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Pino Tortora, Salvatore Sechi, Torres
Tore Pinna sarà il terzo portiere: «E aiuterò lo staff tecnico»

Torres ambiziosa ma cauta, Sechi: «Costruiremo una squadra per non fare brutte figure». Tortora: «Vogliamo mantenere la serie D emozionando i tifosi»

Dopo l'intervento fiume del presidente Salvatore Sechi di dieci giorni fa nel quale ribadiva il suo totale disaccordo con quanto proposto dal Latte Dolce nel progetto di fusione con la Torres, il numero uno del club rossoblù incontra ancora la stampa per spiegare i programmi che vedono la società sassarese tornare in serie D dopo un solo anno di purgatorio in Eccellenza. E lo fa al fianco del riconfermato tecnico Pino Tortora ma anche di Tore Pinna che, festeggiato il record di presenze con la maglia della Torres, continuerà a far parte del gruppo rossoblù con compiti diversi. «Nel successo di quest'anno - dice Sechi - Tore ha avuto un impronta importante. Essendo entrambi sassaresi, due anni fa abbiamo sofferto molto per la retrocessione e non era facile riportare la Torres immediatamente in serie D. Con tutti i ragazzi capitanati da Tore abbiamo fatto questa grande impresa. La storia tra la Torres e Pinna continua, ci darà un grande aiuto sotto altre forme, starà al mio fianco e mi darà dei consigli, nel frattempo prenderà i titoli per essere il preparatore dei portieri perché oggi il calcio richiede figure qualificate. Lui farà capire ai nuovi arrivati cosa vuol dire indossare la maglia della Torres, nessuno di più di lui sa parlare coi giocatori». Mister Tortora fa osservare: «Nel calcio, in genere, le società non hanno pietà coi giocatori ma alla Torres è successa una cosa anomala. Tore è un ragazzo buono, impeccabile dal punto di vista umano ed è stato premiato per ciò che ha fatto, entrando di prepotenza nella storia del club. Siamo stati molto chiari con lui, non andrà in porta perché ci saranno due portieri under e scivolerà dolcemente verso un futuro meraviglioso. A me non è capitato una cosa così, ho smesso in maniera traumatica perché non ho avuto un presidente col cuore come Sechi. Ci aiuterà molto e se io dovessi rimanere qui al lungo in futuro farà parte del mio staff».

 

Lo stesso Tore Pinna spiega il ruolo che ricoprirà: «Io sono malato di Torres e avevo paura di non rimanere, per me questa maglia è un qualcosa di straordinario e non mi vedevo da altre parti. Perciò ringrazio il presidente Sechi e il mister Tortora per avermi affidato un ruolo abbastanza delicato. Farò il terzo portiere, mi allenerò ma darò una mano ai due giovani portieri che arriveranno insieme con il preparatore Bobo Gaspa mettendo a disposizione la mia esperienza in campo e fuori. Sarò l'uomo immagine della Torres, stando vicino al mister e allo staff, e prenderò la specializzazione per diventare preparatore dei portieri. Non sarà un anno di transizione ma mi rilancia per una carriera diversa, quella che mi permetterà di far parte di uno staff tecnico importante».

 

Il presidente Salvatore Sechi parla della Torres che sarà: «Stiamo scegliendo giocatori radiografati, sulla base tecnica ma anche su quella morale della persona. Il tecnico ha un rapporto con il gruppo coinvolgente, costruiremo una squadra per non fare brutte figure, bisogna essere prudenti ma cercando di far divertire i tifosi». Non ci sarà un direttore sportivo: «In Inghilterra non esiste più questa figura che fa parte di un calcio in cui le informazioni erano scarne e venivano vendute al mercato del calcio. In passato alla Torres ci sono state queste figure, noi faremo operazioni dirette avendo un allenatore-manager che farà scelte a volte dolorose ma sempre pensando al futuro della Torres. A parità di condizioni cercheremo il giocatore sassarese». Sechi parla dei prossimi appuntamenti: «Il manto erboso del Vanni Sanna è in manutenzione, il 23 luglio faremo il pre-ritiro, in quel momento i nuovi verranno catechizzati. I primi giorni di agosto faremo il ritiro molto probabilmente a Tempio, ringrazio l'amministrazione comunale per la disponibilità nell'utilizzo del Nino Manconi. L'11 agosto faremo un'amichevole a Bastia e sarà la prima gara ufficiale, poi la presentazione verrà fatta nel giorno della Discesa dei candelieri. Successivamente ci sarà la gara di Coppa Italia che introdurrà al campionato. Per gli allenamenti cercheremo, a titolo oneroso, di essere ospitati fuori Sassari; senza fare polemica ma è una croce che ci portiamo appresso». Intorno alla Torres c'è un interesse imprenditoriale: «Risvegliato dalle vittorie, tutti possono stare nel progetto guardando al passato per non ripetere certi errori. Lo dico sempre, con umiltà nel calcio si va avanti».


I discorsi tecnici spettano al mister Pino Tortora che parla dei non confermati: «I portieri che abbiamo avuto l'anno scorso del '98, Sechi e Selva, non sono pronti per fare un campionato di serie D alla Torres, verranno dati in prestito e li seguiremo. Casu (98), Diouf (99) e Bianco (2000) invece resteranno, poi completeremo la rosa dei fuoriquota, che è il 40-50% della squadra. Verranno utilizzati nei vari ruoli a seconda dell'avversario che incontreremo e delle condizioni fisiche». Sui senior: «Merenda ha dato tantissimo, ci ha messo il cuore e in quella posizione cerco un difensore più reattivo. Minutolo gli abbiamo fatto una proposta ma ha delle pretese incomprensibili non avendo fatto mai la serie D. Mannoni ha fatto benissimo, è cresciuto ma è stata una scelta tecnica, lì in mezzo voglio un giocatore con un dinamismo diverso e maggior personalità. Spanu è del '97 e in quella posizione a sinistra avremo un under molto forte, tra i più ambiti della categoria». I primi ad essere riconfermati sono stati Sarritzu, Piga e Scioni, il quarto è Michele Chelo: «È un attaccante particolare, non molla mai e ha forza, poi è sassarese». Non resta nemmeno l'argentino Spinola che ha fatto richieste esorbitanti: «Per mantenere Lio non dobbiamo venderci gli appartamenti. È giusto che manteniamo dei parametri sui giocatori, scelti dal punto di vista tecnico ed economico. Cercheremo ragazzi del comprensorio che verrebbero di corsa da noi ma altri, presunti torresini, hanno sparato cifre altissime. Non avremo una rosa vasta, quest'anno sono stato criticato, siamo rimasti in 12 ma ho cercato giocatori duttili come Andrea Chessa, consigliatoci da uno dei consulenti più bravi della Sardegna come Tore Zuri, ha giocato in tutti ruoli ed è stato uno dei meno nominati ma tra i più importanti». Il primo acquisto è stato Ettore Padovani: «Può fare l'esterno a sinistra e a destra ma anche la punta centrale, lo conosco bene e si inserirà in una squadra che avrà un'anima». Sugli obiettivi niente voli pindarici: «Non possiamo permetterci di dire che vogliamo vincere ma intendiamo rimanere in questa categoria emozionando i tifosi come quest'anno. La squadra giocherà sempre per vincere ma dobbiamo fare conti con realtà importanti che spendono tanto».

In questo articolo
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2017/2018