Salta al contenuto principale
Diego Flumini, attaccante, Guspini Terralba
Lotta salvezza: il Barisardo si prende un punto d'oro, Sant'Elena spietato contro la Frassinetti

Botta e risposta tra Cacciuto e Cosa: il Carbonia ferma il Samassi sul pari; prova di forza del Guspini: la tripletta di Flumini lancia l'assalto al secondo posto

Considerando le premesse della vigilia e l'altissimo quoziente di difficoltà dell'incontro, per mister Andrea Marongiu il pari strappato dal suo Carbonia nei confronti della capolista Samassi può essere considerato come un risultato assolutamente positivo, sia per come è arrivato, con i giovani bianco-blu che hanno tenuto brillantemente testa ad una corazzata ormai lanciata verso la vittoria finale del campionato, e sia perché permette, cosa ancora più importante, di mantenere un punticino di vantaggio nei confronti del Guspini, che arriva in forma smagliante allo sprint finale per il secondo posto, con il 4 a 1 rifilato in casa alla malcapitata Monteponi che sembra quasi una dichiarazione di guerra: i ragazzi di Pinna stanno bene e sono pronti a giocarsi tutte le loro carte, tante a dire il vero, per raggiungere l'obbiettivo.
Per quanto riguarda la lotta nei quartieri bassi, si complica la situazione della Villacidrese, che in casa non va oltre il pari, 1 a 1, nel confronto diretto contro il Barisardo che torna in Ogliastra con il quartultimo posto ancora in tasca e la Frassinetti lontana appena una lunghezza. Turno da incorniciare invece per mister Madau e i suoi, che in casa si prendono il bottino pieno contro un Seulo che ormai non ha più niente da chiedere alla stagione e infiammano così la corsa verso il miglior piazzamento per i play-out, anche se, vista la situazione attuale, la salvezza diretta è tutt'altro che impossibile: Frassinetti, sconfitta a domicilio dal Sant'Elena, e Tharros, battuta 4 a 3 dal Carloforte, rischiano ancora molto e nelle prossime quattro sfide dovranno sbagliare il meno possibile per non trovarsi invischiati in discorsi complicati.

La sfida di cartello dell'undicesima giornata di ritorno rispetta in pieno le tantissime aspettative maturate alla vigilia e il pubblico risponde alla grande, con un'affluenza da record nelle tribune. I padroni di casa, sempre alle prese con gli ormai cronici problemi di formazione, si presentano in campo con la determinazione e la concentrazione delle giornate migliori: Cacciuto è sempre una spina sul fianco per ogni reparto difensivo che si trova ad affrontare, ma i locali riescono a limitare al minimo le occasioni per il capocannoniere assoluto del torneo, che prova a pungere dopo 20' ma sulla sua strada trova un Bove attentissimo e reattivo in chiusura. Gli ospiti ci provano ancora alla mezz'ora con Aru, ma la sua conclusione si perde sul fondo. Dall'altra parte, il Carbonia non si fa notare soltanto per l'ottima azione di contenimento ma si affaccia dalle parti di Pillittu con Momo Cosa che però non è fortunato al momento della conclusione. Nella ripresa la gara gode di improvvise accelerazioni: Meloni cerca di sorprendere Bove con una conclusione potente ma il numero uno di casa risponde ancora presente; al 24', l'episodio che sblocca il match: Cacciuto si procura un calcio di rigore, tra le proteste dei minerari, e lo trasforma siglando così la rete numero 24 in stagione. Il Carbonia vive tre lunghissimi minuti in apnea, ma la reazione è assolutamente da elogiare: Alessandro Cosa, a sette minuti dal suo ingresso in campo, trova il guizzo giusto, con una prodezza acrobatica da applausi, e fissa il punteggio in parità. Nel finale le due compagini provano ancora a superarsi ma ad avere la meglio è la paura di perdere, con il risultato che in definitiva accontenta tutti.

