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Antonino D'Agostino, Tortolì, Giorgio La Vista, San Teodoro
Tante le battaglie in serie B, il viola è squalificato per il derby

Tortolì-San Teodoro: salta la sfida dei quasi "anta" D'Agostino e La Vista, capitani coraggiosi e anime dei rossoblù e viola in cerca della salvezza

Uno è classe 1978 ed è di Torino e l'altro è del 1979 e nasce a Roma. Sono entrambi centrocampisti ed ex professionisti ma ora, sulla soglia degli "anta", battagliano ancora in serie D dopo aver fatto, qualche anno fa, una discesa anche in Promozione. Antonino D'Agostino e Giorgio La Vista sono l'anima e la saggezza di Tortolì e San Teodoro, le due squadre sarde che annaspano in terz'ultima (23 punti) e penultima posizione (20 punti) e che giovedì saranno di fronte l'una all'altra per uno spareggio quasi da ultima spiaggia: se vincono gli ogliastrini raddoppiano il distacco spingendo gli avversari verso l'Eccellenza; se vincono i galluresi fanno l'aggancio che varrebbe uno spareggio per accedere alla sfida playout contro la sest'ultima ma che, attualmente, sarebbe annullata perché il Monterosi, a quota 31, è un punto oltre la soglia che consente di giocare la sfida secca per la salvezza.

 

Ma mentre D'Agostino giovedì sarà presente al "Sa Suergera" a capitanare i rossoblù alla ricerca della prima vittoria in casa della gestione Perra dopo l'exploit con l'Sff Atletico, La Vista dovrà invece cedere la fascetta ad un compagno e si accomoderà in tribuna per il cartellino rosso rimediato domenica nel derby contro il Latte Dolce. Ed è un peccato non vedere il capitano dei viola stringere la mano all'avversario di tante battaglie, iniziate nel 2003-04 in serie B quando il primo vestiva la maglia del Treviso e il secondo quella dell'Ascoli, proseguite nella stagione successiva quando D'Agostino rimaneva in Veneto mentre La Vista si trasferiva al Bari, per rimanerci anche nel 2005-06 quando il "sardo-piemontese" era passato all'Atalanta. Dal 2006-07 le rispettive carriere prendono bivi diversi: D'Agostino "sale" in serie A acquistato dal Cagliari, e in rossoblù farà una stagione e mezzo; La Vista "scende" in C1 e si dividerà tra Perugia e Sorrento. Le coincidenze nelle carriere dei due grandi giocatori, apprezzati in ogni posto per qualità, dedizione e professionalità, proseguono quando nel 2011 entrambi calcano i campi della serie D: il "torinese" chiamato dal Selargius e il "romano" dalla Civitanovese. D'Agostino non si sposterà più dalla Sardegna, La Vista starà per diverso tempo nella sua regione calcistica, le Marche, avendo esordito a 18 anni in C1 con l'Ascoli, avendo conosciuto la serie B per la prima volta a Fermo e avendo vestito anche la maglia del Pescara al suo ultimo campionato nella cadetteria (2006-07). Dopo aver fatto la serie D alla Santegidiese (2011-12) ed essere ritornato alla Civitanovese (2012-13), nel 2013-14 gioca per la prima volta in Promozione, sempre con un club marchigiano, il Monticelli. Nella stessa stagione calcistica anche D'Agostino metterà piede in Promozione, ancora nell'Isola, vestendo per la prima volta la maglia del Tortolì. Coi rossoblù ha subito conquistato l'Eccellenza, campionato stravinto l'anno scorso, e ora è di nuovo in serie D. La Vista ha fatto un altro anno in Promozione con l'Atletico Piceno ma, nel 2015-16, c'è stato il triplo salto in serie C con la Robur Siena per volere di Daniele Portanova, col quale è cresciuto nelle giovanili del Casalotti. L'anno scorso di nuovo in serie D nel L'Aquila di Massimo Morgia, col quale si sono sfiorati a Sorrento e Siena. 

 

D'Agostino aveva appeso le scarpe al chiodo ma poi gli è stato chiesto di rimetterle facendo l'esordio stagionale proprio nella sfida d'andata a San Teodoro. Ex ala tutto dribbling e cross, nei dilettanti ha fatto la seconda punta ma, all'occorrenza, il regista e l'interno di centrocampo. Nelle ultime uscite mister Perra l'ha portato in difesa, nell'anticipo di sabato a Fregene, con i rossoblù in svantaggio è stato spostato in avanti e, sull'esterno, con due grandissime giocate ha confezionato gli assist-gol per la rimonta firmata Daniel Manca-Meloni. Il cartellino giallo preso contro l'Sff Atletico l'ha fatto entrare in diffida. 

La Vista è stato chiamato al San Teodoro dal tecnico Monticciolo (poi sostituito da Sanchez) col quale aveva condiviso due stagioni all’Ascoli (dal 2002 al 2004), da subito ha trasmesso la sua esperienza ad un gruppo giovane che ha patito la sua assenza di un mese e mezzo (8 gare di fila) per un infortunio muscolare, non lasciando la barca nemmeno a dicembre quando la stagione dei galluresi sembrava già finita e non si dà per vinto. Ha fatto il mediano, trequartista e seconda punta, ha un gran calcio e vede spesso la porta, nei professionisti ha segnato una trentina di gol in oltre 300 gare, altrettanti gol nei dilettanti con la metà delle presenze. Coi viola è a quota tre ma non potrà aggiornare lo score nella sfida di giovedì.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
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