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Selargius, il presidente Mura va dal sindaco: «Da solo è impensabile che affronti ancora la serie D»
Su Fadda: «Se resto sarà ancora lui l'allenatore»

Selargius, il presidente Mura va dal sindaco: «Da solo è impensabile che affronti ancora la serie D»

La gioia per la permanenza in serie D ha già lasciato spazio al realismo. In casa Selargius è già tempo di appelli per salvare il club e la categoria. Ma, questa volta, non sarà il presidente Tonio Mura a farlo ma direttamente il sindaco Gian Franco Cappai dopo l'incontro di ieri al Comune. «Gli ho detto che da solo non posso iniziare una nuova stagione - ha detto il patron di Terralba - non è possibile affrontare un altro campionato senza nuovi ingressi in società». Il conto è presto fatto: «Basterebbero 15/20 soci che siano disposti a versare anche 5mila euro - dice Mura - per poter contare su un budget iniziale di 100mila sul quale poter far partire la stagione. Ma questa volta non sarò io a dirlo pubblcamente ma il sindaco stesso in un incontro aperto alla stampa giovedì prossimo». E poi lancia la stoccata: «Siccome a Selargius si dice sempre che c'è chi vuole entrare in società e parlare è gratis ora voglio vedere chi realmente ha a cuore le sorti di una società che rappresenta il sud Sardegna nella quarta serie».

Quanto c'è di vero sull'interessamento di Luca Silverstrone e gli americani che vorrebbero far diventare il Selargius un club satellite del Cagliari?

«Sono solo voci e le sento da diversi mesi ma non possiamo illudere nessuno, né per me è pensabile dover riniziare con nulla di concreto. Se è per quello c'è chi si è fatto avanti per prendere il titolo per poi spostarlo da Selargius ma non è ciò che auspico perché vorrei che siano i selargini a voler salvare il Selargius»

Sul campo siete riusciti a salvarvi all'ultima curva di una stagione tortuosa

«Un grande risultato per come si erano messe le cose, anche se poi era l'obiettivo minimo di inizio stagione. Ci siamo ricompattati per l'ultima gara della stagione e siamo andati a vincere meritatamente in casa del Latte Dolce. Dispiace solo che nei playout a scornarsi ci siano state quattro squadre sarde e se il Latte Dolce non potranno far domanda di ripescaggio, l'Arzachena verrà sicuramente ripescata»

Una bella prova a Sassari e un match firmato da Emiliano Melis, selargino doc

«Emiliano è stato bravo a finalizzare le occasioni ma vorrei ricordare le prestazioni di alto livello di tutti gli altri giocatori, da Andrea Sanna che si è procurato il rigore a Figos che ha lottato come un leone procurandosi tante punizioni; in difesa Porcu e Piselli sono stati insuperabili, per non parlare di Callai, Giordano e Lai che hanno fatto un grande campionato ma della gara di Sassari dovrei citare tutti mettendo dentro Goio, Angheleddu, Giron, compreso il sottoscritto che è andato in panchina e il tecnico Vincenzo Fadda, che ha ritirato le dimissioni per l'ultima gara»

Ecco, può spiegare bene le dimissioni del tecnico prima della gara con la Maccarese?

«Le dimissioni erano state pianificate per dare una scossa alla squadra che non stava pensando alla salvezza. Abbiamo vinto e conquistato la certezza di disputare i playout, poi Vincenzo è rientrato al momento opportuno e ha potuto mandare in campo una squadra che aveva la qualità per potersi salvare»

Con quella mossa e con le polemiche tra società e giocatori non avete rischiato di compromettere tutto?

«Eravamo pronti ad affrontare anche la retrocessione, infatti avevamo preparato anche la domanda di ripescaggio. Forse avere quest'altra opportunità di conservare la categoria ci ha dato la serenità giusta nella gara col Latte Dolce»

Come vanno ora i rapporti con i giocatori? 

«Bene, già la sera della vittoria a Sassari abbiamo fatto una bella festa a Terralba. Ora ne vorrei fare un'altra con tutti i giocatori e i loro familiari ma sto attendendo che si concretizzi un'operazione per poter pagare i giocatori. Non capisco la polemica che si è montata sui rimborsi, ogni anno è successo che il Selargius fosse in ritardo nei pagamenti ma poi i soldi ai giocatori sono sempre arrivati. A novembre, voglio ricordare, che l'alluvione ha procurato grandi danni alle mie attività, avrei potuto buttar via il calcio e invece sono rimasto pur affrontando difficoltà non preventivate»

Perché allora tante critiche a Selargius per il presidente Mura e l'allenatore Fadda?

«Perché ci si dimentica di fare un esame dei tre anni che ci siamo. Io sono arrivato che la società non poteva nemmeno iscriversi al campionato e mi sono pure accollato debiti della gestione precedente. Abbiamo sempre mantenuto la categoria e Vincenzo Fadda ha lanciato giovani e rilanciato giocatori che venivano da annate buie. Ricordo che nell'ultimo anno abbiamo mandato due giocatori al Trapani, Andrea Feola ha fatto una decina di gare in serie B e Marcello Mancosu gioca in Lega Pro, da noi hanno ripreso quota giocatori come Luca Caboni che ora farà la serie C con la Lucchese o Nicola Rais che era in Prima Divisione col Savona. Federico Boi è stato in Lega Pro col Campobasso. Ora Andrea Sanna ha firmato col Chievo e verrà probabilmente girato in serie C, da due anni segna quasi venti gol a stagione ma il Selargius stesso quattro anni fa ce l'aveva e lo ha scartato dopo avergli fatto giocare appena 5' in serie D. Questi sono risultati evidenti»

La prossima stagione si riparte con Fadda in panchina?

«Se Tonio Mura resta a Selargius l'allenatore sarà ancora Vincenzo Fadda, lui rimane con me»

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Girone G