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Siniscola
«Emergenza continua ma ragazzi eccezionali e di valore»

Siniscola in porto senza code stagionali, Crisci: «Felice per la salvezza diretta, pensavamo di fare i playout»

Il Siniscola ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per mettere le mani sulla salvezza, al termine di una stagione che, soprattutto a causa degli infortuni e della sfortuna, è risultata più complicata del previsto. Tra gli artefici principali di questa piccola impresa sportiva c'è sicuramente Alessandro Crisci, tecnico che in passato aveva già avuto modo di lavorare con i baroniesi, e che quest'anno è salito, in corsa, proprio all'inizio del girone di ritorno, con il chiaro intento di invertire la rotta della squadra. Missione compiuta dunque per l'allenatore, che ora pensa già al futuro prossimo.

«Sono stato chiamato dalla società a fine gennaio —  ricorda Alessandro Crisci — mi hanno chiesto, chiaramente, di salvare la squadra e per fortuna ci siamo riusciti. Sinceramente non pensavamo di farcela senza passare dai playout, considerando che ci portavamo appresso qualcosa come nove giocatori infortunati; l'emergenza insomma è durata sino a fine campionato».

Il tecnico poi aggiunge: «La rosa è rimasta la stessa anche dopo la finestra di mercato invernale; questo significa che abbiamo continuato a lavorare con lo stesso gruppo di ragazzi che aveva iniziato la stagione, senza nessun rinforzo. Il problema grosso è che abbiamo dovuto mandare in campo dei fuoriquota più giovani di quelli previsti dall'obbligo: i nostri ragazzi sono del 2005 e 2006, ma la cosa positiva è che sono giovani locali, che hanno avuto la possibilità di crescere e di migliorare molto».

La soddisfazione è tanta:
«I ragazzi hanno dato il massimo, considerando che siamo costretti a giocare diverse partite con tre infortunati in campo; di più credo non si potesse fare. Per quanto mi riguarda sono molto contento: questa è la seconda volta in cui sono stato chiamato a Siniscola, nel bel mezzo di una situazione particolare, ma siamo riusciti ad acciuffare la salvezza».

Probabilmente le cose sarebbero potute andare un pizzico meglio.
«Questo gruppo non meritava la posizione in classifica con cui abbiamo chiuso il campionato; senza tutti quegli infortunati probabilmente il Siniscola avrebbe fatto un torneo diverso, ma nell'arco di un campionato accade di tutto».

La svolta è arrivata proprio nelle ultime giornate.
«Proprio quando siamo riusciti a mettere in piedi un filotto di risultati importanti, che ci hanno permesso di evitare gli spareggi playout. Questo, in sostanza, il succo della stagione. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con realtà importanti, come Barisardo ed Idolo, ad esempio, ma sempre offrendo prestazioni positivissime. Abbiamo giocato alla pari con queste due corazzate, se non addirittura meglio. Forse l'unico episodio in cui siamo venuti un po' a mancare sul piano del gioco è stato in occasione del match a Fonni, ma ci siamo arrivati, a dire il vero, in piena emergenza, con una rosa cortissima, considerando che oltre agli infortunati il giorno avevamo diversi ragazzi squalificati».

Il tecnico stila il bilancio definitivo.
«Ho avuto a che fare con dei ragazzi eccezionali, che si sono messi a disposizione con il massimo della professionalità per raggiungere l'obiettivo del club. Sono contento per loro: si sono sacrificati tantissimo e ci hanno creduto sino alla fine. Le difficoltà più grandi le abbiamo incontrate sul piano mentale, soprattutto perché non riuscivamo a segnare. Io ho lavorato parecchio sulle palle inattive, e i risultati si sono visti, considerando che da calcio da fermo sono arrivati ben sette reti, una cosa che si è rivelata molto importante».

Alessandro Crisci pensa già al futuro.
«È una cosa normale: io vivo anche di calcio, è stata ed è tutt'ora la mia vita. Qualcosa inizia a muoversi, ma prima di decidere sto aspettando che ci sia la chiamata della squadra del paese dove vivo, Siniscola per l'appunto. Le valutazioni spettano sempre alla società, perché uno non si autopropone, ma è giusto che venga contattato».


La prossima stagione si annuncia già entusiasmante.
«Ci sarà poco da scherzare: devi essere super organizzato per pianificare al meglio un campionato così lungo e difficile con tante trasferte impegnative. Credo che l'organizzazione, la solidità della società sia ancora più importante dell'organizzazione tecnico-tattica che riguarda l'allenatore e la rosa. Se una società è compatta, automaticamente l'allenatore e i giocatori riescono a unire le forze per raggiungere l'obiettivo; in caso contrario diventa tutto più difficile. Il nostro girone sarà estremamente competitivo, con tutte le squadre del sassarese, a cui si aggiunge una società importante come la Nuorese. Compagini come il Bonorva, l'Usinese, l'Alghero, lo Stinino, la Macomerese, che ha appena confermato il mister e gran parte dell'organico, diranno sicuramente la loro. Le squadre che potranno puntare al primo posto saranno almeno sette o otto».

Si chiude, come di consueto, con i ringraziamenti.
«Ai miei collaboratori, a partire dal preparatore dei portieri, il mio vice e il magazziniere, oltre a tutta la società, a partire dal presidente e in particolare il Ds Emiliano Pintore che mi ha contattato per questa avventura».

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2022/2023
Tags:
Promozione
Girone B