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A tu per tu con il segretario della Delegazione c5

Un uomo in ...Camba

Cura i rapporti con le società, l’organizzazione, segue la rappresentativa regionale dagli stage al Torneo delle Regioni come accompagnatore. E' il braccio destro del responsabile regionale Alberto Carta.Una passione, quella per lo sport, che arriva da lontano: “Il mio amore è per il calcio - ricorda - da ragazzo, quasi cinquant'anni fa, ho disputato il campionato di terza categoria a Sanluri, poi di recente sono stato prima dirigente della Gabbiano Pallavolo di Quartu, dirigente accompagnatore del Quartu 2000 calcio. In quegli anni ho conosciuto Marco Vacca, attuale presidente del Cagliari Calcio a 5, allora presidente del Quartu 2000 Calcio a 5, il quale mi ha chiesto la collaborazione e da quel momento è iniziata la mia avventura in questo splendido mondo”.

- Un’avventura suggellata poi con l'ingresso nella Delegazione nello staff di Alberto CartaAlberto Carta è stato un giocatore del Quartu 2000 calcio a 5. Si disputava il Campionato di A2 e un pivot come lui poteva fare la differenza. Era un giocatore molto bravo in campo ma anche fuori. Legare con Alberto è stato facile per il suo carattere gioviale e di grande disponibilità. Dopo la parentesi Quartu 2000 ha proseguito la sua carriera di calciatore del Capoterra 2000 per poi appendere le scarpette al chiodo. Io invece conclusa la mia esperienza con il Quartu 2000 Calcio a 5 avevo staccato la spina per dedicarmi alla……”politica”…scelta scellerata! Avevo saputo della candidatura di Alberto Carta a responsabile regionale del calcio a 5 e ho apprezzato da subito il suo progetto innovativo e di coinvolgimento delle società. Era un progetto di discontinuità con il passato e, avendo grande stima di Alberto, l’ho incoraggiato e ho dato la mia disponibilità in caso di elezione. Credo che la stima sia stata reciproca perché dalla sua elezione ad oggi abbiamo condiviso questa avventura nel mondo del calcio a 5 regionale.


- Di cosa ti occupi in Figc?

Della segreteria della delegazione regionale. Curo i rapporti con le società, con gli atleti, con Enti e con la Divisione Nazionale. Abbiamo messo in piedi un gruppo di collaboratori, anzi di amici che hanno piacere di lavorare insieme. Il nostro lavoro è facilitato soprattutto grazie ai “colleghi” del Comitato Regionale sempre disponibili in tutte le nostre iniziative e sempre pronti con preziosi consigli. Un particolare ringraziamento al Presidente Andrea Del Pin e al nostro segretario regionale Antonello Madau sempre disponibili a “sponsorizzare” le nostre idee e soprattutto sempre presenti nei momenti cruciali della nostra attività.

-  Quali sono gli aspetti nei quali il movimento del futsal potrebbe migliorare?

Il movimento è cagliaritano-dipendente nel senso che la maggior parte delle società gravita nell’hinterland di Cagliari. In questi primi due anni di mandato abbiamo messo in atto diverse iniziative soprattutto per far crescere il Calcio a 5 nelle altre province. Qualche risultato lo abbiamo ottenuto per esempio nel 2009 il calcio a 5 femminile era rappresentato da due squadre oggi sono 16 e forse una o due di queste nella prossima stagione disputerà il campionato nazionale.Altra nota positiva è la serie D al nord. Per quest’anno solo quattro squadre, ma abbiamo segnali di nuove adesioni per la prossima stagione. Stessa cosa per la provincia di Oristano. Altra importante iniziativa il progetto con scuole “ Ci facciamo in 5” che in questi giorni ha mosso i primi passi riscuotendo notevole interesse da parte dei docenti e soprattutto colmando un vuoto della nostra presenza nel mondo della scuola.

- Sei a contatto con la Rappresentativa maschile, come stai vivendo il lavoro di mister Pitzalis e dei ragazzi?

L’anno scorso con la rappresentativa maschile in Umbria ho vissuto una bellissima esperienza. Un plauso ai ragazzi e al mister Davide Mura per il risultato conseguito.Quest’anno il nuovo selezionatore Gianni Pitzalis sta allestendo un nuovo gruppo e da quello che ho potuto vedere in questo primo mese di raduni un buon risultato è alla nostra portata, anche se spesso le società sono troppo 'gelose' dei propri atleti. I ragazzi sono molto motivati, stanno lavorando bene e soprattutto il mister sta riuscendo a trasmettere loro un grande entusiasmo.

- Un consiglio per le società?

Non basta solo la passione, soprattutto per la C1. E' importante, ma serve anche la competenza, pian piano fare un salto di qualità. E' questo il divario che soffriamo e ce ne accorgiamo quando ci affacciamo nei campionati nazionali. Come Delegazione dobbiamo crescere, e stiamo mettendo in essere ogni sforzo, ma anche le società devono farlo di pari passo.  

- Fuori dal lavoro della Delegazione quali sono le tue passioni?

Sandro Camba è un tranquillo pensionato con una vita dinamica che non disdegna le cene con gli amici, la pesca, segue la musica, il cinema, le tecnologie. Non sono un conservatore, apprezzo le innovazioni e ho piacere di essere al passo con i tempi. Tutto quello che può migliorare la vita e il lavoro mi affascina. 

 - Sappiamo che ti occupi anche del sociale con una bella "iniziativa".

Esattamente. Sono il tutore di un carissimo amico ed ex giocatore del Cagliari dello Scudetto insieme agli ex compagni di squadra. Un modo come un altro per non perdere di vista gli aspetti importanti della vita. 

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