Buon punto per il Girasole; Serramanna a picco
Siliqua costretto al pari dalla Frassinetti, la Monteponi ringrazia, travolge il Progetto e vola in vetta
Il Siliqua rallenta, la Monteponi azzanna la vetta della classifica come una bestia feroce: è questo, in sostanza, il riassunto della quinta giornata di andata, che ha visto gli uomini di Titti Podda tornare a casa soltanto con un punto dall'insidiosissima trasferta di Elmas contro la Frassinetti, compagine che conferma tutte le sue grandissime potenzialità, non era sicuramente facile fermare l'attacco più prolifico del campionato, mai a secco prima di ieri in questa stagione, ma a cui manca ancora qualcosa per strappare il massimo dei voti: tradotto, manca una vittoria, quella di ieri lo sarebbe stato, in grado di dare una forte scossa alla stagione e proiettare definitivamente la squadra nell'olimpo dell'alta classifica.
Lo 0 a 0 finale non racconta sufficientemente bene dei numerosi tentativi da parte dei locali di scardinare una difesa che capitanata da Collu si conferma un bunker; il Siliqua non è riuscito, al contrario, a sferrare il colpo mortale, il cinismo in questo avvio è stata una grande arma per Podda, e interrompe così una striscia di quattro vittorie consecutive. Leggi la cronaca dell'incontro.
La Monteponi saluta quindi con estremo piacere il mezzo passo falso della capolista e la affianca al primo posto, di slancio, grazie al 4 a 2 rifilato a domicilio al Progetto Sant'Elia.
Un passo in avanti sul piano della personalità, indubbiamente, per i ragazzi di Corsini, che non falliscono un appuntamento delicato, facile soltanto nella carta: nei primi 45' i minerari si trasformano in un uragano e si scagliano con rara ferocia su un avversario che, messo alle corde, può poco: la doppietta del solito Giacomo Sanna e le reti di Danilo Loddo e Mattia Foti mandano le due squadre al riposo sul parziale di 4 a 0: una mazzata che manderebbe al tappeto chiunque.
Il Progetto Sant'Elia, che arrivava alla sfida dopo una serie di tre pareggi consecutivi, nella ripresa fa quel che può, e grazie ad un calo, fisiologico, degli ospiti accorcia le distanze con Pecco e Chessa, ma non basta: c'è ancora molto da lavorare, se si vuole puntare alla permanenza in Promozione.
Una squadra in netta crescita, l'Arbus, contro una matricola smaniosa di fare bene, contro chiunque: le premesse per una sfida esaltante tra i padroni di casa allenati da Incani e il Girasole di Mereu c'erano tutte, e il pirotecnico 3 a 3 finale è il dato più chiaro: ci si aspettava un match di alto livello, e così è stato.
Il Girasole ha fame, e si vede: gli ogliastrini dimostrano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, di non soffrire di nessun complesso di inferiorità, nei confronti di nessuno: la partenza è bruciante, perchè dopo alcuni minuti Tegas firma il vantaggio, lasciando di stucco gli avversari che, colpiti a freddo, non perdono la calma, si riorganizzano e si rialzano con Tronu: la partita si accende ed è piacevole, e il secondo tempo segue su questa falsa riga: Giolitti ingrana il turbo ma si deve accontentare di colpire una traversa, la replica dell'Arbus è più ficcante, con Sanna che sigla il sorpasso, di testa.
E' questione di secondi, perchè Mereu si mette sulle spalle i suoi e trasforma in oro un calcio di punizione: 2 a 2.
Il Girasole ci crede, Giolitti ancora di più: ci pensa la punta a segnare la rete del nuovo vantaggio, mandando all'inferno i locali che però non ci stanno e si buttano in avanti: l'assalto continua sino agli ultimi minuti, quando Urru centra il bersaglio grosso e mette fine alla contesa.
Seconda vittoria consecutiva per la Kosmoto Monastir d'alta quota, che grazie a questi tre punti aggancia il treno delle inseguitrici a quota 10, a sole tre lunghezze dalla vetta: il Sant'Elena è costretto così ad incassare la prima sconfitta stagionale, ma non esce minimamente ridimensionata dal confronto contro la corazzata del presidente Carboni, anzi: per lunghi tratti i quartesi hanno saputo tenere testa ad un avversario assolutamente ostico, con Cardia sugli scudi, che è riuscito a passare però soltanto nel finale, quando il pareggio sembrava ormai cosa fatta: decide una magia di Damiano sugli sviluppi di un calcio di punizione.
