'altra sarda come la Nuorese c'è la differenza di una sola vittoria. Quella che sarebbe potuta arrivare domenica scorsa quando le squadre di Pierluigi Scotto e Raffaele Cerbone hanno invece subito due sconfitte - contro Sora e Fondi - diverse tra loro ma pur sempre cocenti. Quei tre punti in meno (o in più) in classifica avrebbero potuto far cambiare giudizi, prospettive e visione delle cose e, sebbene, il deficit di classifica sia palese diventa pericoloso sparare sentenze, se non altro perché insegna ciò che è accaduto al club più importante della Sardegna, il Cagliari, passato in sette giorni da retrocesso a nuovo fenomeno del calcio italiano.

 

I tecnici Pierluigi Scotto (Olbia) e Raffaele Cerbone (Budoni)OLBIA 1905

La classifica è deludente per chi ha ambizioni di primato ma va analizzata attentamente, partendo dall'ultima gara persa 3-0 a Sora. Una sconfitta che potrebbe far pensare ad uno scollamento totale della squadra, maturata in appena 12' della ripresa, ma sulla quale non si possono non far notare i tre episodi che, se valutati in maniera differente, avrebbero potuto portare a ben altro risultato: al 19' Oggiano - finora tra le note più liete anche in fase realizzativa - viene travolto dal portiere Frasca, dopo essersi trovato nei piedi una palla schizzata da una mischia in area avversaria, ma per l'arbtro Catucci di Foggia è tutto regolare; al 34' tocco smarcante di esterno sinistro di Mastinu per La Cava che supera Frasca in diagonale ma per il guardalinee c'è la posizione irregolare del centravanti dei bianchi e l'arbitro non convalida il gol; al 53' Ravot va in netto anticipo sulla fascia destra su Saudant che però lo strattona per la spalla mandandolo in rotazione col corpo, l'arbitro non fischia e il numero 10 sorano può crossare per l'accorrente De Marco che, al volo, fulmina Sannino. L'uscita dalla gara dell'Olbia l'hanno determinata poi il gran gol di De Marco al 58' con un sinistro a giro che ha mandato la palla a sbattere sul palo e finire in rete, l'espulsione al 61' di Pinna per doppia ammonizione e il terzo gol del Sora al 65' con Bellucci in semivoresciata a pochi metri da Sannino. Un gol annullato probabilmente da convadire e il vantaggio del Sora sicuramente irregolare ti cambiano il corso della gara e, soprattutto, ti fanno perdere la tramontana se stai giocando la gara che pensi sia della svolta.

I risultati dicono anche che l'Olbia, dopo la vittoria all'esordio col Selargius, ha conquistato un punto in tre gare. Gli alibi non fanno mai bene ai giocatori che, di sicuro, qualche colpa - insieme con il tecnico - ce l'hanno per quest'avvio stentato di stagione nel quale si deve pure inserire l'eliminazione dalla Coppa Italia da parte del Budoni. Che, in questo caso, ci ha messo del suo nel frenare gli entusiasmi che c'erano intorno all'Olbia: nella sfida di fine agosto di Coppa i bianchi sono mancati in un minuto - tra il 28' e il 29' della ripresa - e hanno permesso a Zela e Villa di rimontare il vantaggio di Mastinu nel primo tempo; in quella del 21 settembre di campionato la rete di Fontanella al 93' ha tolto ai ragazzi di Scotto una vittoria certa dopo che la doppietta di Oggiano aveva neutralizzato il tentativo di rimonta firmato ancora Fontanella e Salvini, bravi a rispondere all'iniziale vantaggio di Mastinu. Il delicato derby arrivava dopo l'evitabile sconfitta di Viterbo maturata dopo un primo tempo ben giocato e chiuso in vantaggio col gol di Oggiano al 40' (frutto del pressing voluto da Scotto), poi c'è stato l'eurogol di Saraniti ad inizio ripresa con un sinitro al volo da fuori area (Sannino poteva coprire meglio il suo palo), la risposta dei bianchi ha portato ad un salvataggio sulla linea dell'ex Cirina e alla paratona di Fadda sulla punizione di Molino, il gol-partita di Pippi al 76' è nato sugli sviluppi di un calcio mostrando una crepa nella disposizione a zona dei bianchi. Mister Scotto ci mette grinta, passione, professionalità e abnegazione, vuole fortemente far bene in una piazza ambiziosa e prestigiosa dopo aver fatto crescere in modo esponenziale il Latte Dolce, il suo modo di fare calcio propositivo va però sposato in pieno dai giocatori altrimenti è come una macchina di grossa cilindrata che non sfrutta tutti i cavalli a disposizione. È ancora alla ricerca di una quadra definitiva (Barone o Steri regista, tridente con Molino o La Cava, Delrio o Peana partner di Pinna in difesa) ma il miglior modo di rimettere in moto la fuoriserie è quello di tornare a vincere, l'Astrea è però squadra pericolosa anche se va molto bene in casa (due vittorie su due) mentre ha sempre perso in trasferta (Aprilia e Nuoro) senza aver segnato un gol. 

 

BUDONI

Non è partito certamente per puntare ai playoff ma le gare di inizio stagione avevano fatto pensare che la squadra di Raffaele Cerbone sarebbe potuta rientrare tra le sorprese del torneo, un ruolo che può ancora reggere e che avrebbe potuto sostenere già se domenica non avesse trovato tutti gli episodi contro nella gara col Fondi. Nel primo tempo occasioni mancate da Moretto (tocco ravvicinato fuori misura) e Fontanella (miracolo del portiere Sabbato). La ripresa si è fatta in salita perché gli avversari, con Diemé, hanno sfruttato l'errato disimpegno di Nnamani portandosi in vantaggio, inutile il forcing dei biancoblù con Sabbato ancora protagonista nel recupero quando ha salvato su Salvini. Un ko imprevisto e immeritato che frena il cammino in campionato iniziato con la sconfitta di Nuoro per 3-1 dopo un'ora giocata alla pari con i barbaricini, proseguito però con la vittoria convincente contro l'Isola Liri (3-2), frutto di un secondo tempo in cui la coppia Fontanella-Villa (a segno) ha fatto vedere di avere pochi rivali nella categoria, e continuato nel derby di Olbia nel quale ha messo alla frusta i bianchi tra lo svantaggio di Mastinu (4') e il pareggio di Oggiano (38') grazie ai gol di Salvini e Fontanella, poi confermato nella ripresa con la rete del 3-3 nel recupero ancora di Fontanella. La bontà di un organico quasi completamente rifatto e messo subito a regime da mister Cerbone si è visto in Coppa Italia, sia con il Selargius (sebbene largamente incompleto) battuto 4-1, sia con l'Olbia rimontato e sorpassato in 1' e sia con la Lupa Castelli Romani che si è imposta solo ai calci di rigore. Il club di Filippo Fois ha anche trovato a metà settembre un grande rinforzo in porta con l'acquisto di Marco Manis, una garanzia anche in serie D. Il riscatto passa per una grande gara in casa della vice-capolista Lupa Castelli che nel turno casalingo precedente ha demolito 6-0 il Selargius, una doppia occasione per Giunta e compagni di "vendicare" l'eliminazione in Coppa Italia e far vedere che ora non c'è poi così differenza tra chi è in alto e chi è in basso in classifica.

 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
4 Andata
Girone G