«Squadra in crescita, ma serve più attenzione»
Atletico Narcao, la grande sfida di Bartoli: «Impariamo dai nostri errori, solo così ci potremo salvare»
Quella dell'Atletico Narcao è una sfida nella sfida: affrontare un campionato di Promozione riserva, di per se, molteplici insidie, quest'anno poi il livello medio delle partecipanti è, qualitativamente, elevatissimo; farlo con una squadra di giovanissimi, molti di loro alla prima esperienza nella categoria, assume un significato ancora più particolare. Il compito di Damiano Bartoli, di nuovo in corsa dopo la bellissima esperienza sulla panchina della Decimo 07, non è sicuramente dei più semplici: archiviato un avvio soffertissimo, in cui il calendario riservava gli scontri con le formazioni più quotate del torneo, sono arrivati i primi raggi di sole, due pareggi in casa con Carbonia e Serramanna, oltre a quello più sorprendente nella tana della Kosmoto, e in seguito, la vittoria fondamentale contro il San Vito. Cenni di ripresa, dunque, che si sono visti anche domenica contro il Pula, in cui i bianco-celesti hanno tenuto benissimo il campo contro una formazione in salute.
«Alla luce dei fatti, probabilmente potevamo ottenere qualcosa in più – ammette Damiano Bartoli -, soprattutto perchè giocavamo in casa e soprattutto perchè si è rivelato un confronto tutto sommato abbordabile. Occorre però fare un altro tipo di valutazione: considerando le condizioni in cui si siamo presentati all'impegno, ho dovuto schierare ben sei fuori quota a causa di qualche acciacco di troppo, alla vigilia avrei firmato tranquillamente per un pareggio».
Su 7 punti, cinque sono arrivati nelle ultime 4 partite: le cose iniziano a girare per il verso giusto.
«La squadra è composta in gran parte da giovani, alcuni di loro sicuramente interessanti, e da elementi che giocano per la prima volta in Promozione; c'è voluto del tempo affinché questo gruppo raggiungesse gli equilibri sufficienti per potersi esprimere discretamente. Sul piano delle prestazioni, ci sono stati segnali incoraggianti sin dalle prime battute, nonostante l'età media decisamente bassa; peccato per alcune ingenuità, determinate fondamentalmente dall'inesperienza, che ci sono costate dei punti importanti».
Il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno ed è pronto ad affrontare il futuro prossimo a testa alta:
«Sino ad ora siamo sempre stati in partita, tenendo bene il campo anche con avversari più quotati. La nostra unica strada è quella del lavoro: solo così possiamo crescere e migliorare settimana per settimana, tentando di toglierci fuori da una situazione decisamente complicata».
Ma largamente messa in preventivo alla vigilia della stagione.
«La politica della società è stata chiara: si punta sui giovani talenti cercando di mantenere la categoria, con un occhio al bilancio, che di questi tempi è un fattore imprescindibile».
Domenica avete subito un gol nel secondo tempo, come accaduto, tra l'altro, anche contro il Serramanna: il vostro campionato sarebbe potuto essere diverso, con un pizzico di attenzione in più.
«Purtroppo, si tratta di una costante negativa che ci ha accompagnato spesso in diverse occasioni: siamo bravi a passare in vantaggio, ma meno decisi nel difendere il risultato e condurre in porto la vittoria. Peccato, perchè spesso vanifichiamo quanto di buono fatto nel primo tempo; la gestione della partita non è sempre stata ottimale, è un nostro limite, lo sappiamo, e tenteremo di risolverlo il prima possibile. C'è da dire poi - continua – che nelle prime nove gare ci sono stati fischiati ben sei rigori contro, un dato non trascurabile. Subiamo puntualmente il gol ad inizio ripresa, si tratta di una questione mentale, di concentrazione, che possiamo e dobbiamo risolvere».
Domenica andrete a fare visita alla capolista: come si preparano partite di questo tipo?
«Fondamentalmente, mi preoccupo sempre e soltanto della mia squadra, e non degli avversari; noi cerchiamo semplicemente di non commettere gli errori evidenziati nelle uscite precedenti. Domenica quindi mi aspetto un passo in avanti rispetto alle problematiche emerse contro il Pula; solo in questo modo saremo in grado di aumentare progressivamente la qualità delle nostre prestazioni, che in sostanza è quello che più mi interessa al momento».
La Monteponi, probabilmente, è l'avversario più scomodo da affrontare in questo momento, considerando che vorranno riscattarsi dal ko subito nel big-match contro la Ferrini.
«Affronteremo un avversario temibile, la classifica parla chiaro, che saprà sfruttare ogni nostra disattenzione; quando incontri delle individualità così valide e un collettivo strutturato impeccabilmente sai benissimo a cosa vai incontro».