Non solo Doukar, l'attacco della capolista ha altre frecce
Stintino, talento e freschezza in Alessio Delrio e Marco Carboni: «Il segreto del primato? Siamo un grande gruppo e non ci accontentiamo mai»
Le cifre sono importanti. Cinque vittorie su cinque partite, primato solitario per uno Stintino che sta andando oltre le aspettative e i pronostici di inizio stagione ma che sta diventando molto stuzzicante per la matricola che affronta gli avversari e li sommerge di gol. Sono ben 18 le reti segnate finora, con il grande contributo di Lamine Doukar, capocannoniere a quota 7, ma anche di Alessio Delrio (4) e Marco Carboni (3), autentici funamboli del quartetto d'attacco completato da Alessandro Cherchi (2).
Alessio Delrio ha segnato un gol nel 4-0 alla Ferrini e fatto l'assist del raddoppio di Doukar: «Ho segnato 4 gol ma il merito è di tutti. Il nostro segreto? Il grande gruppo che si è creato e che difficilmente romperemo, qualcuno forse non credeva nei nostri mezzi e anche questa è la nostra forza, piano piano stiamo venendo fuori anche se il campionato è lungo. Noi voliamo basso e teniamo i piedi per terra come ci dice il mister e continuiamo ad allenarci a mille. Sappiamo che ora le avversarie ci aspettano sapendo di incontrare la capolista, siamo pronti a tutto e a dare il massimo, non molliamo mai». L'esterno classe 1993 ha giocato in serie D con Arzachena e Porto Torres, in Eccellenza con Olbia, Calangianus e San Teodoro, nelle ultime due stagioni era all'Usinese in Promozione. «Ero sceso di categoria anche per un fatto lavorativo, sono ancora giovane e credo che qualcosa possa ancora darla. Ho giocato contro lo Stintino, quando è arrivata la chiamata del mister ero contentissimo e ho detto subito sì. Siamo tutti giovani e bravi ragazzi, viene bene andar d'accordo. Un gruppo bellissimo». Tra le avversarie che inseguono c' il Sorso del fratello Mirko e del cugino Ivan: «Hanno fatto una grande vittoria contro la Torres e sono una bella squadra, non vedo l'ora di incontrarli a novembre».
Marco Carboni per questa volta non ha fatto gol ma ha giocato la solita grande gara e provocato il calcio di rigore che ha permesso a Doukar di segnare la tripletta: «Lamine non ci fa niente in Eccellenza, mi auguro possa arrivare più in alto possibile perché lo dicono i numeri ed è un giocatore che non si trova da altre parti». Cinquina di vittoria soddisfacente: «È bellissimo vincere con con questa continuità e col gioco. Non ci sono grandi segreti dietro questo primato, prepariamo le partita con umiltà e giochiamo senza mai aspettare l'avversario. Tante volte siamo andati in svantaggio, con la Ferrini invece abbiamo chiuso la gara già nel primo tempo segnando tre gol, poi nella ripresa è arrivata la quarta rete di Lamine. C'è la voglia di non perdere mai e di non accontentarci del pareggio quando rimontiamo, perché si va a prendere la palla dalla rete, la mentalità è questa contro qualsiasi avversario. Sappiamo che non sarà sempre così ma ora non è un caso se siamo al primo posto. Il nostro obiettivo resta la salvezza, senza retorica, se arrivano i punti tanto meglio e se stiamo lì davanti c'è un motivo». Algherese classe '96, messosi in luce nel Fertilia, l'anno scorso era in serie D con il Latte Dolce: «È stata un'esperienza bellissima, non ho giocato tanto anche per via degli infortuni ma quando l'ho fatto penso di aver detto la mia ricordando che in attacco avevo compagni come Andrea Usai, Paolo Palmas che sono fenomenali e l'altro 96 in squadra era Ravot. L'Eccellenza è un campionato altrettanto difficile, mi sto impegnando tanto e vedremo. Sono al primo anno da non fuoriquota, un passaggio cruciale nel quale devi iniziare a prenderti qualche responsabilità in più, non bisogna più limitarsi al fare il proprio compitino».