Salta al contenuto principale
Return to play
L'attività sportiva riprende dopo 7 giorni dalla guarigione

“Return to play”, arriva l'ok dal Ministero al nuovo protocollo FMSI

La Commissione Tecnica presso il Ministero della Salute ha approvato all'unanimità la Circolare per la ripresa dell'attività sportiva degli atleti agonisti positivi e guariti dal Covid-19 che si basa sul protocollo "Return To Play" della Federazione Medico Sportiva Italiana. (foto David Chrisom, Boston Children's)

 

Il 7 gennaio scorso l'FMSI aveva prodotto un documento rivolto agli atleti negativizzati (leggi qui) limitando gli esami diagnostici necessari per il ritorno in sicurezza  all'attività sportiva e, di conseguenza, riducendo i costi a carico delle famiglie oltre a non creare ulteriore aggravio al Sistema Sanitario Nazionale. 

In sintesi il protocollo prevede, per gli atleti che abbiano presentato “Infezione asintomatica o paucisintomatica, un Elettrocardiogramma (ECG) basale, cioè a riposo, e un Test da sforzo, cioè con registrazione elettrocardiografica continua durante uno sforzo controllato (anche con step-test), quindi esami uguali a quanto effettuati durante la visita medica di idoneità agonistica, non prima che siano trascorsi 7 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 (mentre prima dovevano trascorrere 30 giorni). Solo per gli atleti professionisti (nel calcio, i giocatori di serie A, B e C) e quelli d’interesse nazionale (nel calcio, i giocatori di serie D ed Eccellenza) è necessario sempre eseguire anche l'Ecocardiogramma Color Doppler, cioè l'ecografia del cuore basata sull'impiego degli ultrasuoni emessi da una sonda appoggiata sul torace. 

«La commissione ha apprezzato il lavoro della Fmsi - ha detto all'ANSA il presidente Fmsi, Maurizio Casasco - Ringrazio il ministro Speranza, il capo di gabinetto Coccoluto e il capo divisione Galeone che hanno sostenuto il nostro lavoro».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2021/2022