La Ferrini Cagliari ci prende gusto e colleziona il terzo successo consecutivo: archiviata la gioia per il passaggio del turno in Coppa Italia, la squadra allenata da mister Giordano si impone con un 2 a 0 all'inglese contro il fanalino di coda Serramanna e continua nel migliore dei modi, seguendo i dettami del tecnico, il proprio percorso di crescita, sgraffignando, cosa che fa sempre piacere, due punti di distacco al Siliqua.
La partita si mette subito nel verso giusto per i cagliaritani, che passano in avvio grazie ad una rete di Spanu; il raddoppio arriva poco dopo, con un calcio di rigore trasformato da Dessì. Per il Serramanna è notte fonda, e nemmeno una ripresa giocata più che discretamente riesce a mettere fine ad un incubo che non da tregua ai campiodanesi.
Prima vittoria per Carracoi sulla panchina dell'Orrolese: la sfida contro l'Atletico Narcao di Bartoli nascondeva più di un'insidia, con gli ospiti che arrivavano dal prezioso pareggio conquistato otto giorni fa, soprattutto per l'assoluto bisogno di punti degli avversari, che si confermano in crescita, soprattutto sul piano della grinta e della determinazione.
Non è stato facile infatti, per Argiolas e compagni, sfondare le linee nemiche, schierate abilmente da mister Bartoli: il risultato di pareggio sembra un muro incrollabile, e rimane tale sino al recupero: ci pensa Argiolas, con gli avversari ridotti in dieci uomini, a griffare indelebilmente la seconda vittoria dei suoi.
Primo sorriso anche per il Pula che, dopo diversi tentativi, trova autostima e condizione generale della squadra, e, in netta crescita, centra la sua prima vittoria stagionale ai danni del Carbonia. I ragazzi di Aiana, hanno colpito anche 3 legni, al 3', al 15' e al 65', con Monni, Martinez e Spiga, leggitimando la vittoria con una gara tatticamente orchestrata da Checco Uccheddu e con una difesa bunker dove Brandi e Marco Uccheddu hanno soffocato il temuto attacco biancoblu. Buona la prova di Matteo Melis, che ha trovato la testa del peperino Nicolò Piroddi, sul corner del vantaggio. Considerando il ruolino di marcia delle due formazioni, era facile pronosticare un pareggio, ma le cose sono andate diversamente: Piroddi ad inizio ripresa infatti riesca mandare il pallone alle spalle di Bove, ottimo in più occasioni. Ottima la prova di Andrea Martinez, sempre pronto a far respirare la squadra e rendersi pericoloso e prezioso in fase di copertura. Ma la forza dei biancorossi è la rosa completa. Fatta anche di chi rimane a casa dopo un impegno settimanale di primo livello. I vari Manca, Farigu, Atzori, messi in turnover dal tecnico per ottemperare alla regola dei fuoriquota. O chi, dopo prestazioni eccelse, deve sedersi in panchina, come è successo al laterale Claudio Arui, e del centrale Federico Salonis, i cui contributi nell'ultima frazione di gara sono risultati determinante. Crescono anche il giovane Victor Aiana, e l'estremo Gabriele Piscedda, che con Gioele Lecca rappresentano la coppia di portieri più giovane della Promozione A. Finalmente una bella domenica per il Pula dopo un avvio difficile: sei punti poi, rappresentano un ottimo bottino, che permette di lavorare con tutta tranquillità in vista del futuro che già da domenica prossima, con la sfida alla neo capolista, si annuncia assolutamente interessante.
Il San Vito si sblocca in avanti, ma il risultato non cambia: contro il Guspini infatti arriva il quarto pareggio in 5 gare, ma le due reti segnate sono comunque un segnale importante, che può incidere moltissimo soprattutto sulla testa dei giocatori.
L'avvio non promette bene per i ragazzi di Padiglia che, ormai il copione è sempre lo stesso, costruiscono tantissimo, con ottime trame, ma mancano di lucidità al momento della conclusione: è la sorte in cui si imbattono Laconi e Contu.
Sembra una maledizione, e la gara si trasforma in un incubo quando Saruis alla mezz'ora spedisce in avanti gli ospiti.
Nella ripresa, l'incantesimo si rompe: Locci si procura un calcio di rigore, Fontana dal dischetto spedisce in fondo al sacco un pallone che pesa un quintale: il primo gol del San Vito è realtà.
I locali si sbloccano, e poco dopo arriva il raddoppio con Contu, che di testa batte Pusceddu.
Sembra fatta, ma a dieci dal termine Porcu riporta il San Vito sulla terra, trovando la rete del definitivo pari.
Nel finale, San Vito furioso per un gol annullato a Fontana.