«Volevamo il trofeo, per la città è una grande gioia»
Tortolì, la prima coppa di Marco Nieddu: «Siamo un gruppo fantastico, contento di aver trionfato con la fascia di capitano che fu di Zazzo Melis»
In questa stagione ci sono tante tracce di Marco Nieddu sul cammino del Tortolì, solchi indelebili lasciati dai tanti gol e ottime prestazioni. Come nella finale di Coppa Italia vinta 2-1 contro l'Atletico Uri, nella quale non è entrato nel tabellino ma ha messo il marchio con quell'assist meraviglioso per Lorenzo Cocco in occasione del primo gol. A metà ripresa è uscito, colpito dai crampi, dopo che la sua squadra si era riportata in vantaggio.
«Siamo felici di questa vittoria - dice il bomber di Villagrande - abbiamo battuto un'ottima squadra, che ci ha impegnato duramente. È stata una battaglia e, alla fine, abbiamo meritato di vincere questa finale perché abbiamo dimostrato di essere un gruppo fantastico. Nelle difficoltà, quando siamo rimasti in dieci in occasione del loro rigore che fortunatamente ha parato Maurizio Floris, ci siamo guardati in faccia e lì abbiamo capito che questa Coppa dovevamo vincerla per forza». Una gara accompagnata da tanti episodi contestati al direttore di gara Enrico Cappai e le tre espulsioni. «L'arbitro ha iniziato da subito ad ammonire - osserva Nieddu - forse un po' troppo velocemente. Sul nostro primo gol gli avversari reclamavano per un fallo di mano che però è successo trenta secondi prima che segnasse Cocco, poi non ha fischiato sull'1-0 il rigore che avrebbe potuto chiudere la gara a nostro favore dopo 20'. Sono errori che ci stanno, l'arbitro ha probabilmente sentito anche lui la pressione, non è mai facile arbitrare una finale».
Per Marco Nieddu è la prima finale e prima vittoria della Coppa Italia, quando i rossoblù furono sconfitti cinque anni fa dal Taloro ai rigori giocava nel Muravera. «Io non c'ero nel 2011 - ricorda l'attaccante classe 1981 - La Coppa l'ha voluta tutta la città, la gente di Tortolì e anche chi l'ha giocata e perso quella finale. Io sono contento di averla vinta con la fascetta al braccio, la stessa che portava Zazzo Melis, che ora non c'è più e sono convinto che da lassù sarà contento anche lui per questo successo. Abbiamo dato una grande gioia a tutti i tortoliesi». Centrato il primo obiettivo, per il Tortolì c'è da chiudere il cerchio in campionato, i rossoblù hanno dato 15 punti di distanza alla seconda, il Calangianus, con una gara da recuperare rispetto ai galluresi. «Abbiamo un bel vantaggio - chiosa il bomber - ma il campionato non è ancora vinto. Domenica abbiamo un'altra battaglia contro il Castiadas e non sarà per niente facile».