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Scano spinge in alto il Calangianus: «Siamo rientrati in gioco ma niente calcoli, a Castiadas per vincere»
Il tecnico: «C'è entusiasmo, la squadra ci crede»

Scano spinge in alto il Calangianus: «Siamo rientrati in gioco ma niente calcoli, a Castiadas per vincere»

Dopo un intero girone a galleggiare tra le ultime due posizioni, il Calangianus si ritrova di nuovo dentro ai playout grazie al successo per 1-0 contro il Sanluri nel recupero di mercoledì che ha portato i galluresi al quart'ultimo posto scavalcando in un sol colpo Progetto Sant'Elia e Samassi. L'obiettivo della squadra di Franco Scano è scalare un'altra posizione. «Qualche mese fa era solo una speranza - ricorda il tecnico dei galluresi - ora siamo nel gruppone delle squadre che lotteranno per evitare i playout e ce la giocheremo con tutti». Come si è visto nell'ultimo mese di campionato nel quale i giallorossi hanno vinto 4 gare in 5 giornate, rispettando la tabella prefissata da mister Scano: «L'ho detto ai giocatori e ai dirigenti cosa avrei voluto in queste 5 gare per tirarci fuori dai guai, non era una vera e propria tabella ma soltanto l'auspicio che gli scontri diretti, specie se erano in casa, andavano vinti, così abbiamo fatto contro Samassi e Sant'Elia e pure a Serramanna. Con il Sanluri poi sono arrivati altri 3 punti, ma meritati, che hanno migliorato ancor di più la classifica».

 

La gara col Sanluri è stata decisa da un gol di Piscopo al 93' che gli avversari hanno contestato per un presunto fuorigioco

«Non era assolutamente fuorigioco, l'assistente dell'arbitro era in linea sulla palla data da Tusacciu a Piscopo. Capisco la delusione del Sanluri, so che brucia perdere la gara all'ultima azione di gioco ma la sconfitta va accettata così come abbiamo fatto noi quando abbiamo perso negli ultimi minuti contro Nuorese, Taloro e Muravera. Loro hanno avuto una grande occasione sullo 0-0, Fortuna ci ha salvato, se avessero fatto gol magari avrebbero pure vinto, poi siamo venuti fuori noi impegnando Floris in tre occasioni. Il Sanluri è una bella squadra, messa bene in campo dall'allenatore Mannu, ha giocatori importanti come Floris, Giandon, Milia, Carboni, Pancotto che aiutano i giovani a crescere, si giocheranno l'accesso ai playoff con il Muravera»

Le vittorie con SamassiSerramanna e Sanluri sono arrivate nei minuti di recupero o quasi, vuol dire che la squadra ci crede sempre o c'è anche un po' di fortuna?

«La fortuna te la devi cercare, prima facevamo un bel gioco, ricevevamo i complimenti ma non raccoglievamo punti. La squadra ora va anche perché è allenata bene grazie al lavoro di Fabrizio D'Elia, un preparatore atletico professionista Figc. C'è entusiasmo nei ragazzi, con i risultati positivi il morale è salito alle stelle, la squadra gioca con più serenità la palla e rischia fino alla fine. A Muravera ad esempio nel finale ci è andata male, un punto a volte è importante ma, nel nostro caso, non ci avrebbe cambiato nulla, invece le vittorie ci hanno fatto dare una gran bell'accelerata in classifica»

Come imposterete la gara a Castiadas?

«Vorremmo fare quel salto di qualità ulteriore che pensavamo di poter fare già nella trasferta di San Teodoro, vincendo potremmo uscire fuori dai playout. Il Castiadas è un'ottima squadra che a dicembre si è rinforzata prendendo Meloni, Zuccolilli e Martinez, un attaccante che sarebbe dovuto venire da noi; un punto potrebbe andare bene ma ora che siamo rientrati in gioco non possiamo fare tanti calcoli e si va nel Sarrabus per vincere anche se avremo qualche assenza pesante come l'infortunato Gori e gli squalificati Piscopo e Deriu»

Che fine hanno fatto Pischedda, Soro e Muzzoni?

«Pischedda sapevamo che a dicembre ci avrebbe lasciato per lavoro, Soro e Muzzoni sono stati tagliati dalla società per problemi finanziari, una scelta che ho accettato ma non condiviso perché andava fatta perlomeno quando erano aperte ancora le liste. La rosa si è ristretta, da 12 giocatori "anziani" siamo scesi a 8 ma in campo contro il Sanluri c'erano sei giocatori di Calangianus più Renato Marini, la salvezza sarebbe un miracolo ed equivarrebbe ad un campionato vinto»

Il Calangianus è primo dopo il giro di boa insieme con Muravera e San Teodoro, il girone di ritorno è un altro campionato

«È sempre stato così, specie con il mercato aperto a dicembre. In tanti si sono rinforzati, noi pure abbiamo fatto diversi movimenti con arrivi importanti come Piscopo, Sacco, Fortuna, Di Angelo e Palumbo ma quello che non va dimenticato è che noi non abbiamo giocato due partite quando contro San Teodoro e Sant'Elia scese la Juniores per i problemi societari, un mese la squadra non si è allenata nel momento in cui doveva trasformare la preparazione atletica, l'arresto di crescita fisica e tattica l'abbiamo pagata per diverse giornate»

Al Calangianus è mancato un bomber, ora c'è Palumbo ma non è al meglio

«Vincenzo non si è allenato nella prima settimana in cui è arrivato, nella seconda era influenzato e solo da pochi giorni si sta allenando bene. Si spera di averlo in buone condizioni per il finale di campionato, la sua presenza è fondamentale ora che abbiamo perso qualche anziano»

Intanto Tusacciu è il vostro capocannoniere con 5 gol

«Gian Mario sta facendo benissimo specie da esterno offensivo, anche col Sanluri è stato decisivo quando l'ho spostato avanti. Lui e Di Angelo potrebbero giocare in serie D, mi ha sorpreso che la Nuorese abbia svincolato Luca, per fortuna ha detto sì a noi e ci sta dando una grande mano per raggiungere l'obiettivo salvezza»

Intanto il primo obiettivo l'avete raggiunto facendo tornare i tifosi al Signora Chiara

«Sono contento perché sto rivedendo allo stadio quell'entusiasmo che c'era anche quando del Calangianus ero un giocatore. Stanno prendendo per mano la squadra e spesso in casa ci trascinano alla vittoria»

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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