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Il bomber è un ex: «L'accoglienza? Spero buona»

Salerno in clima derby: «Barisardo da battere, il Lanusei sogna i playoff»

All’indomani della sconfitta nel derby con il Cardedu, il Lanusei vede allontanarsi ulteriormente la zona play-off, ora distante 9 punti. Il gol di Maurizio Patteri ha ridimensionato i biancorossoverdi di Fiorenzo Pilia, attesi domenica dall’attesissima sfida con il Bari Sardo. Entrambe le squadre sono reduci da due sconfitte consecutive e il derby è sicuramente un ottimo deterrente per riprendere a volare. Per il capitano del Lanusei Daniele Salerno, il match del “Circillai” è un derby nel derby. Alla vigilia della supersfida, il bomber tortoliese (13 gol in stagione) indica la strada giusta per inseguire il sogno play-off. 

Daniele, che partita sarà per te?

«Per me è una sfida speciale, perché oltre ad essere un ex (Salerno ha militato nel Bari Sardo nella scorsa stagione, ndr) ho sposato una ragazza di Bari Sardo per cui è la mia città adottiva»

Come mai non sei rimasto in biancoazzurro?

«In estate ho atteso a lungo una proposta del Bari Sardo, che poi è arrivata quando ormai avevo un accordo verbale con il Lanusei»

Durante il derby di andata sei stato contestato dai tifosi del Bari Sardo. Ti ha dato fastidio?

«Nel calcio ci può stare. In fondo, finché non offendono la mia famiglia non ritengo sia un problema. Certo, sentirsi chiamato mercenario non fa mai piacere e soprattutto quando ciò non corrisponde alla realtà. Prima che mi contattasse il Lanusei, ero in stretto contatto con il segretario del Bari Sardo e quotidianamente mi informavo sulle vicende societarie del club. Tutto questo a dimostrazione che tenevo particolarmente alla possibilità di giocare la seconda stagione consecutiva con la maglia biancoazzurra, ma poi non se n’è fatto nulla»

Che trattamento ti aspetti per domenica?

«Spero che attraverso quest’intervista si possa creare un clima più distensivo, anche perché una contestazione sarebbe ridicola dal momento che nel quotidiano ho un ottimo rapporto con tutti i ragazzi che fanno parte del gruppo ultras»

Voi siete quarti in classifica con 33 punti e il Bari Sardo vi segue ad una sola lunghezza. Che partita sarà?

«Speriamo di far divertire i tifosi, che immagino riempiranno le tribune del “Circillai”. Siamo le due squadre più giovani del campionato e stiamo recitando un ruolo da protagoniste. Così come anche l’altra ogliastrina, il Cardedu. Mi piacerebbe che alla fine della partita sia noi che il Bari Sardo uscissimo dal campo applauditi da entrambe le tifoserie. Sarebbe veramente un bel gesto»

Con la sconfitta di domenica, play-off addio?

«Ci sono ancora 33 punti a disposizione e la distanza da Quartu 2000 e Porto Corallo non è poi così irrecuperabile. Certo, 9 punti non sono pochissimi, ma nemmeno un divario incolmabile. Finché la matematica non dirà che siamo fuori dai giochi, proveremo fino in fondo a raggiungere l’obiettivo»

Domenica hai segnato il gol del pareggio, ma l’arbitro ha visto un tuo fallo di mano e l’ha annullato. Decisione corretta?

«Assolutamente sì, perché dopo aver controllato la palla con il petto, è rimbalzata sulla mano. Doveva finire così, francamente credo che il Cardedu abbia meritato la vittoria»

Su tre derby giocati finora, due vittorie e una sconfitta. Cosa prevedi per domenica?

«L’unico obiettivo sono i 3 punti per tornare a sperare nel sogno play-off»

Quale squadra vedi favorita per la vittoria finale del campionato?

«Senza dubbio il Pula; ha un organico di gran lunga superiore a Quartu 2000 e Porto Corallo e a mio parere riuscirebbe a centrare facilmente anche i play-off in Eccellenza»

Roberto Secci

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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