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Zuccolilli, faccia d'angelo e talento puro: «Sono un mediano che ama segnare»
L'argentino: «Il Valledoria non si pone limiti»

Zuccolilli, faccia d'angelo e talento puro: «Sono un mediano che ama segnare»

Nel Valledoria secondo in classifica e rivelazione del campionato, c’è un guerriero argentino dai capelli biondi e la faccia d’angelo che domina il centrocampo. Patricio Federico Zuccolilli, classe 1986, più semplicemente Pato, è il grimaldello della mediana rossoblù che poggia sulle geometrie di Pietro Sanna e sui preziosismi di Roberto Puggioni. Cresciuto nell’Estudiantes di Juan Sebastian Veron giunse in Italia, appena 19enne, al Chioggia Sottomarina in serie D. Nel 2007 di nuovo in Argentina al Villa San Carlos (serie C) e poi il ritorno nello Stivale per indossare le maglie di Feltrese Prealpi (2008, Eccellenza), Sandonà (2009, Eccellenza) e Ischia Isolaverde (2010, serie D). Al Valledoria arriva l’estate scorsa tramite il procuratore Gustavo Mhamed e l’impatto con la Sardegna è subito speciale.  «Un paradiso – dice senza esitare Zuccolilli – la gente è fantastica, i sardi sono molto ospitali come noi argentini e il club mi tratta in modo meraviglioso. Per tutti questi motivi sono molto contento di stare al Valledoria»

 

Siete la rivelazione del campionato, dove vuole arrivare il Valledoria?

«Siamo contenti così, il Valledoria ha un unico obiettivo che è la salvezza. Ormai è quasi fatta, però noi vogliamo continuare lo stesso e lottare fino alla fine del campionato per arrivare il più in alto possibile»

Cosa ha di speciale questa squadra che è davanti ad avversari costruiti per vincere come Torres e Fertilia?

«Tanti aspetti, dalla società ai giocatori e al mister. Siamo innanzitutto un gruppo unito e umile. Da noi non esistono fenomeni e questo ci sta portando a darci delle soddisfazioni in termini di risultati sul campo. Poi è anche vero che presidente, societa e tifosi ci accompagnano e ci appoggiano sempre»

Come hai trovato il livello del calcio in Sardegna?

«Molto competitivo, è bello giocare in un campionato con tante squadre importanti sarde come Torres, Olbia, Nuorese ed altre molto forti come Sant’Elia, Fertilia e Muravera»

Hervatin è un allenatore giovane ma con un passato di giocatore di serie A a Parma, come lo giudichi?

«Gianluca è un professionista. Come allenatore lavora molto bene, ci motiva sempre e ti insegna tantissime cose. Io mi identifico molto in lui perché anche io sono un professionista o almeno cerco di farlo. Tutt’e due viviamo di calcio e questo ci fa fare le cose con una certa intensità che alcune volte la gente non riesce a capire»

Giochi interno di centrocampo ma non disdegni gli inserimenti in avanti visto che ha già segnato 3 gol

«Mi piace molto il ruolo che sto facendo adesso. È vero, mi piace andare avanti ed arrivare in area di rigore avversaria, però ci sono momenti delle partite che ti devi sacrificare molto dal punto di vista difensivo. Comunque spero di fare ancora altri gol»

A Elmas hai anche giocato gli ultimi 15' di gara in difesa mostrando un grande spirito di sacrificio

«Contro l’Atletico era una partita molto dura e complicata, ho dovuto occupare il ruolo di terzino per l´infortunio di Sini, penso che l’allenatore abbia scelto me perché forse ho caratteristiche più difensive di altri miei compagni che erano in campo in quel momento»

Nelle ultime 6 partite, 5 vittorie e l'unico pareggio contro la capolista Progetto Sant'Elia. Cosa è cambiato da quando avete perso tre partite di fila?

«Sicuramente l’atteggiamento in campo, partita dopo partita stiamo crescendo e imparando tanto. Abbiamo corretto gli errori e, con l´aiuto di tutti quanti e le nostre forze, siamo riusciti per fortuna a rialzarci subito»

Nelle prossime due partite incontrerete il Tortolì, forse stanco dalla finale di Coppa Italia, e il Sant'Elena che non ha mai vinto finora. Potete fare un allungo importante in classifica

«Speriamo, e ci proveremo. Ma vogliamo andare piano, pensando ad una gara per volta anche perché fino adesso nessuno ci ha regalato niente e le partite vinte sono state tutte sudatissime»

Molte squadre hanno puntato gli occhi su di te. L'anno prossimo vorrai salire di categoria?

«L´unica cosa che posso dire è che il mio presente è al Valledoria, ora voglio pensare solo a questo campionato che è lungo e mancano ancora molte partite. Poi, a stagione finita, vedremo quali prospettiive si presenteranno per me»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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