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Porcu e il taglio dell'Arzachena: «Non ho nulla da rimproverarmi, vado via a testa»
Il difensore: «Ho sempre dato il massimo»

Porcu e il taglio dell'Arzachena: «Non ho nulla da rimproverarmi, vado via a testa»

È durata solo tre mesi l'avventura di Pierluigi Porcu ad Arzachena. Il forte centrale difensivo, insieme con Emiliano Melis, Luca Di Prisco e Giuseppe Nuvoli, ha ricevuto il benservito dal club smeraldino all'indomani della sconfitta in casa nel derby contro il Selargius. Un fulmine a ciel sereno per una decisione societaria presa dopo 12 giornate e che si porta dietro un ridimensionamento economico e un cambio di obiettivo che passa dal raggiungimento dei playoff ad una salvezza col lancio di giovani. «Quello che è successo lunedì è una cosa che non avrei mai sognato - ammette Porcu - per la professionalità, l'impegno e le prestazioni sul campo non credo meritassi un trattamento simile. Non ho nulla da rimproverarmi, vado via a testa alta e con la coscienza pulita, è una decisione che non capisco e che giunge una settimana dopo che il presidente Ragnedda aveva confermato piena fiducia verso una squadra che, a parte la gara con il Boville, non aveva mai demeritato».

Pierluigi, come ha motivato la società questa decisione?

«Che è stata una scelta economica, una motivazione che non mi convince affatto. Come si fa dopo soli tre mesi dall'inizio della stagione a rivedere i conti? Tra l'altro, seppur in maniera molto fredda, mi è stato riconosciuto un comportamento professionale e allora dico che si sarebbero potuti fare benissimo altri discorsi o altre proposte. Io dico che c'è qualcosa di poco chiaro e questo fatto conferma soltanto che noi giocatori non siamo per niente tutelati, per giocare in serie D ci si richiede un impegno di sei giorni a settimana, per due volte al mese andiamo fuori dalla Sardegna spesso partendo dal giorno prima, ci fanno fare i professionisti e per chi ha famiglia questo diventa un lavoro»

Come l'hanno presa gli altri tre tuoi compagni?

«Ha spiazzato anche loro ovviamente, a volte non si pensa che con queste decisioni si gioca, passando il termine, con la “vita” dei giocatori»

Forse da un giocatore come Emiliano Melis ci si aspettava di più?

«Ma lui è stato sfortunato, ha saltato qualche gara per infortunio e, quando ha giocato, ha colpito 5 pali e se invece avesse fatto 5 gol ora non avremmo ridotto la discussione ad una questione di centimetri»

Qual è stata la posizione di mister Perra che vi ha voluto sin dall'inizio per rendere solido questo progetto?

«Parlo per me e dico che la mia situazione è sempre stata indipendente da quella dell'allenatore, avevo scelto Arzachena a prescindere da mister Perra. Ho sempre letto che Porcu è un uomo di Perra, con lui ho giocato 4 anni e questo è stato per la stima reciproca. E aggiungo che a parti invertite, nel caso in cui fosse stato esonerato, pur dispiacendomi sarei rimasto»

La classifica attuale dell'Arzachena è bugiarda?

«Non c'è controprova, ma se non avessimo giocato sempre senza cinque assenze potevamo essere tranquillamente vicini al Salerno. Mi lascia infatti perplesso il discorso del ridimensionamento perché mancano ancora 22 partite, l'obiettivo stagionale erano i playoff e lo stavamo quasi rispettando visto che dista appena tre punti. E non si conta nemmeno il fatto che c'è stata tolta la qualificazione di Coppa Italia guadagnata sul campo dopo aver superato 4 turni con gara secca, a due turni dai playoff che vengono garantita con la Coppa»

Molti tifosi dell'Arzachena non hanno capito la mossa della società

«Non l'ho capita neanche io, ho passato tre notti insonni senza trovare una spiegazione valida, penso di essere stato professionale sino all'ultimo. Coi tifosi ho avuto un buon rapporto, mi sono sentito sempre apprezzato, hop ricevuto da loro tanti attestati di stima che mi riempiono d'orgoglio»

Chi prende ora Porcu trova un giocatore con uno spirito di rivalsa maggiore?

«Ho molta rabbia in corpo e non vedo l'ora di riprendere gli allenamenti, già averne saltati due mi far stare male. Sono dispiaciuto per la situazione ma dovunque andrò a giocare darò il massimo come sempre, non sono uno che ruba l'occhio ma un fatto è certo, non mi sono mai risparmiato in ogni posto dove ho giocato, Arzachena compreso»

Ti sono arrivate già proposte?

«Ho ricevuto almeno 6 o 7 chiamate un po' da tutta la Sardegna, vuol dire che valgo ancora... Deciderò fra qualche giorno cosa fare, non aspettarò molto tempo»

Per giocare ancora in serie D?

«Ci terrei a mantenere la categoria ma non è una priorità, andrebbe bene anche l'Eccellenza, purché la proposta sia seria e non ci siano parole che porta via il vento»

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
12 Andata
Girone G