Il Guspini sfrutta al massimo il confronto tra le prime due della classe e ne approfitta per grattugiare ancora un altro po' di distacco dalla seconda piazza, lontana ora appena una lunghezza: i ragazzi di Pinna mostrano i muscoli e i denti e sembrano ormai pronti al clamoroso sorpasso nei confronti dei diretti rivali del Carbonia nella corsa Play-off: il 4 a 1 maturato ieri racconta di una squadra in salute, compatta ed estremamente efficace in avanti, con Flumini scatenato; la Monteponi dal canto suo ha messo in campo cuore, testa e gambe ma non sono bastate, con la situazione che sembra ormai definitivamente compromessa: la certezza del ritorno ufficiale in Prima Categoria potrebbe materializzarsi già nel prossimo turno. I locali devono comunque sudarsi il bottino, con il match che rimane in bilico per un'ora buona, per poi risolversi definitivamente nelle battute finali.
Pronti via e i padroni di casa sfondano: bastano appena 14' a Diego Flumini (nella foto) per capitalizzare al meglio l'ottimo assist di Marci, ma la Monteponi non ci sta assolutamente a giocare il ruolo della vittima sacrificale e impatta cinque minuti più tardi con Brandi che di testa corregge in rete l'invito di Meloni, direttamente su punizione. Il Guspini però si affida nuovamente a due dei suoi uomini più in forma, con il raddoppio che ricalca l'azione del vantaggio: Marci inventa, ancora per Flumini che di fino insacca. Nella ripresa, al Guspini non resta che completare l'opera, ma la Monteponi si abbottona bene dietro e concede poco, mantenendo viva la pressione dalle parti di Pisano e soci con il solito, temibilissimo Piludu, ma l'attaccante non trova il guizzo giusto. Passano i minuti e il Guspini guadagna metri: alla mezz'ora Flumini sfiora il gol dell'allungo, ma l'attaccante si riscatta poco più tardi, controllo e tiro perfetto che valgono per la tripletta personale. Nel finale, c'è gloria anche per Marci che si toglie i panni di assist man giusto per mettere il timbro definitivo al confronto.
Al quarto posto, tutte appaiate a quota 39, troviamo ben tre squadre, ormai tagliate fuori dalla corsa play-off: il Seulo lascia strada, nell'anticipo andato in scena venerdì, al Quartu 2000, che per ovvie esigenze di classifica, lo accennavamo prima, doveva mettere le mani sui tre punti per non perdere contatto con il trenino salvezza: motivazioni diverse tra le due compagini dunque, con i locali che passano grazie alle reti di Cocco, su punizione, e Piu. Ottima rimonta, confortante in primo luogo per quanto riguarda il piano della determinazione, dopo il vantaggio flash siglato dal solito Boi, con gli ospiti che proveranno sino all'ultimo ad acciuffare il pari, ma invano.
Il Sant'Elena di mister Piras non fa nessuno sconto alla banda di giovani della Frassinetti di Perra, sconfitti in casa di misura, 2 a 1 il finale: il tecnico bianco-verde dovrà tenere la concentrazione dei suoi al massimo durante la sosta per le festività pasquali, perché la classifica non è delle più rosee, con il terzultimo posto lontano appena due lunghezze. Nonostante la situazione delicata però i padroni di casa si esprimono con buona disinvoltura, soprattutto nei primi 45': il primo squillo del match parte dai piedi di Sanna che non centra il bersaglio grosso per una questione di centimetri; al 10', invito interessante per Piras, che fallisce l'appuntamento con il gol per un niente. Ancora Piras protagonista poco dopo, su assist di Melis, bella la conclusione a botta sicura sulla quale Fortuna si supera da campione rispondendo di istinto. In campo però c'è anche il Sant'Elena che prima allenta la pressione con l'incursione di Farris, Contu controlla bene, e poi allo scadere della prima frazione passa con Mulas, che punisce gli avversari al primo grande errore del match.
Nella ripresa il copione si ripete: Frassinetti costretta a dover fare la partita, Sant'Elena che può permettersi il lusso di aspettare: Scull sciupa la palla del possibile pari da buona posizione, ma il gol è nell'aria e arriva al 15', con Melis che si procura e trasforma un calcio di rigore. I quartesi dimostrano di voler onorare l'impegno, la traversa clamorosa colpita da Tuveri è un segnale, in questo senso, il gol del nuovo vantaggio di Farris, al 23', è invece la conferma più solida a quanto detto in precedenza, con i masesi che faticano a riorganizzarsi. Chi si aspettava una reazione da parte dei locali rimarrà deluso: il finale vede ancora il portiere Contu grande protagonista su Tuveri; ultima chance per Farris, ma il punteggio non cambierà più.
Vittoria di misura per il Selargius che si aggiudica il confronto con l'Arbus di Agus e mette un altro tassello importante nella propria corsa alla salvezza: la partita stenta a decollare, con Martinez che cerca di pungere in avanti, ma a passare in vantaggio sono invece i locali, con Berlucchi che vola in cielo per spedire in fondo al sacco il corner di Atzori. L'Arbus si affida a Tomasi, ma la punta non è spietata come al solito; dall'altra parte Epis si fa vivo dalle parti di Atzeni, ma senza esiti particolarmente positivi. L'Arbus ci prova sino alla fine, ma Damiano prima e Sanna poi non sono fortunati nel momento decisivo.

