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Il tecnico: «Stiamo bene, possiamo farcela»

Sorso, Levacovich è pronto per l'ultima battaglia: «Vincere con il Tergu ci regalerebbe la salvezza diretta, le motivazioni non mancano»

Il Sorso piazza l'ennesimo colpo grosso di questo incredibile finale di stagione e mette nel mirino una salvezza diretta che mai come ora appare alla portata, grazie alla vittoria ottenuta domenica scorsa nel match casalingo contro il Siniscola, che ha dato continuità al successo, se si vuole ancora più prezioso, strappato nel big-match con il Codrongianos, conclusosi con un pirotecnico 4 a 3.
I ragazzi di mister Fabio Levacovich, di nuovo in sella dopo essere stato temporaneamente messo in stand-by dalla dirigenza del club capitanato da mister Beniamino Manunta, sono ora chiamati all'ultimo sforzo: la trasferta contro il Tergu mette in palio tre punti fondamentali, oltre alla possibilità, concreta, di evitare lo spareggio retrocessione, ma l'impresa non sarà delle più facili; servirà quindi la prestazione perfetta, sia sul piano tecnico che, soprattutto, su quello caratteriale.

 

«L'ultimo successo è importante – ammette Levacovich – soprattutto alla luce degli altri risultati, che giocano a nostro favore: la sconfitta dell'Ozierese e il pareggio del Codrongianos ci avvantaggiano, e non poco, inutile negarlo».

 

A fare la differenza, domenica, son state le vostre grandissime motivazioni.
«Una vittoria sofferta, ma meritata, ottenuta al termine di una partita decisamente tirata, e le due espulsioni lo confermano. Ce la siamo giocata, il campo ha premiato la compagine che ha meritato di più, secondo me».
Il Sorso ha evidenziato un grande carattere, nel momento forse più critico di tutta la stagione:
«Mi è piaciuta moltissimo la reazione dopo il gol subito. Avevamo avuto due occasioni davvero importanti, una addirittura sventata in extremis sulla linea di porta; nell'azione successiva, come spesso capita nel calcio, è arrivato invece il loro gol. In queste situazioni, di solito, subentra l'ansia da prestazione: sapere che hai un solo risultato a disposizione per salvarti può essere un'arma a doppio taglio, ma siamo fortunatamente riusciti a rimettere le cose a posto».

 

Dando continuità al prezioso 4 a 3 rimediato con il Codrongianos.
«La prima finale vinta, uno scontro diretto fondamentale, che ci ha permesso di rialzarci dopo gli stop rimediati con Ozierese, Fanum e Macomerese. Non era assolutamente semplice anzi; probabilmente siamo stati aiutati da un pizzico di fortuna, che forse ha latitato nel corso di tutta la stagione, in occasione del loro autogol.
E' stato un risultato importante soprattutto sul piano degli stimoli, della nostra autostima».

 

Discorso che vale per la squadra, ovviamente, e per lo stesso tecnico, richiamato al suo posto dalla società dopo una brevissima parentesi in cui il presidente Manunta è sceso in campo in prima persona. Levacovich ricostruisce l'intera vicenda:
«Dopo la gara persa con la Fanum, son stato contattato dalla società: volevano dare una scossa, tentare qualcosa di diverso, così son stato allontanato, anche se questa è una parola brutta; il presidente ha preso in mano il gruppo, ma non ha sortito gli effetti che si aspettava, così mi hanno richiamato il martedì successivo.
La sosta pasquale ci ha permesso di concentrarci sul lavoro, siamo stati bravi a resettare tutto, risolvendo i dubbi e schiarendoci le idee. I risultati ci hanno dato ragione, peccato per la sfida con l'Uri, in cui un punto sarebbe stato oro colato, ma si sono rivelati troppo forti per noi».

 

Vi presentate all'ultima sfida con un punto di vantaggio sul Codrongianos e tre sull'Ozierese:
«Un aspetto importante, non lo nego, ma le cose per noi cambiano poco: andiamo a Tergu per vincere, solo in quel caso avremmo la certezza di rimanere in questa categoria. Come con il Siniscola, avremmo probabilmente qualche motivazione in più dei nostri avversari; per il resto, stiamo bene fisicamente, ce la giocheremo con il massimo dell'impegno.
Se non dovessimo fare risultato pieno, aspetteremo i verdetti dagli altri campi: l'Ozierese va ad Orosei e il Codrongianos ospita il Tempio; è ancora tutto aperto, ma domenica si deciderà il nostro futuro».

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2014/2015
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Sardegna
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