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Sorpasso del Porto Corallo in vetta e ora il Pula spera nel La Palma
In coda la Monreale vince lo spareggio a Pirri

Sorpasso del Porto Corallo in vetta e ora il Pula spera nel La Palma

La 27a giornata del girone “A” di Promozione è quella del sorpasso in vetta alla classifica. Infatti, grazie alla vittoria nel big-match con il Pula, il Porto Corallo è la nuova capolista. L’ultimo posto playoff pare ormai appannaggio del Quartu 2000, corsaro a Cardedu. Il Lanusei mantiene vive le residue speranze di agganciare gli spareggio promozione superando in casa l’Asseminese che tuttavia ottiene la salvezza matematica, così come Siliqua e Serramanna. Festa rimandata invece per l’Arbus, bloccato sul campo del Bari Sardo. Brutta sconfitta casalinga per la Gemini Pirri, battuta dalla Monreale. Per il Villasimius, all’indomani del pesante k.o. con il Capoterra, la retrocessione sembra inevitabile.

Pula-Porto Corallo – Incredibile a “Le Aie”: il Porto Corallo supera 2-1 la capolista scalzandola dalla vetta per la prima volta in stagione. In vantaggio per 2-0 grazie ai gol di Massessi e Viani (quindicesimo gol), i gialloneri hanno respinto l’assalto furibondo degli uomini di Zaccheddu, caricati dalla rete della speranza di Falco, ad un solo centro dall’invidiabile traguardo dei 30. Risultato a sorpresa, ma non troppo. In tempi non sospetti, infatti, diversi addetti ai lavori hanno indicato nella squadra di Villaputzu la favorita numero uno per il salto in Eccellenza, senza passare dalla porta di servizio. Una profezia che trova conferma al termine della quartultima giornata di campionato, tuttavia ancora apertissimo. Quando alla fine mancano 270’, i gialloneri allenati da Marco Cossu guardano tutti dall’alto verso il basso e vantano un punto di vantaggio sui biancorossi di Giampaolo Zaccheddu. Per gli uomini dell’ex tecnico del Selargius, è la seconda sconfitta stagionale dopo quella subita sempre in casa con il Quartu 2000. Davanti al proprio pubblico, Falco & Co. hanno paradossalmente perso più punti rispetto alle gare in trasferta: 10 contro 6. Visto l’andamento dell’ultimo periodo e più in generale del girone di ritorno, il risultato può considerarsi tutt’altro che sorprendente. Analizzando le 11 giornate giocate finora nella seconda parte di stagione, il dato più eclatante è lo scarto di 6 punti tra la nuova e la vecchia capolista (31 contro 25). Per Viani & Co., quella di domenica è stata l’ottava vittoria consecutiva, la 21esima nel corso del torneo. Una cavalcata imperiosa che ha regalato la tanto sognata vetta e ora i sarrabesi sono padroni del proprio destino. Il calendario che li attende non sembra esageratamente irresistibile con avversari ormai senza obiettivi. Domenica è in programma la sfida forse più temibile fra le tre: ad attendere la capolista c’è il La Palma Cagliari. Poi a seguire Villasimius (virtualmente retrocesso) e Arbus (che già domenica potrebbe conquistare la matematica salvezza). Certo, sulle prossime partite potrebbero incidere anche le decisioni del Giudice Sportivo in seguito gli incandescenti minuti finali della supersfida, durante i quali sono stati espulsi Dettori per il Porto Corallo e Crobeddu per il Pula. Nel corso della gara, invece, erano stati cacciati Delogu (Porto Corallo) e Gianluca Picciau (Pula). Una partita maschia, come spesso accade quando in palio c’è qualcosa di particolarmente appetibile. Le uniche note stonate (e dirlo in una giornata così memorabile non è usuale) della giornata, sono l’infortunio di Mura (sostituito al 20’ del primo tempo da Masala) e la caduta dell’imbattibilità dell’esperto portiere Mancini, fermatasi a 861’. Il Pula, come già detto in precedenza, perde la vetta per la prima volta in stagione e di conseguenza si ritrova, come lo scorso anno, ad inseguire il massimo campionato regionale, dove manca dal 2002. Un punto nelle ultime due partite e addio leadership. I sogni di promozione lasciano spazio ad una galoppante tensione. Il timore della società, oltre che dei supporters biancorossi, è quello di assistere allo stesso film già visto nella passata stagione, con l’obiettivo svanito a pochi metri dal traguardo. Domenica prossima la Zaccheddu band avrà un turno, perlomeno sulla carta, piuttosto favorevole, dovendo affrontare la cenerentola Villasimius. E dal “Cras” di Cagliari, Michele Antinori si augura di poter ricevere un favore dal fratello Bebo, tecnico del La Palma che affronterà il Porto Corallo.

