Olbia, il ko con l'Alessandria brucia, Mereu: «Alla pari contro la migliore del girone, c'è amarezza perché la squadra non meritava questo dispiacere»

Ha lottato ad armi pari contro una corazzata e ha alzato bandiera bianca solo a 15' dalla fine quando l'Alessandria ha segnato il gol del 3-1. Ma l'Olbia recrimina parecchio perché il primo tempo si è chiuso con il vantaggio dei piemontesi di Marconi segnato con un tocco di mano e, 2' dopo, non è stato fischiato il rigore a Feola. Vero è che i bianchi sono stati anche capaci di riequilibrare il match con Cotali ma, nel momento in cui ha creduto di ottenere un qualcosa in più (occasione di Ragatzu), ha subito il secondo gol dei grigi con Gonzalez e poi ha chiuso i giochi ancora Marconi. Bernardo Mereu è da una parte soddisfatto e dall'altra amareggiato: «Abbiamo giocato alla pari contro la migliore squadra del girone, con intelligenza e capacità. Faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno saputo giocare a calcio contro un avversario forte ed esperto che ha degli interpreti di primo livello per la categoria. È la prima volta che provo un'amarezza del genere perché la squadra ha giocato con determinazione e concentrazione e non meritava questo dispiacere».

Il tecnico torna sugli episodi di fine primo tempo: «Non sta a me giudicare l'operato del direttore di gara, ma indubbiamente il gol di mano e il fallo non ravvisato su Feola in area hanno dato un taglio diverso alla partita. Preferisco però sottolineare che la squadra ha saputo rimettersi in partita e mettere in difficoltà uno squadrone come l'Alessandria. Dopo l'1-1 abbiamo anche costruito l'occasione per andare in vantaggio, poi una nostra disattenzione è costata il loro secondo gol». Nel turno prima di Pasqua l'Olbia starà a riposo e poi giocherà tre gare in casa compreso il recupero con l'Arezzo: «Abbiamo l'opportunità di allenarci e ricaricarci fisicamente e mentalmente, poi avremo un'altra lotta contro il Livorno e due scontri diretti contro Arezzo e Cuneo: ci faremo trovare pronti».