Cresce la tensione in vista degli ultimi 180'
Sarroch, il presidente Pistis alza la voce: «Le nostre ultime due trasferte condizionati dagli arbitraggi non altezza»
A due giornate dal termine il campionato di Seconda Categoria, nel girone B, si infiamma. I verdetti per l’approdo in Prima Categoria non sono stati ancora emessi: Sarroch e l’Iglesias si daranno battaglia in questi ultimi 180’ per conquistare il salto di categoria. La squadra di Raimon Aiana, dopo il successo esterno con il Teulada (1-2), si trova al primo posto con 63 punti, due in più nei confronti dei sulcitani, vittorioso sul Sestu con identico risultato, a dimostrazione di non voler mollare la presa, tenendo il passo della capolista.
La vincitrice del torneo verrà fuori molto probabilmente all’ultima giornata, proprio quando le due squadre si ritroveranno di fronte, ma prima per entrambe ci saranno altri due impegni da non sottovalutare; il Sarroch ospiterà il Villasor, a cui servono tre punti per raggiungere la salvezza senza passare per i play-out, mentre l’Iglesias affronterà l’insidiosa trasferta contro l’Is Urigus, anch’essa immischiata nelle zone basse della classifica.
In casa Sarroch c’è aria di preoccupazione per questo finale di stagione, soprattutto perché, a detta del patron Angelo Pistis, i biancoblu sarebbero stati svantaggi in alcune partite e, allo stesso tempo, la diretta concorrente Iglesias, sarebbe stata “aiutata” da alcune decisioni arbitrali:
«Nelle ultime due trasferte, quelle di Barbusi e l’ultima contro il Teulada, abbiamo visto un atteggiamento non consono nei nostri confronti da parte dei direttori di gara - esordisce Pistis - .Domenica scorsa ci siamo visti sventolare cartellini senza alcun motivo, e ci è stato negato anche un rigore grande come una casa. Per non parlare della gara a Barbusi dove l’arbitro, il sign. Peddis di Carbonia, ci ha annullato addirittura cinque reti, per poi scusarsi a fine della gara con il sottoscritto per la sua direzione piuttosto scadente. Non basti. Sempre l’arbitro in questione - prosegue - è stato designato per la gara tra l’Iglesias e il Sestu che alcuni dei nostri dirigenti hanno seguito dalla tribuna, riferendomi dell’arbitraggio pro Iglesias. Non credo nella malafede, ma mi preoccupa assai che un campionato venga deciso a tavolino, e non per meriti prettamente sportivi. Abbiamo dimostrato di essere superiori a tutto e a tutti, parlano i numeri e le nostre grandi prestazioni per tutto il corso della stagione».
Il presidente non ci sta:
«Come società stiamo facendo tantissimi sacrifici, visto anche la forte crisi che ha colpito l’industria principale del nostro paese; stiamo provando a ritagliarci uno spazio importante, cercando di riportare il Sarroch nelle categorie che merita. Se dovessimo perdere il campionato sul campo - conclude - saremo i primi a fare i complimenti ai nostri avversari ma, se la nostra sconfitta e la conseguente perdita del campionato dovesse essere condizionata da fattori esterni, andrei su tutte le furie, perché è il campo a parlare e non altri fattori non legati al calcio».
Pietro Piga