 

Cardedu-Quartu 2000 – Ai quartesi serviva una vittoria per respingere l’assalto disperato del Lanusei e vittoria è stata. Non era facile battere il Cardedu a domicilio, ma a farla da padrone sono stati senza dubbio gli stimoli e quelli della squadra di Marco Piras erano di gran lunga superiori. Un 3-1 che non lascia spazio ad attenuanti. Grande la prestazione dell’ex attaccante del Cagliari Roberto Puddu, autore di un’altra doppietta che vale il nono gol stagionale (sesto consecutivo). I punti di vantaggio sul Lanusei sono ora 8 quando a disposizione ce ne sono appena 9. I playoff sono, ormai, cosa fatta. Il treno dell’Eccellenza passerà dai tortuosi spareggi, ma Carta & Co. appaiono in buona condizione per poterli affrontare. Per il Cardedu è la seconda sconfitta consecutiva dopo quella subita, sempre per 3-1, ad Arbus. Il quinto posto, complici alcuni risultati negativi di troppo nelle ultime settimane, inizia a vacillare: sono appena 2 i punti di vantaggio sul Bari Sardo.

 

Lanusei-Asseminese – Il Lanusei di Fiorenzo Pilia (espulso per la terza volta in stagione) resta aggrappato al treno playoff solo dalla matematica. Tanti, tantissimi gli 8 punti che separano gli ogliastrini dal Quartu 2000 a tre giornate dalla fine. Sui nove a disposizione, i biancoverdi di Marco Piras non dovrebbero conquistarne neanche uno e ciò appare piuttosto irrealistico. Al di là di quello che può ancora essere l’obiettivo stagionale, i biancorossoverdi domenica hanno dimostrato al proprio pubblico un grande senso di professionalità, onorando fino alla fine un campionato condotto sempre ad alti ritmi, a parte qualche passaggio a vuoto, pagato però ad altissimo prezzo. Una partita, quella con l’Asseminese, che non resterà negli annali della società lanuseina, ma certamente andrà ad arricchire quelle che sono le collezioni private di un ragazzo che il gol ce l’ha nel sangue. Parliamo di capitan Daniele Salerno, autore di una stratosferica gara condita dalla tripletta che lo proietta ai primissimi posti della classifica cannonieri (il bomber di Tortolì sale a quota 17, affiancando Alex Tomasi dell’Arbus), alle spalle di giocatori espertissimi come Falco, Patteri e Farci. E come se non bastasse, negli ultimi dieci minuti, il forte attaccante ha dovuto vestire i panni di portiere a causa dell’infortunio del titolare Mario Nieddu. Uscite in presa alta e massima sicurezza anche in un ruolo a lui non proprio consono. Senza dubbio, si può parlare di Salerno-day. Tra l’altro, il 27enne attaccante, è l’autentico spauracchio per la difesa dei red devils, avendo segnato una doppietta anche nell’emozionante 2-2 dell’andata. La squadra di Andrea Sanna, nonostante la sconfitta, ottiene la matematica salvezza e tira un bel sospiro di sollievo dopo un girone d’andata vissuto nella massima incertezza. Un organico di assoluto valore, che avrebbe meritato una migliore posizione di classifica. Flumini & Co, con la sconfitta del “Lixius”, perdono l’imbattibilità che durava da sei lunghe gare (quattro vittorie e due pareggi).

 

Bari Sardo-Arbus – Bella partita al “Circillai”, dove si sono affrontate due squadre reduci da altrettante vittorie. L’1-1 finale è indiscutibilmente il risultato più giusto. I granata di Zurru, scesi in campo con maggiori motivazioni rispetto alla già tranquilla squadra biancoazzurra, non hanno ancora conquistato la salvezza matematica. L’obiettivo è comunque lì ad un passo, mancano davvero pochi punti e il traguardo potrebbe essere tagliato già domenica al termine della sfida casalinga con la pericolante Capoterra. Per il Bari Sardo di Marco Orrù, un campionato finito ormai da tempo. Nessun obiettivo particolare, se non quello di lanciare qualche giovane interessante, come accaduto domenica con l’esordio del sedicenne Carlo Mameli. Gli ogliastrini vantano sempre il quarto miglior attacco del torneo con 45 gol.

