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Covid-19
Test per 5 giorni ai contatti stretti, ora serve l'ok del Cts

Protocollo Covid, intesa Stato-Regioni per gli sport di squadra: stop all'attività con il 35% di positivi

Il mondo degli sport di squadra tira un grande sospiro di sollievo e avrà la certezza che, specialmente in questo periodo di grande espansione del virus, i campionati andranno comunque avanti. Nella Conferenza Stato-Regioni, infatti, è arrivata una intesa sul protocollo - con la partecipazione anche della sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, per la stesura della bozza - con le nuove regole Covid per gli sport di squadra che ora sarà sottoposto al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico per l'approvazione definitiva e la vidimazione dal ministro della Salute, Roberto Speranza, attraverso una circolare.

 

Per evitare provvedimenti non omogenei da parte delle Ats territoriali con misure di quarantena per tutto un gruppo squadra qualora emergano delle positività al loro interno, e con lo scopo anche di uniformare i protocolli per il rinvio delle gare (nei campionati dilettantistici sardi scatta qualora risultino positivi un numero di calciatori superiori a 3 mentre in serie D la Lnd il numero di positivi al test e di quelli eventualmente posti in quarantena o isolamento fiduciario sia superiore a 5), la nuova norma prevede che «con il raggiungimento di un numero di positivi superiori al 35% dei componenti del gruppo atleti venga bloccato l’intero gruppo squadra». 

Perciò vengono esclusi dal conteggio i membri dello staff di una squadra e la scelta di indicare una percentuale e non un numero preciso di giocatori servirà ad uniformare non solo il calcio a tutti i livelli ma ogni sport di squadra visto che il problema dei rinvii ha toccato anche basket, pallavolo, hockey e così via.

 

Il nuovo regolamento, inoltre, prevede la solita procedura di messa in isolamento dei soggetti positivi mentre i contatti ad alto rischio, ossia membri del gruppo squadra (in questo caso anche i tecnici), vengano sottoposti a test antigenico per 5 giorni con l'obbligo di indossare la mascherina FFp2 in ogni situazione tranne che durante l'allenamento e questo indipendentemente dallo stato vaccinale. Quattro ore prima della gara ogni elemento verrà sottoposto a nuovo antigenico. Invece, per i contatti a basso rischio, cioè quanti entrano in contatto con il gruppo squadra pur in maniera non continuativa, si applicano le norme contenute nelle indicazioni ministeriali anche in relazione allo stato vaccinale. 

 

Il ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, con un tweet lancia l'accorco: «Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti». Soddisfazione per il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali: «Si è giunti ad un documento che consente di avere una procedura uniforme per tutte le autorità sanitarie locali e quindi di garantire il corretto e regolare svolgimento dei campionati. In attesa delle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico, esprimo la mia soddisfazione per un risultato importante raggiunto attraverso l'ascolto delle esigenze del mondo dello sport, per il tramite delle Federazioni interessate, che ha permesso di dare una risposta rapida ad una esigenza emersa dalle criticità vissute in questi giorni». 

«Il calcio ha bisogno di dialogo, di regole chiare e di responsabilità e il nuovo protocollo nasce su queste basi - le parole del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina - Auspico che anche il Cts riconoscerà l'impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute. Un risultato di cui siamo molto soddisfatti, frutto dell'ottimo lavoro svolto con le tutte istituzioni, in particolare col Governo, una collaborazione in cui da sempre si riconosce la nostra federazione».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2021/2022