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Promozione
Una vecchia pendenza e il presidente molla

Un debito di 30mila euro mette in ginocchio l'Asseminese, Serventi non iscriverà la squadra

Bruno Serventi getta la spugna e l’Asseminese rischia concretamente di scomparire dal panorama calcistico regionale. Il presidente del club biancorosso è fortemente intenzionato a non iscrivere la prima squadra al campionato di Promozione, mantenendo solo il settore giovanile e, perciò, ancora il nome e il numero di matricola. La decisione è stata già presa, difficilmente potrà cambiare idea prima di lunedì 16 luglio, scadenza del cosiddetto termine ordinatorio perché ci sarebbe poi ancora tempo fino al 10 agosto per regolarizzare la posizione col rischio, però, di ricevere punti di penalizzazione e una forte ammenda.

 

Un debito di 30mila euro - Il motivo che porterà Bruno Serventi alla clamorosa decisione viene da lontano, cioè da un debito pregresso della società di circa 30mila euro risalente a più di otto anni fa, cioè maturato sotto la gestione di Ignazio Cocco. Si tratta di una penale che il club biancorosso dovrebbe pagare per aver organizzato il torneo internazionale giovanile di Pasqua, che si tiene ogni anno ad Assemini, quando spettava per rotazione alla Giesse, altra società del paese che ha promosso la causa. Serventi è stato all'oscuro del debito fino a due mesi fa, ha cercato inutilmente un accordo con Ignazio Cocco, che nel frattempo in questi anni aveva fondato l’Halley Assemini (società di Seconda categoria), e provato a coinvolgere qualche imprenditore del paese per spalmare i 30mila euro, importo cresciuto a dismisura In tutti questi anni. Alla fine Serventi non vuole utilizzare un terzo del budget previsto per il prossimo campionato nell'onorare un debito che è in capo ad un'altra gestione e che ora si è ritrovato improvvisamente nel momento in cui pensava di dover costruire la squadra per tentare di salire in Eccellenza. L'idea, a malincuore, è appunto quella di non iscrivere la squadra, mantenere il settore giovanile e poi rientrare nel calcio dopo un anno magari attraverso una fusione con qualche altra società. Il presidente Serventi ha già avvisato della decisione il tecnico Marco Piras e il capitano della squadra Alessio Saruis. Senza iscrizione i giocatori di proprietà verrebbero svincolati, quelli col cartellino proprio (vedi Atzeni, Ennas e Brandi) si riterranno invece liberi di scegliere altre squadre dopo aver dato la parola che sarebbero restati.

In questo articolo
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Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
Girone A