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In D ed Eccellenza regole diverse da Promozione in giù

Return to play e rinvio gare, le differenze tra atleti di interesse nazionale e quelli dilettanti

Con l'approvazione all'unanimità, da parte della Commissione Tecnica presso il Ministero della Salute, della Circolare per la ripresa dell'attività sportiva degli atleti agonisti positivi e guariti dal Covid-19 che si basa su quanto previsto nel protocollo "Return To Play" della Federazione Medico Sportiva Italiana (leggi qui), il ritorno agli allenamenti e alle gare ufficiali dei calciatori dilettanti va visto:

♦ nel quadro di quanto prevede il "Protocollo per le attività di calcio dilettantistico e giovanile" aggiornato lo scorso 10 gennaio quando è stato recepito il decreto legge che prevede l'obbligatorietà dei vaccini per gli atleti agonisti di sport di squadra e l'applicazione del "Return To Play" in caso di guarigione dalla infezione.

♦ nella differenziazione tra atleti di interesse nazionale (quelli dei club di serie D ed Eccellenza) e atleti dilettanti (quelli dei club dalla Promozione in giù);

 

Nell'Aggiornamento dei Protocolli per le attività di calcio dilettantistico e giovanile si ricorda che «in tutti i casi di pregressa infezione da SARS-Cov-2, e relativa guarigione, intervenuta sia prima della ripresa dell'attività sia in corso di stagione, i soggetti che prendono parte all'attività dovranno provvedere ad una nuova visita per il rilascio della certificazione d'idoneità sportiva, ove richiesta, ovvero, se ancora in possesso di un certificato in corso di validità, di una attestazione di "Return to Play". La gradualità di ritorno dell'atleta agli allenamenti/competizioni dovrà essere valutata dal Medico Sociale del club e/o dal MAP e/o dal medico di riferimento, in relazione al quadro clinico di riferimento (decorso della malattia, test di laboratorio, risultati degli accertamenti previsti per il rilascio della nuova certificazione del medico specialista in medicina dello sport), e al contesto e alla durata dell'interruzione dell'attività dovuta alla malattia. Si raccomanda, a proposito di quanto precede, di considerare le indicazioni contenute nella Circolare del Ministero della Salute - Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del 13 gennaio 2021, avente ad oggetto "Idoneità all'attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da SARS-COV-2", e successivi eventuali aggiornamenti».

Ciò vuol dire che il calciatore guarito dal Covid dovrà ottenere una attestazione di "Return to Play" che, con l'emanazione della nuova Circolare del Ministero della Salute in recepimento del protocollo FMSI, prevede il ritorno all'attività agonistica in due modi:

♦ per gli atleti dilettanti (quelli dei club dalla Promozione in giù) sotto i 40 anni, asintomatici o paucisintomatici, vaccinati con dose booster e con seconda dose effettuata entro i 4 mesi, gli approfondimenti diagnostici (ECG basale e un Test da sforzo) vanno fatti 7 giorni dopo la negativizzazione per ottenere un nuovo certificato di idoneità sportiva o l'attestazione di ritorno all'attività.

♦ per gli atleti dilettanti (quelli dei club dalla Promozione in giù) sopra i 40 anni, per quelli con sintomi riconducibili a fattori di rischio cardiovascolare e per quelli vaccinati non ancora con dose booster o con seconda dose effettuata oltre i 4 mesi, gli approfondimenti diagnostici (ECG basale e un Test da sforzo) vanno fatti 14 giorni dopo la negativizzazione per ottenere un nuovo certificato di idoneità sportiva o l'attestazione di ritorno all'attività.

♦ per gli atleti di interesse nazionale (quelli dei club di serie D ed Eccellenza), parificati a quelli professionisti, oltre ai due approfondimenti diagnostici - ECG basale e Test da sforzo - va aggiunto anche l'Ecocardiogramma Color Doppler immediatamente dopo la negativizzazione. 

 

Chiariti gli aspetti sulla tipologia degli esami diagnostici e la tempistica per la ripresa dell'attività sportiva dei calciatori guariti dal Covid, i club e i giocatori dovranno poi vedere quali siano le disposizioni per la stagione 2021-22 che regolano il rinvio delle gare dei campionati di competenza:

♦ per i club professionisti di serie A, B e C vale quanto disposto dal recentissimo nuovo protocollo frutto dell'intesa Stato-Regioni: viene bloccato l'intero gruppo squadra con il raggiungimento di un numero di positivi superiore al 35% dei componenti del Gruppo Atleti (senza contare quindi staff tecnico e dirigenti). La Federcalcio ha reso noto che tale percentuale di giocatori positivi si calcola su una rosa di 25 calciatori, il che vuol che lo stop della squadra scatterà con 9 giocatori positivi;

♦ per i club di serie D vale quanto disposto ad inizio stagione dalla Lega Nazionale Dilettanti: il rinvio delle gare può essere chiesto qualora il numero di calciatori risultati positivi al test e di quelli eventualmente posti in quarantena o isolamento fiduciario da parte della Autorità Sanitaria competente, sia pari o superiore a 5. Il rinvio della gara scatta anche se, su 5 calciatori risultati positivi, ci siano più di un portiere o almeno 3 “under”, ossia calciatori nati negli anni 2000, 2001, 2002, 2003 e successivi (leggi qui).

♦ per i club sardi dei campionati regionali, vale quanto disposto ad inizio stagione dal Comitato Regionale: il rinvio delle gare può essere chiesto qualora i calciatori positivi siano più di tre. Il rinvio della gara scatta anche se, su 3 calciatori risultati positivi, ci siano più di un portiere o tutt'e 3 “under”, ossia calciatori nati negli anni 2001, 2002 e successivi.

 

A questo punto, per la richiesta del rinvio gara, come si innesta anche il protocollo del "Return to Play" per i campionati con gli atleti di interesse nazionale e quelli con gli atleti dilettanti? Per la Lnd (campionato di serie D) nel momento in cui i giocatori positivi che hanno determinato il rinvio della gara (più di 5 in serie D e più di 3 nell'Eccellenza sarda) si negativizzano gli esami diagnostici per la ripresa dell'attività scattano immediatamente dopo la negativizzazione e, perciò, la squadra può tornare a disputare la gara ufficiale successiva. Agirà così anche il Comitato Regionale Sardegna per il campionato di Eccellenza?

Invece, per gli atleti dilettanti dei campionati sardi dalla Promozione in giù, la ripresa dell'attività dei guariti scatta 7 giorni dopo la negativizzazione (anche dopo 14 in certi casi) perciò la causa che ha portato al rinvio, la positività, permane anche nella settimana dopo la guarigione in attesa del "return to play" il che vuol dire che per un club di Promozione (e a scendere) si allungano i tempi per il ritorno alle gare ufficiali.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2021/2022