Domenica i 35 anni, mercoledì 2 gol all'Albalonga
Viani, due calci alla sfortuna e il Lanusei vola in Coppa: «Il più bel regalo che potessi farmi, il sogno continua»
«Anche se in ritardo è il più bel regalo che potessi farmi. Due gol importantissimi che ci permettono di continuare a coltivare un sogno». Una giornata così Christian Viani l'aspettava da diverso tempo, voleva tornare ad essere decisivo per il Lanusei e letale sottoporta, come ha sempre dimostrato da quando è arrivato in Sardegna nel 2004. Domenica ha compiuto 35 anni ma col La Palma, in campionato, è rimasto a secco. I gol se li è conservati al mercoledì per la Coppa Italia, doppietta all'Albalonga per firmare l'impresa, la rimonta che porta gli ogliastrini ai quarti di finale in una manifestazione che regala un posto in serie D. «Noi ci proviamo - dice l'attaccante classe 1980 - sappiamo che ci sono squadre forti come lo era l'Albalonga e come lo è il Renato Curi, nostro prossimo avversario. Ma ce la giocheremo al massimo come abbiamo fatto anche in questo primo turno». GUARDA IL SERVZIO VIDEO DEL MATCH
Non era facile rimediare l'1-0 di Albano Laziale anche perché al Lixius la squadra di Gagliarducci ha ripetuto l'ottima prova di mercoledì scorso. «La gara è stata molto difficile ma lo sapevamo, l'Albalonga ha confermato di essere una squadra forte e se avesse fatto un gol avrebbe chiuso i conti. Ma noi siamo stati bravi a contenerli, a rischiare poco e poi a colpirli». L'1-0 è arrivato in chiusura di un primo tempo giocato con intensità ma con poche occasioni da gol e un'Albalonga più efficace nella manovra. Al 39', però, l'equilibrio si è spezzato. Sulla punizione dalla trequarti destra di Angheleddu, indirizzata sul primo palo, Viani ha anticipato Piantadosi e girato in rete di testa. «Ho colpito la palla un po' con la testa e un po' con la spalla - rivela Viani - ed è stata pure toccata dalla coscia dell'avversario. Se l'avessi colpita bene di testa probabilmente non avrei segnato». E riconosce: «È stato un gol molto importante perché ha tolto certezze a loro e caricato ancor di più noi». L'esultanza, invece, è stata contenuta: «Perché ancora il mio gol non era decisivo, avevamo solo pareggiato i conti rispetto al risultato dell'andata ma la qualificazione era ancora in bilico e c'era tutto il secondo tempo da giocare». Nella ripresa, al 24', il gol del sorpasso. E che gol: «Figos mi ha visto e mi ha dato una gran palla, lui in questo è sempre molto bravo, io ho calciato subito di esterno collo e, fortunatamente, la palla si è infilata all'incrocio dei pali. Un bel gol? Sì, credo di sì». L'esultanza, questa volta, è stata ben diversa: «Perchè era il 2-0 e poteva essere decisivo come lo è stato, poi sono andato dietro la porta avversaria anche per guadagnare qualche secondo prezioso».
Primi gol nel 2015, dopo la doppietta realizzata al Muravera a metà dicembre. Due gol che ripagano l'attesa e mettono da parte la tanta sofferenza patita per l'infortunio al polpaccio e l'infiammazione al tendine d'Achille che hanno compromesso l'inizio di stagione di Viani. Ma i bomber di razza sanno venir fuori dalle situazioni più difficili e sanno colpire nei momenti più importanti. «Questi due gol cancellano la sofferenza per le tante settimane passate in tribuna a guardare i miei compagni lottare e vincere, due gol che che dedico alla mia famiglia, a mia moglie Flor, le mie figlie Carola e Simona e la mia famiglia in Argentina». Ma non dimentica il pubblico di Lanusei, che lo ha sempre sostenuto e incitato: «Erano tanti e spero siano ancor di più da qui fino alla fine della stagione perché cercheremo di andare fino in fondo alla Coppa Italia ma anche al campionato». Con un Viani tornato ai massimi livelli tutto è possibile, anche l'Albalonga se ne è accorto.