Il Carloforte batte per 4 a 3 la Tharros e continua il suo sogno ad occhi aperti, con mister Poma che ha più di una ragione per essere soddisfatto: squadra pimpante, determinata, solida e precisa e una classifica che vede i rosso-blu nelle zone alte, premiati da un gioco spumeggiante e al contempo efficace; pomeriggio meno sereno per Serra e i suoi che tornano ad Oristano con tante conferme, è vero, soprattutto sul piano del morale,visto che la trasferta e l'avversario non erano sicuramente dei più facili ma i bianco-rossi hanno il merito di averci creduto sino all'ultimo. Rimane qualche preoccupazione legata alla classifica che seppur non drammatica non può comunque lasciare tranquilli. La gara si infiamma sin dalle prime battute, con Rojas che scaraventa in fondo al sacco la corta respinta di Mele, bravo ad opporsi in precedenza a Sanna. Come spesso succede in quest'ultimo periodo, la Tharros si affida ad Atzeni, uno dei suoi elementi più in forma, con Grosso che blinda la porta dei locali. Nel momento migliore degli ospiti, il Carloforte cala il raddoppio: magia sulla fascia del gioiellino Bouza che serve al centro Sanna che con una splendida acrobazia manda alle spalle di Mele. Il Carloforte gioca sul velluto, il tris è una conseguenza: Rojas addomestica un lancio dalle retrovie, punta la difesa avversaria e si inventa una conclusione a giro che non lascia scampo al portiere ospite. La ripresa inizia nell'identico modo in cui si era chiusa, ovvero con Rojas ancora grande protagonista: Sanna sfonda sulla fascia e mette al centro per il baby talento argentino che mette a segno la sua tripletta. La Tharros è ormai in ginocchio ma butta il cuore oltre l'ostacolo: il solito Atzeni accorcia su rigore e sigla il secondo gol dei suoi grazie all'assistenza di Pastore. Nelle parti finali del match ancora Atzeni protagonista, ma la sua conclusione non è precisa e Grosso può tirare un sospiro di sollievo, ma a due dal novantesimo Cossu riapre clamorosamente l'incontro con una staffilata dalla lunghissima distanza. Oristanesi in avanti per il forcing finale, ma il fortino dei tabarchini resiste all'assedio.

Ennesima prestazione positiva per il Siliqua di Corsini che prosegue a grandi falcate verso l'obbiettivo stagionale, la salvezza, che mai come ora sembra alla portata: i 34 punti in classifica sono un bottino di tutto rispetto e la prestazione offerta ieri sul campo della San Marco è la conferma più eclatante sullo stato di forma dei campidanesi; discorso diverso per i ragazzi di Zottoli, apparsi un po' sotto tono rispetto alle ultime uscite ma ancora ben al di sopra rispetto alla zona rossa della bassa classifica. La partita si sblocca al 25', con Cordeddu che trasforma un calcio di rigore concesso per un fallo subito da Cossu. La San Marco, colpita nell'orgoglio, ovviamente non ci sta: la replica è importante, ma Mura si deve accontentare di un palo, colpito con una pregevole punizione; non va meglio a Dinaro, che da pochi passi sciupa una ghiottissima occasione per il pari. Il Siliqua si difende con ordine e nel finale di frazione respinge a dovere i tentativi di Picciau e del solito Dinaro. Nella ripresa però, gli ospiti sferrano un'altra zampata letale: Cossu riceve palla dalle retrovie, innesca immediatamente Amorati che brucia Muccione con una rasoiata. Al 22' la San Marco rientra in partita con il calcio di rigore trasformato da Picciau, che rimette in partita i suoi ma non basta, perché il Siliqua controlla con grande acume tattico le fasi finali del confronto e nel finale trova addirittura ancora la via del gol con Cordeddu, bravo a capitalizzare al massimo un calo di concentrazione degli avversari.
Termina invece in parità il match clou in chiave salvezza tra la Villacidrese e il Barisardo: i ragazzi di Costa avevano assolutamente bisogno dei tre punti per rientrare in corsa per un piazzamento play-out, l'obbiettivo minimo al momento, e grattugiare un po' di distacco nei confronti proprio degli ogliastrini, ma il campo darà un altro verdetto: Marci e soci tornano a casa con sette punti di vantaggio nei confronti proprio della Villacidrese e la Frassinetti, che galleggia poco al di sopra della linea rossa, distante solo un punto. Grande tensione quindi, considerate le premesse, ma lo spettacolo non ne risente assolutamente: ospiti in avanti grazie ad un calcio di rigore trasformato da Curreli per fallo di mano di Demontis, ma la replica dei locali non si fa attendere: guizzo di Alessandro Congia, che entra in area e viene fermato in maniera fallosa dai difensori avversari, dal dischetto Matteo Congia non sbaglia. Nel secondo tempo la Villacidrese cerca con insistenza il gol della vittoria: Pinna ha la palla giusta, incorna di testa ma Masia è strepitoso nella respinta. Il Barisardo non sta a guardare, anzi, ma si rende pericolosissimo con il solito Curreli, che mette più di un brivido a Piroddi colpendo due legni clamorosi, ma il punteggio non cambia.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Promozione
Girone A