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Salvatore Carboni, allenatore, Bosa
«Lottaremo sino all'ultimo, con la Tharros vietato sbagliare»

Bosa alla riscossa, Carboni: «Il nostro obiettivo iniziale era stare tra le prime tre, forse ci hanno criticato troppo presto»

Sesta vittoria nelle ultime sette gare e una classifica che ora incomincia davvero a farsi interessante: il Bosa aggancia il terzo posto in classifica grazie ai tre punti ottenuti nella sfida interna contro l'Ovodda e ai contemporanei passi falsi di Ozierese e Ilvamaddalena, compagne di avventura nella corsa ai play-off. Tore Carboni si prepara a vivere con grande intensità l'ultimo scorcio di campionato, con le prossime sei uscite che peseranno davvero tantissimo nell'economia di una stagione intera: il tecnico carica i suoi e cerca di spingere il gruppo al massimo, a caccia di un risultato che avrebbe dell'incredibile, soprattutto alla luce delle tante difficoltà incontrate nella prima parte del torneo.

«Domenica abbiamo mandato in scena la classica partita perfetta — dichiara Carboni —, a cominciare dall'approccio sino ad arrivare all'atteggiamento mantenuto dalla squadra per tutti i novanta minuti. Una gara giocata costantemente all'attacco, il risultato non è mai stato in discussione, ed è un aspetto positivo, soprattutto perché stiamo facendo i conti con qualche assenza importante, come quelle di Tullio Ledda, di mio fratello Roberto e di Pischedda, ma chi li sta sostituendo lo sta facendo alla grande». Il match si è chiuso con la classica ciliegina sulla torta. «Abbiamo portato in panchina, come giocatore, il nostro portiere Vittorio Simula; è entrato in campo negli ultimi minuti e ha fatto pure gol (ride); credo sia il giusto premio per la costanza che dimostra negli allenamenti, malgrado non stia trovando molto spazio. E' stata una giornata proprio bella per tutti noi».


 

Una massiccia iniezione di fiducia in vista del rush finale. «Nonostante l'inizio stentato, in cui abbiamo perso tantissimi punti in maniera un po' ingiustificata, a dire il vero, le prestazioni non sono mai venute a mancare, ma non riuscivamo a segnare il classico golletto che in sostanza ti permette di vincere. Ne approfitto per rispondere, senza fare nomi, a chi ci metteva tra le più grandi delusioni del campionato: io aspetterei prima di lanciare queste bombe, perché non la vedo in maniera così catastrofica. Queste parole ci serviranno da ulteriore stimolo, le somme si tirano alla fine. Per il resto, già nel prossimo turno siamo attesi da uno scontro delicatissimo: la Tharros è alla disperata ricerca di punti salvezza e la vittoria rimediata contro l'Ilva ci deve far riflettere in questo senso, sarà tosta». Per il Bosa si tratta del classico appuntamento da non sbagliare in vista poi dei prossimi incroci ad alta tensione con tutte le avversarie dirette per la corsa ai play-off. «Il nostro obiettivo iniziale era quello di orbitare tra le prime tre posizioni con l'intento di divertirci sino all'ultimo. Ora dipende tutto da noi, forse la novità è questa: prima avevamo tante rivali davanti, eravamo costretti a sperare costantemente nel passo falso degli altri».


Il Bosa continua a correre forte: nelle ultime sette gare sono arrivate sei vittorie. Unico neo: lo scivolone interno contro il Bonorva. «Una partita assurda, a senso unico, a detta anche di Deriu, che è un nostro grande amico: sono riusciti ad uscire appena una volta dall'area di rigore e hanno fatto il gol. Meritavamo assolutamente di vincere, ma il calcio è anche questo, ci servirà da lezione. Per quanto ci riguarda comunque stiamo facendo il massimo: vogliamo ricordare a chi ci critica che questo è un gruppo a km 0, se mi passi il termine, allestito senza spendere cifre esorbitanti, anzi, si tratta di budget ridicoli se paragonati a quanto fatto da altre compagini. Eppure siamo in piena lotta per i play-off: per noi è un successo grandissimo, è giusto che venga rimarcato».

L'Ossese continua a fare la voce grossa: il primo posto sembra sempre più blindato nella cassaforte dei bianconeri. «All'andata ero squalificato e non ho potuto giocare, ma è stata una partita molto equilibrata. All'85' noi sbagliamo un gol a tu per tu con il loro portiere, nel successivo capovolgimento di fronte trovano il guizzo giusto e passano in vantaggio. Era la classica sfida in cui la spunta chi riesce a sbloccarla per prima. Per il resto, abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione del valore della capolista: una squadra molto solida, quadrata, che subisce poco. Si meritano il primo posto, senza ombra di dubbio. L'arrivo di Borrotzu a dicembre ne ha aumentato il potenziale: è la conferma che vogliono puntare in alto e ne hanno tutti i mezzi per farlo, poi chissà come andranno le cose».

Carboni fa il punto sui rosso-blu. «Sul piano atletico ero un po' preoccupato per la sosta: venivamo dalla bella vittoria di Fonni e quei quindici giorni di pausa potevano annacquare la condizione, anche se allo stesso tempo sapevo che ci sarebbero risultati utili per recuperare gli infortunati. Durante le feste siamo riusciti a prepararci al meglio, significa che la squadra sta maturando tanto sul piano della professionalità». Il tecnico suona la carica: «In questi casi a fare la differenza sono gli stimoli, e noi abbiamo intenzione di mostrare a tutti quanto valiamo. Chi ci critica ci sta solo regalando ancora più grinta».

In questo articolo
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2017/2018
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Promozione
Girone B