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Perra, la salvezza a un passo: «Ci mancano due punti, per il Selargius è quasi fatta»
Il mister: «Federico Melis può fare il gran salto»

Perra, la salvezza a un passo: «Ci mancano due punti, per il Selargius è quasi fatta»

Manca giusto la matematica. Poi, a dar ragione al Selargius si aggiungeranno anche i punti. La certezza della salvezza, evitando i playout, poteva arrivare domenica scorsa dopo la bella vittoria esterna – l’ennesima – nello scontro fratricida col Castiadas di Piccarreta. Peccato che l’Astrea, avversario numero uno dei granata, abbia battuto lo Zagarolo che con le vittorie fuori casa, questa stagione, in realtà non è mai andato tanto d’accordo. E allora, è lo stesso Virgilio Perra, dopo aver definito la vittoria sul Castiadas ‹‹determinante››, a svelare il piano per la salvezza.

 

Il piano salvezza di Perra - ‹‹Abbiamo due possibilità per salvarci – dichiara il mister granata – la prima, che sarebbe la peggiore, è quella di arrivare in fondo con nove punti di vantaggio sulla terz’ultima, la seconda è stare lontano dall’Astrea. Ci mancano ancora due punti ma speriamo di ottenere quest’ultima, anche perché vorrebbe dire restare in questa serie anche l’anno prossimo e, soprattutto, dare la possibilità ad almeno una delle squadre sarde che sono giù di giocarsi i playout. Per noi, comunque, non è ancora finita, è chiaro però che siamo sulla buona strada e che siamo messi abbastanza bene››. Tanto che tutto potrà essere definito tra due domeniche, in casa contro ‹‹l’Arzachena che non è ancora salvo e ha bisogno ancora di un punto per esserlo matematicamente. A noi ne mancano due, poi è un derby per cui sarà una bella gara››.

 

La situazione di Castiadas, Sanluri e Tavolara - E, a proposito di derby e delle altre squadre sarde, un pensiero va anche a quelle che in classifica non se la passano tanto bene e per cui l’obiettivo salvezza sarà certamente più difficile: ‹‹Il Castiadas tra le sarde è quello messo peggio, perché ha tre punti in meno rispetto a tutte le altre. Per Sanluri e Tavolara è comunque dura perché avere 10 punti di distacco dall’Astrea a due giornate dalla fine non è facile. Però nel calcio può succedere di tutto, certo dovrebbero recuperare almeno due punti alla squadra romana e ribaltare un trend negativo perché almeno una delle due si possa giocare i playout. Ma noi glielo auguriamo, anche perché salvare un altro posto in interregionale sarebbe molto importante››.

 

Il bilancio dei granata, un ritorno da playoff - Per il Selargius però la situazione, a stagione quasi conclusa, appare più semplice e un piccolo bilancio si può già fare. E una riflessione su quello che è stato arriva puntuale, direttamente dalla bocca del suo allenatore: ‹‹Guardando complessivamente al campionato, che ormai giunge al termine, possiamo dire di essere molto contenti di quello che abbiamo fatto – afferma Perra – Siamo partiti con tanti “anziani” in meno e qualche difficoltà poi, abbiamo fatto invece un girone di ritorno al ritmo delle prime, un ritmo da playoff. Con 23 punti fatti, con ancora due gare da disputare, contro i 18 ottenuti nel girone d’andata, la quinta difesa del campionato, ed una sola gara persa in trasferta, quella di Guidonia. Ecco, forse il rendimento fuori casa è quello che più ci ha premiato dandoci questi punti. Il rammarico per qualche punto perso c’è, per i famosi 4 rigori decisivi falliti che ci avrebbero potuto dare qualcosina in più. Ma il nostro obiettivo, fin dall’inizio, era salvarci senza dover affrontare i playout e ci siamo praticamente riusciti. Devo dire che il gruppo è stato sempre solido, nei momenti di difficoltà abbiamo stretto i denti e inoltre siamo stati anche bravi a fare due acquisti in corsa come Pitta e Fedeli, di età e caratteristiche diverse, che ci hanno dato una grande mano in campo e che si sono integrati alla perfezione nel nostro gruppo››.

 

I giovani in prima linea, Federico Melis su tutti - Un gruppo quanto mai giovane, su cui la società ha sempre puntato: ‹‹Noi abbiamo tanti giovani – conferma il tecnico – ma, si sa, non tutti possono arrivare a giocarsela a livello regionale. Per questo c’è una selezione dove solo chi fa sacrifici, si applica, ha voglia di fare il calciatore e, soprattutto, ha la testa giusta ce la fa. Federico Melis, per esempio, la scorsa stagione ha disputato con noi solo due spezzoni di partita, anche se è pur vero che essendo un ’93 giocava con gli Allievi. Quest’anno in prima squadra si è sempre allenato con grande impegno, è un ragazzo umile, cerca di fare sempre quello che gli chiedo e soprattutto è uno senza grilli per la testa e uscite in discoteca. Gli auguro di andare avanti il più possibile, anche perché è molto seguito. Sa che andare bene a scuola è fondamentale, poi il calcio è un terno a lotto e riserva sempre sorprese ma è giusto che chi ha i mezzi e soprattutto la testa, come lui e anche Corongiu, possa provare a farcela. Perché, anche a quelli che possiedono più talento e qualità degli altri, non avere la testa, essere presuntuosi e poco umili non aiuta››.

Silvia Dell'Orto

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
15 Ritorno
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