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Selargius, Antonio Usai carica: «Dobbiamo vincere col Palestrina, vale doppio»
Il difensore: «E la Nuorese può battere la Lupa»

Selargius, Antonio Usai carica: «Dobbiamo vincere col Palestrina, vale doppio»

Tre punti fondamentali. Per puntellare la classifica e per cancellare il 5-1 in casa dell'Astrea. Il Selargius sa che non può fallire l'anticipo contro il Palestrina, penultimo e distante 5 punti dai biancorossi decisi ad aumentare il distacco di due lunghezze dalla zona playout. Bisogna far gol e, soprattutto, non prenderne. Tra i sicuri protagonisti della sfida-salvezza ci sarà Antonio Usai, uno dei pilastri della retroguardia selargina e autore finora di due gol: «È una gara che prima di tutto non possiamo assolutamente perdere ma che vogliamo vincere perché vale doppio. Il Palestrina è sotto di noi, giochiamo in casa e dobbiamo rifarci dopo l'ultima gara persa con l'Astrea»

 

Antonio Usai, 1993, ha segnato 2 gol col SelargiusCosa succede in trasferta, contro Budoni e Astrea avete subito 5 gol

«È un problema di approccio sbagliato alle partite. Se non giochiamo come sappiamo fare, così come si è visto contro Terracina e Ostiamare, allora andiamo incontro a delle sconfitte anche se quella di Budoni è diversa da quella di domenica scorsa perché con l'Astrea poteva finire diversamente se non avessimo fallito noi il gol del 2-1 anziché subirlo»

E non si può dire che perdete perché vi chiudete

«Infatti. Noi in casa e fuori casa non cambiamo il sistema di gioco, non ci adeguiamo agli avversari ma per fare ancora meglio dovremo riuscire a concretizzare in gol le occasioni che costruiamo e concedere meno agli altri. Certo, in trasferta è più difficile prevalere perché gli avversari sono avvantaggiati dal giocare sul proprio campo, come noi quando siamo in casa, e se subiamo gol è più complicato rimontare»

In casa, infatti, spesso avete dimostrato un alto rendimento per tutti i 90' 

«Per restare all'ultima gara giocata al Virgilio Porcu dico che contro l'Ostiamare abbiamo fatto un'ottima prestazione, l'1-1 alla fine è stato giusto perché potevano vincere loro se non avessero sbagliato il rigore così come potevamo vincere noi che abbiamo colpito una traversa e un palo e fatto almeno 10'-15' di assedio alla vice-capolista. Ecco, se giochiamo così non ci fa paura nessuno, abbiamo le qualità per battere chiunque e salvarci»

Un obiettivo che si farebbe più concreto se riuscirete a conquistare 9 punti nelle ultime 5 gare del girone d'andata

«Esattamente. Dopo la partita col Palestrina andiamo ad Anzio, poi ospitiamo l'Aprilia, il derby a Nuoro e infine viene da noi l'Isola Liri. Ci sono tre scontri diretti, di cui due in casa, se li vinciamo tutt'e tre ci mettiamo veramente bene. Ora però dobbiamo pensare ad un avversario per volta e, soprattutto, affrontarlo come se fosse primo in classifica, non sottovalutarlo perché allora ci complicheremo tutto»

Il peggior difetto del Selargius è la continuità tra una partita e l'altra e durante la stessa partita

«Ne abbiamo spesso parlato tra di noi e con il mister. Dobbiamo essere più costanti, dopo 2 o 3 gare fatte bene ci è capitato di sbagliare completamente la successiva, invece dobbiamo convincerci che a calcio sappiamo giocare, che anche noi abbiamo individualità importanti che fanno la differenza come Migoni, Chelo, Mannoni, Forzati e avere la testa per dimostrarlo sul campo dopo averlo detto a parole»

Pagate anche un peccato di gioventù

«Può essere, perché alcuni ragazzi arrivano dal settore giovanile, io e la gran parte dei giocatori che forma la rosa del Selargius abbiamo 21-22 anni. È normale quindi essere incostanti ma quando ci sono gare stregate in cui vai sotto sul 2-0 non devi subire altri gol e quando vinciamo e giochiamo benissimo dobbiamo essere bravi nel continuare su questa squadra. In questa fase, poi, ci sta mancando Peppe Atzori, troppo importante come qualità del giocatore e mentalità che trasmetteva, ha esperienza ed è in grado di addormentare la gara o di svegliarla perché è un calciatore completo. Ci dava sicurezza, è un leader»

Nelle ultime due gare è andato in gol Migoni, col Palestrina sarà di nuovo il turno per qualche difensore?

«Speriamo, non è facile per noi andare in gol perché dipende da quanti calci piazzati o corner otteniamo. Domenica con l'Astrea, ad esempio, abbiamo conquistato un solo calcio d'angolo e sfruttare l'unica potenziale occasione che ti capita è difficile. L'importante è che vinciarmo, se poi faccio gol io sarò doppiamente contento ma chiunque andrà a segno per me va bene. L'obiettivo è prendere altri tre punti»

Anche la Nuorese, la tua squadra fino a metà settembre, anticipa in casa della capolista Lupa Castelli, pronostico chiuso?

«Assolutamente no. Conoscendo bene i miei ex compagni come Frongia, Boi, Bonu, Alessandrì, Bianchi, Cappai e Pusceddu, per come la vedo io, sono anche all'altezza se non più forti dei giocatori della Lupa Castelli che abbiamo incontrato col Selargius. La capolista arriva da 8 vittorie di fila, sono a mille ma ho molto fiducia nella Nuorese, se gioca come sa può fermarla e anche batterla»

Come vedi il campionato delle squadre sarde, ora non occupano i posti playoff ma nemmeno quelli playout  

«È un campionato difficile e lungo, con tanti scontri diretti da giocare. Nuorese e Olbia hanno le carte in regole per conquistare un posto playoff e, sinceramente, vedo Selargius, Budoni e Arzachena superiori a chi è lotta nei playout. Siamo tutte squadre che giocano bene e sono compatte, meritiamo queste posizioni ma tutto ancora può accadere»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
13 Andata
Girone G