 

Siliqua-La Palma Cagliari – Il Siliqua di Titti Podda (foto), grazie alla sonante vittoria per 4-1 sul La Palma agganciato in classifica a quota 38), ottiene la matematica salvezza. Un campionato virtualmente chiuso già da qualche domenica, in virtù di buoni risultati ottenuti soprattutto nel girone di ritorno (17 punti in 12 partite), seppur minati dalla mancanza di continuità. I biancoazzurri sono un’autentica bestia nera del La Palma in questa stagione, avendo vinto entrambe le gare con punteggi rotondi: 0-3 all’andata e, come già detto, 4-1 domenica. Nei quattro gol siliquesi, spicca la doppietta di Alessio Meloni (foto), giunto al nono centro in campionato. Per un Siliqua a forza nove, un La Palma praticamente già in vacanza, eccezion fatta per l’ottima prova offerta domenica scorsa con il Pula. L’unica nota positiva della giornata per la squadra di Bebo Antinori, è stato il gol del bomber Davide Farci, salito a quota 19 affiancando nuovamente Maurizio Patteri nella speciale classifica dei cannonieri. Domenica i cagliaritani saranno ancora una volta arbitri del campionato, poiché è in programma la sfida casalinga con la nuova capolista.

 

Serramanna-Carloforte – Salvezza matematica anche per il Serramanna di Mariano Ruggiero. Il 3-0 rifilato al Carloforte, porta le firme di Pinna, Pitzalis e Monni. A tre giornate dalla fine, la neopromossa può festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Un traguardo importante quello tagliato dai biancocelesti, autori di uno straordinario girone di ritorno nel quale hanno conquistato la bellezza di 19 punti, collocandosi a ridosso delle squadre più quotate. Sanneris & Co. tornano al successo casalingo dopo due mesi (l’ultimo risaliva al 30 gennaio, giorno dell’1-0 sul Capoterra), conquistando così la terza affermazione al “Fausto Coppi”. Per i tabarchini un brusco stop che interrompe la mini-striscia di tre risultati utili consecutivi (due vittorie e un pareggio) e, inoltre, vedono assottigliarsi il vantaggio sulla Monreale, portatasi a –2. Domenica la squadra di Boi è attesa da uno scontro fondamentale con la Gemini Pirri: la gara potrebbe chiudere definitivamente i discorsi legati all’accesso ai playout (pressoché inevitabili).

 

Gemini Pirri-Monreale – Colpaccio della Monreale che sbanca il “Terramaini” di Pirri nello scontro diretto per la salvezza. Nel 2-1, decisivo il gol su rigore siglato al 93’ da Mauro Puddu. I biancorossi di Davide Murgia, staccano così di 3 punti proprio i pirresi e, a tre giornate dalla conclusione, agganciano momentaneamente il treno playout. Mingoia & Co., inoltre, vendicano la pesante sconfitta subita nel match d’andata, quando la tripletta di Andrea Melis e un gol di Jacopo Lussu resero inutile la doppietta di Giovanni Uda. Gemini in evidente crisi (un punto nelle ultime quattro partite), nonostante avesse dato segnali incoraggianti nella sfida di domenica scorsa in casa dell’Asseminese. Mazzone ha oggettivamente fallito l’obiettivo auspicato dalla società al momento della sua nomina, avvenuta all’indomani delle dimissioni di Gianfranco Pau, ovvero quello di scuotere l’organico a disposizione. La pesante situazione di classifica non è da ricondurre a questa singola sconfitta, dal momento che le cause vanno ricercate nel corso di tutta la stagione. L’ex tecnico delle giovanili è senza dubbio il meno responsabile di questa che sembra un’annata davvero storta. Il terzultimo posto occupato attualmente, costerebbe a Secci & Co. la retrocessione in Prima categoria.

 

Capoterra-Villasimius – Cardia (doppietta) e Aramu (terzo centro stagionale per l’ex Primavera del Cagliari) stendono il Villasimius e riaccendono la lanterna della speranza salvezza. A tre giornate dal termine del campionato, i punti di distacco dal treno playout sono quattro. D’accordo, non sono pochi, ma i biancorossi sono attesi da un calendario non impossibile. Quella avvenuta contro il Villasimius potrebbe anche rivelarsi una vittoria inutile, essendo il destino legato al cammino di terzi, ma perlomeno Serreli & Co. hanno lanciato incoraggianti segnali di risveglio. Per la squadra di Piantadosi, invece, il destino sembra ormai segnato. Doppio passo all’indietro per i gialloblù, vicini al ritorno, dopo anni brillanti nelle serie superiori, in Prima categoria. Solo nella scorsa stagione i sarrabesi disputavano l’Eccellenza. La retrocessione non è ancora matematica, ma quasi nemmeno un miracolo degno del miglior santo potrà salvare una squadra che in 27 partite è riuscita a racimolare un magro bottino come 15 punti.

Roberto Secci

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
12 Ritorno
Girone A