«Mister Pazienza è l’identikit del tecnico giovane, motivato e di categoria»
Torres, Udassi: «Si ricomincia con rinnovato entusiasmo e passione. Vogliamo essere competitivi»
A presentare il nuovo tecnico della Torres, Michele Pazienza, in sala stampa c'è il presidente Stefano Udassi che, prima di parlare del nuovo allenatore e degli obiettivi societari, ha voluto fare una lunga premessa sottolineando cos'erano i rossoblù quattro anni fa con l'arrivo della nuova proprietà Abinsula e quali erano gli obiettivi che ci si poneva.
«Torno un attimo indietro per fare una piccola introduzione - dice nell'introduzione il presidente Udassi (nella foto di Alessandro Sanna) - In questi giorni ho ripensato a quello che era quattro anni fa, quando un gruppo di amici rappresentati dalla proprietà Abinsula nelle persone di Pierluigi Pinna e Andrea Maddau, hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di acquisire la Torres. Se ci avessero detto che, dopo quattro anni, la Torres avrebbe acquisito uno status di un certo livello in serie C, probabilmente ci avrebbero presi per pazzi. Mi piace ricordarlo perché nel calcio non c'è niente di scontato e, dopo quattro anni, siamo qua per iniziare un nuovo ciclo che parte dalla figura del mister che è fondamentale. Ma, sottolineo questo aspetto: la cosa fondamentale è la Torres e la sua proprietà; una società tra le più virtuose delle 60 di serie C, con un indice di liquidità tra i migliori della categoria. Vediamo da più parti squadre che non si iscrivono o che hanno difficoltà ad iscriversi. La Torres, invece, ha un progetto solido che non presuppone passi indietro. Si ricomincia con rinnovato entusiasmo e la passione che ci ha sempre contraddistinto, due aspetti fondamentali nel mondo del lavoro e che ci hanno sempre accompagnato in questi quattro anni di grandi soddisfazioni e di grandi risultati, non solo sul campo ma anche fuori. Abbiamo costruito un settore giovanile dal niente, abbiamo cinque squadre nei campionati nazionali e la proprietà ha fatto investendo investimenti importanti sulle strutture. Abbiamo in concessione lo stadio di Sennori, acquisito la struttura del Latte Dolce e sono in via di definizione i campi dietro la Curva Nord. Stiamo lavorando alacremente ogni giorni per migliorare tutto quello che era nelle nostre idee quattro anni fa».
Sul tecnico Pazienza e sugli obiettivi stagionali. «Il mister ricalca l’identikit che avevamo fatto, quello di un allenatore giovane, con grandi motivazioni e, anche, una buona conoscenza della categoria. Dobbiamo guardare meno la classifica, che non significa non essere competitivi, in un girone che sarà di ferro. Bisognerà farsi trovare pronti perché, anche quest’anno, sarà un campionato molto difficile. Qvviamente, quando si inizia una stagione, ci sono tante incognite e non abbiamo la bacchetta magica o la sfera di cristallo per sapere dove ci porterà questo campionato. Sicuramente vogliamo essere competitivi e che la nostra squadra abbia un dna e una identità molto forte, che si riconosca con la città, una squadra che lotta e che mette in campo ogni goccia di sudore e l'ultima stilla di energia. Vorremmo che i nostri tifosi siano molto orgogliosi della propria squadra e si identifichino con la città».