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San Marco Monserrato, partenza a razzo per i ragazzi di Mancosu: «Bella vittoria, ma non siamo i favoriti»
Il tecnico: «Ce la giochiamo con altre 5 squadre»

San Marco Monserrato, partenza a razzo per i ragazzi di Mancosu: «Bella vittoria, ma non siamo i favoriti»

Esordio dei sogni per la San Marco Monserrato, che al debutto in Seconda Categoria piazza una vittoria esterna sull'ostico campo dell'Osini (3-0 con gol di Floris, Congiu e Natalini) e torna a casa con il pieno di punti e con qualche certezza in più: la corazzata allestita dal presidente Federico Nieddu e dai suoi più stretti collaboratori rappresenta un capitale importante per mister Ivan Mancosu, lo scorso anno vice di Andrea Clarkson al Progetto Sant'Elia (Eccellenza), che punta dritto ad un campionato di assoluto livello.

 

Ivan Mancosu, tecnico della San Marco di Monserrato«I ragazzi hanno risposto alla grande, sia sul piano del gioco che per quanto riguarda la grinta e la concentrazione. Temevo un po' questa trasferta, se devo essere sincero, perchè qualcuno di noi avrebbe potuto avere diversi problemi con il terreno di gioco, e invece siamo stati bravi a superare al meglio anche questa difficoltà».

 

Le cose domenica si sono messe subito nel verso giusto
«Sbloccare il risultato dopo tre minuti – ammette Mancosu - ci ha permesso di esprimerci con maggiore tranquillità; abbiamo riproposto in campo tutte le situazioni su cui ci siamo concentrati durante la settimana; per un allenatore è l'aspetto più positivo, senza ombra di dubbio».

 

La San Marco ha confermato, sin dalla prima uscita, di avere grandissime potenzialità
«Questo però non basta – avverte  perchè se sbagli l'approccio alla gara rischi di non raggiungere i risultati che invece sono alla tua portata. Da questo punto di vista non posso lamentarmi, anzi: anche gli elementi che sino all'anno scorso giocavano in categorie superiori, i vari Omar Floris, Ignazio Picciau, Bobo Mannai, si sono calati immediatamente in una realtà difficile come quella rappresentata dal campionato di Seconda, in cui nessuno ti regala niente, sarebbe anzi stupido pensare il contrario».

 

San Marco favorita per la corsa al titolo? Il tecnico non ci sta e rimanda al mittente il pronostico
«C'è la consapevolezza da parte nostra di essere una buona squadra, ma questo non significa automaticamente che siamo i più forti, anzi. La situazione è semplice: i nostri avversari daranno sempre il massimo e faranno di tutto per batterci; questo rappresenta uno stimolo, un grandissimo incentivo, che ci spingerà, spero, a non abbassare mai la guardia».

 

Anche perchè la concorrenza non manca e le insidie sono dietro l'angolo
«Ci sono 4 o 5 compagini sullo stesso livello: a fare la differenza sarà la tenacia e la determinazione nel voler tagliare il traguardo. Rispetto almeno agli anni scorsi, è un campionato equilibrato, di altissimo livello. E' un bene per lo spettacolo. Il Monserrato può contare su un ottimo allenatore e su un'intelaiatura importante; il Sinnai, la sconfitta rimediata a Loceri non deve ingannarci, dirà la sua sino alla fine; vedo bene anche il Sestu, una compagine ben organizzata. Potremo farci un'idea più precisa sulle reali forze in campo al termine del girone di andata: se al giro di boa ci troveremo nei primi posti, significa che possiamo puntare a qualcosa di importante».

 

I pericoli più grandi si incontrano, è noto, negli impegni che sulla carta sembrano più abbordabili
«Ogni partita è una storia a sé: non abbiamo particolari tabelle di marcia da rispettare, daremo sempre il massimo – assicura  contro chiunque, a prescindere dal blasone, dal prestigio dei nostri avversari; ciò che ci interessa sono i tre punti, nient'altro. Se qualche squadra si dimostrerà più forte di noi, faremo loro i complimenti e dal martedì successivo riprenderemo a lavorare con maggiore intensità».


Nel prossimo turno starete a guardare: pensi che la pausa possa influire negativamente sulla concentrazione?
«Lo escludo categoricamente: continueremo ad allenarci come al solito, disputeremo degli amichevoli e non cambieremo di una virgola il nostro atteggiamento, anche se non ci sono i tre punti in palio».

 

Alla ripresa, siete attesi da una trasferta molto delicata
«Conosciamo molto bene il Capoterra, tra le altre cose il mister, Andrea Vergari, è un mio carissimo amico; mi aspetto una battaglia; in passato ho avuto modo di lavorare in quell'ambiente, e so perfettamente che quell'organico ha enormi potenzialità. Se riuscissero a vincere anche la seconda partita, arriverebbero alla sfida contro di noi con maggiore entusiasmo, un aspetto in più da considerare, ma sono sicuro che le motivazioni non ci mancheranno assolutamente: venderemo cara la pelle».

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
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Girone A