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Castiadas, Fabio Boi e la dedica speciale: «Il gol al Sant'Elia? Per mia madre»
Il terzino: Vittoria importante, ora il Serramanna

Castiadas, Fabio Boi e la dedica speciale: «Il gol al Sant'Elia? Per mia madre»

Innesto lampo ed efficace e, alla quarta presenza, anche la gioia del gol. Fabio Boi e il Castiadas, incontrandosi ad inizio ottobre, hanno risolto un problema reciproco: i sarrabesi si sono ritrovati un '93 dalla grande esperienza (un campionato vinto in Eccellenza e due in serie D sempre da titolare) e il difensore ex Progetto Sant'Elia una buona squadra di Eccellenza dove poter esprimere tutto il suo potenziale. Dopo l'esordio a Calangianus e le gare da titolare con Sanluri e San Teodoro, domenica Boi è entrato nel tabellino dei marcatori nel 4-0 al Sant'Elia. «Una soddisfazione doppia per me - dice il 20enne che ha giocato nelle giovanili del Cagliari - perché non avevo mai fatto gol in Eccellenza ed è pure arrivata una vittoria importante per il Castiadas che migliora la nostra classifica». La dedica è di quelle speciali: «A mia madre che per problemi di salute non era presente al campo». E poi una promessa: «Vuol dire che segnerò ancora appena potrà tornare a vedere una mia partita».

 

Tutto facile contro la tua ex squadra?

«Siamo scesi in campo determinati fin dai primi minuti ed è stato importante il gol di Cacciuto dopo 7', poi è arrivato il mio gol e quello di Floris e poco più di mezzora eravamo già 3-0. Cinus è stato bravo a parare il rigore che poteva riaprire la gara e nella ripresa è arrivata la quarta rete. Tre punti fondamentali perché abbiamo scavalcato in classifica il Sant'Elia e agganciato Alghero e Samassi a quota 10»

Ora si potrebbe fare il bis, ancora in casa, contro il Serramanna

«Non sarà facile ma ci proveremo. Loro sono una squadra giovane e particolarmente in salute in questo periodo, non sta dando quei segni di debolezza tipici di una matricola ma per noi è un'occasione grande per fare un ulteriore salto in classifica»

Visti gli impegni del Valledoria a Muravera, del Sanluri col Tempio e del San Teodoro col Porto Corallo potreste ritrovarvi al 5° posto

«Sì, è una possibilità concreta ma ciò che più conta è allungare la striscia di risultati utili che ci ha visto recuperare diverse posizioni in classifica anche se io non ho vissuto l'inizio di stagione con le tre sconfitte di fila»

Come è stato l'ambientamento a Castiadas?

«Ottimo direi. Mi hanno fatto sentire subito a casa, dai dirigenti e l'allenatore ai compagni di squadra. Devo ringraziare Lantieri e soprattutto Manunza coi quali avevo già giocato al Sant'Elia, mi hanno fatto inserire subito in un gruppo che reputo fantastico. Sembra che ci sia dalla preparazione, ho legato con tutti e non trovo differenza tra fuoriquota e anziani come spesso accade»

In più c'è la fiducia del tecnico

«E io faccio di tutto per ripagarla durante gli allenamenti e in campo la domenica. Marco Piras è un ottimo allenatore che sa gestire bene i fuoriquota trovando sempre gli incastri giusti in ogni gara. Giochiamo con più moduli e mi utilizza o tra i tre centrali nella difesa a tre o esterno in quella a quattro sia a destra che a sinistra»

Cosa preferisci?

«Per me è lo stesso, l'importante è giocare. Certo, a me piace partecipare alla fase offensiva e da esterno in una difesa a quattro puoi spingere e trovare anche il gol come è capitato domenica ma è bello anche stare nella difesa a tre, sei l'ultima linea della squadra e devi impedire agli avversari di fare gol»

Dove può arrivare il Castiadas?

«È un campionato difficile ed equilibrato. Noi ora dobbiamo pensare di terminare il girone d'andata facendo più punti possibili per poter giocare con più tranquillità nel ritorno, in questa fase è importante tenerci lontani dalla zona calda della classifica poi si vedrà se ci sarà modo di lottare per un posto playoff perché comunque la nostra è una squadra che non deve accontentarsi della sola salvezza ma deve provare a fare qualcosa in più»

Con Cacciuto e Floris in forma tutto è possibile

«Sono due ottimi attaccanti coi quali non avevo mai giocato né incontrati da avversari. Sin dai primi allenamenti mi ero accorto delle loro qualità, non li ho visti ad inizio stagione ma ho sicuramente notato la loro crescita nell'ultimo mese ed è un piacere vederli giocare insieme»

In questo bell'ottobre del Castiadas due rammarichi: l'eliminazione dalla Coppa Italia e il 3-0 a San Teodoro

«È vero, contro il Porto Corallo abbiamo fatto una bella gara all'andata vincendo in casa loro 2-1 poi al ritorno, purtroppo, abbiamo subito il gol del 2-0 in modo sfortunato perché un cross è finito all'incrocio dei pali, quella rete ci ha un po' buttato giù perché mancava poco alla fine e speravamo di qualificarci in semifinale, ma il discorso Coppa l'abbiamo chiuso e stiamo pensando al campionato. Per ciò che concerne il San Teodoro se uno guarda al risultato pensa ad una gara disastrosa ma noi guardiamo alla prestazione e anche lì l'abbiamo fatta sfiorando più volte il gol sullo 0-0 e subendo il loro 1-0 su un doppio rimpallo. I risultati nel calcio si sa che sono frutto di episodi e a San Teodoro ci sono stati tutti contro»

In questo articolo
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Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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Intervista