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Allievi e Giovanissimi: figli di un dio minore?
I campionati partono fra mille problemi

Allievi e Giovanissimi: figli di un dio minore?

Ripartono i campionati giovanili di calcio a 5, categorie Allievi e Giovanissimi, anche se in pochi se ne accorgono. 

La Federazione continua a fare il meno possibile; sembra che l'organizzazione di questi tornei sia un peso. Un fastidio simile ad accompagnare tua moglie al balletto: lo fai perché devi, non per gusto. 

L'organizzazione è arraffazzonata, ridotta ad un "comunicato ufficiale" alla settimana, spesso incompleto. Chi chiede almeno una riunione ad inizio anno si sente rispondere che non c'e' tempo (in effetti col campionato che inizia "già a fine novembre"...). Chi spera di vedere gli organizzatori sugli spalti, almeno qualche volta, non può che rimaner deluso. L'anno scorso non si presentò nessuno neppure alla fase nazionale, e sarebbe stato almeno un gesto di ospitalità verso le squadre del continente. 

Un sito web adeguato ed un po' di aggiornamenti sui social? Non scherziamo. 

 

La "buona" riuscita dei tornei è in toto dipendente dalla passione delle società. Che fanno i salti mortali per avviare i giovani sulla strada del calcio a 5, e si ritrovano poi a giocare con squadre (o arbitri) che non conoscono neppure le regole, o su campi improvvisati. Questo accade anche perchè la Figc promuove questi campionati come "attività di consolazione" per le società di calcio che non arrivano ad una rosa da calcio a 11: naturale che queste credano di giocare a calcio, ma in cinque.

E la frustrazione non può che esser condivisa dai tecnici delle rappresentative, che da queste situazioni fantozziane devono trarre gli ingredienti per il loro lavoro. Nessuna sorpresa se l'anno scorso, a Fiuggi, le nostre selezioni non siano andate lontane. 

 

Sarà bene ricordare - e ci scusiamo se lo facciamo solo alla fine di questo lamento - che i campionati sono organizzati dal Comitato Provinciale, il cui "core business" e' la Terza categoria ed i campionati giovanili, ma di calcio (e su come il Comitato "organizza" i tornei pulcini/esordienti di calcio a 5 parleremo in altro articolo, ma il lettore lo può ben immaginare fin d'ora).

E così, mentre la Divisione calcio a 5 sarda non fa altro che parlare di giovani, promuovendo la crescita del movimento con apposite regole nei campionati maggiori, ma anche con ottime iniziative nelle scuole, chi prova a fare calcio a 5 con ragazzi tra i dodici ed i sedici anni, è praticamente abbandonato. 

Che peccato. 

 

P.S.: per quanto impegnato e spesso in trasferta, sappiamo che Andrea Delpin ci legge con regolarità. Confidiamo che si interessi alla faccenda. 

 


Vai ai risultati del campionato giovanissimi di calcio a 5.

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Fasi Nazionali Competizioni Regionali
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