«La Figc ci inserisca in Eccellenza o in Promozione»
Un giallo l'esclusione del Sorso, il presidente Fenu: «Rinuncia da me non sottoscritta e fatta con mail non ufficiale, chiedo la riammissione»
Ora diventa un giallo l'esclusione del Sorso dal campionato di Eccellenza. Lo scorso 6 agosto, attraverso un supplemento di comunicato, il Comitato Regionale ufficializzava la rinuncia del glorioso club romangino al massimo torneo regionale di calcio svincolando d'ufficio tutti i tesserati. Successivamente è stato ripescato il La Palma, come 16esima squadra, ed inserito nel programma della Coppa Italia regionale che partirà domenica 1 settembre mentre l'inizio del campionato è fissato per il 15.
Ma la parola fine sul Sorso sembra non esserci ancora perché il suo presidente Pier Mario Fenu ha chiesto il 21 agosto scorso - attraverso una lettera ufficiale spedita al Comitato Regionale di Cagliari e a quello Provinciale di Sassari, ma anche alla Figc Lnd e al Coni - la riammissione della società biancoceleste al campionato di competenza o, in subordine, a quello di Promozione in quanto, nella qualità di rappresentante del club, afferma con forza e sconcerto di «non aver mai sottoscritto e comunicato al Comitato Regionale alcuna rinuncia al campionato di Eccellenza» e di essere altresì in possesso «della ricevuta di iscrizione rilasciata dalla Delegazione Provinciale di Sassari, datata 29 luglio e per un importo di € 7.499,10». Il presidente Fenu è stato una settimana fa a Cagliari, nella sede della Figc regionale di via Bacaredda: «Sono stato ricevuto nemmeno negli uffici ma nel bar sottostante come l'ultimo degli sbarcati o falliti e lì ho appreso che la documentazione sulla rinuncia al campionato di Eccellenza porta la mia firma che non ho mai apposto e pure trasmessa con un indirizzo mail certificato diverso dalla pec ufficiale del club (sorsocalcio1930@pec.it, ndr) che è stato ritenuto inverosimilmente corretto da parte del Comitato Regionale. Per tali ragioni chiediamo la riammissione del Sorso al campionato di competenza e che ci ha visto sfiorare la serie D solo alcuni mesi fa; o in subordine a quello di Promozione altrimenti siamo pronti a chiedere 500mila euro di danni».
Se da una parte Pier Mario Fenu ingaggia la battaglia con la Federazione, dall'altra ne dovrà portare avanti un'altra contro chi si è preso la responsabilità di comunicare la rinuncia al campionato. Non è un mistero che Beniamino Manunta, ex presidente del club e direttore sportivo nelle ultime stagioni, lo scorso 5 agosto si è assunto la paternità di annullare l'iscrizione (leggi qui). «Non accuso nessuno - chiarisce Fenu - ma non ero a conoscenza di un'altra pec a nome del Sorso e di un numero di conto corrente diverso sul quale probabilmente sono confluiti i soldi di alcuni sponsor proprio per l'iscrizione al campionato. Sono commercialista e revisore contabile iscritto all'ordine dei dottori commercialisti di Sassari dal 1979, sono anche revisore unico del Comune di Sorso e devo tutelare la mia immagine, perciò andrò avanti per la mia strada sia alla procura della Repubblica che a quella Federale della Figc. Sono stato revisore del Sorso che ha fatto la serie C, la decisione di chiudere i battenti nella stagione 1988-89, dopo la retrocessione in Interregionale, fu presa collegialmente coi presidenti Campus e Carrucciu perché non c'erano più i presupposti. Ora mi sentito defraudato, insieme coi dirigenti Zappino e Polo che tanto hanno fatto per la società in questi anni. E, per giunta, con la comunità di Sorso che si sta rivoltando contro di me quando non ho preso alcuna decisione di far morire la società, anche perché stavamo costruendo una squadra più forte di quella dell'anno scorso e alla metà dei costi»