Col pari i maddalenini devono attendere il risultato di Tempio-Ferini
A Pasqua con due salti di categoria? Se l'Ilva batte il Bosa va in D, il Monastir per festeggiare dipende dal Castiadas
L'uovo che verrà aperto alla vigilia di Pasqua potrebbe avere dentro due gigantesche sorprese. Sabato pomeriggio due belle realtà del calcio sardo rischiano di vivere la rispettiva grande resurrezione perché Ilvamaddalena e Monastir, retrocesse lo scorso anno dalla serie D ed Eccellenza, possono già festeggiare con netto anticipo la vittoria dei rispettivi campionati.
ILVAMADDALENA. La squadra di Carlo Cotroneo è prima in classifica in Eccellenza con 61 punti in 27 partite e ha già osservato il proprio turno di riposo. La quint'ultima giornata, originariamente in programma mercoledì 3 aprile, è stata spalmata in dodici giorni e aperta sabato scorso dalla vittoria del Villasimius a Gavoi coi sarrabesi al secondo posto a 12 punti dai maddalenini ma, appunto, con una gara in più giocata. La capolista, dunque, deve fare riferimento sulla prima inseguitrice con pari gare, ossia il Tempio, terzo a quota 48 e quindi distante 13 lunghezze. Va da sé che se sabato l'Ilva vince in casa del Bosa avrà la certezza aritmetica della vittoria del campionato con quattro turni d'anticipo anche se i galletti dovessero battere la Ferrini nello scontro diretto del 3 aprile. In caso di pareggio dei maddalenini, invece, ci sarebbe anche la possibilità di una festa ritardata ma in due step: sabato stesso l'Ossese, quarto con 47 punti, non deve vincere in casa della Tharros e poi mercoledì prossimo al Nino Manconi deve arrivare il pari tra galluresi e cagliaritani. In caso di sconfitta dei maddalenini non ci sarebbe sicuramente la festa anche in caso di non vittoria dell'Ossese ma proprio per il fatto che, nello scontro diretto, se il Tempio pareggia o vince va a -12 o -10 dalla vetta mentre se la vittoria è della Ferrini, a pari merito con l'Ossese a quota 47, i cagliaritani andrebbero a -11. Anche la possibilità di una festa a bocce ferme è ciò che vogliono scongiurare in casa Ilva che, perciò, è padrona del proprio destino: se vince torna in serie D prima di Pasqua, altrimenti tutto sarebbe rimandato alla prossima gara, sempre in trasferta, ma a Ghilarza.
MONASTIR. La squadra di Marcello Angheleddu è prima in classifica nel girone A di Promozione con 66 punti in 26 partite, non ha mai perso vincendo 20 gare e pareggiandone 6. Quando mancano 8 giornate al termine del campionato ha un vantaggio di 19 punti sul Castiadas. Sabato si gioca la 27ª giornata e per poter essere quella giusta devono accadere due risultati concomitanti: la vittoria di Ragatzu e compagni in casa contro il Villamassargia e la sconfitta dei sarrabesi in casa nello scontro diretto con il Terralba perché si avrebbero 22 punti di distacco a 7 giornate dal termine. Due situazioni non facilissime ma nemmeno difficili dall'accadere perché se è vero che i sulcitani sono in un gran momento e arrivano da 21 punti conquistati nelle ultime 10 giornate (leggi qui l'intervista del tecnico dei rossobù Fabrizio Anedda), la capolista sta viaggiando a livelli altissimi e, in caso di successo, si tratterebbe del nono di fila. Sull'altro match, invece, la vicecapolista guidata da Dessì sta attraversando un momento di appannamento con un punto nelle ultime tre gare al contrario dei gialloblù di Firinu che, con quattro vittorie di fila, sono tornati dentro i playoff e puntano al pokerissimo per arrivare a -1 dal secondo posto che garantisce la semifinale playoff in casa contro la 3ª classificata del girone B. Se al successo del Monastir dovesse corrispondere una non sconfitta del Castiadas allora la festa sarebbe rimandata al turno del 7 aprile.