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Castiadas, Giulio Daleno ritrova il Grosseto: «Con le grandi non abbiamo mai sbagliato, se vinciamo si riapre il discorso anche per la salvezza diretta»
Il difensore: «Loro forti faremo una gara attenta»

Castiadas, Giulio Daleno ritrova il Grosseto: «Con le grandi non abbiamo mai sbagliato, se vinciamo si riapre il discorso anche per la salvezza diretta»

All'andata era in tribuna allo Zecchini a vedere il Grosseto, la sua freschissima ex squadra, battere 4-0 il Castiadas, quella che sarebbe stata la sua nuova destinazione. Domenica Giulio Daleno sarà l'ex di lusso nella sfida che vede i sarrabesi, in lotta per la salvezza, ospitare i toscani, vice-capolista a 7 punti dalla Viterbese ma ormai rassegnata a disputare i playoff. Cinque mesi fa la squadra allora allenata da Giacomarro era in testa alla classifica insieme con l'Arzachena mentre quella guidata da Bernardo Mereu era ultima e si stava riformando. «All'andata andai in tribuna - ricorda Daleno - e sapevo che a breve sarei passato al Castiadas, che era una squadra diversa da quella attuale, ancora in fase di rivoluzione e che, soprattutto, giocava in un campo difficile. Non fui preoccupato del risultato finale perché ero convinto della decisione presa e so bene che domenica sarà un'altra partita».

 

Giulio Daleno (Castiadas) fino a dicembre al GrossetoHai lasciato il Grosseto al primo posto e lo ritrovi secondo a 7 punti dalla Viterbese, che è successo alla tua ex squadra passata poi nelle mani del tecnico Orlandi?

«Mi aspettavo un grande equilibrio nel girone con il campionato che se lo sarebbero giocati Viterbese, Grosseto e Rieti. Il girone di ritorno ha dato ragione alla grande continuità della Viterbese che credo domenica festeggi il salto in serie C. Il Grosseto ha sempre avuto un problema in fase difensiva, lo aveva anche quando c'ero io, ma è stata costruita per vincere e ha dimostrato di avere grandi valori. Il loro attuale secondo posto non va a demerito perché è stata al vertice tutta la stagione ma solo una delle due doveva vincere e il Grosseto ha ceduto il passo»

Che gara giocherà il Castiadas?

«Una gara attenta, che stiamo preparando benissimo con il mister Mereu. Non vogliamo sfigurare, loro verranno per vincere ma da parte nostra cercheremo di giocare la miglior partita per inseguire l'obiettivo della salvezza diretta, se poi sarà playout lo riterremo un ottimo risultato e lì ci giocheremo le nostre carte»

Avete fatto una grande rincorsa dall'ultimo posto e quasi facevate sperare nella salvezza diretta, poi negli scontri diretti in casa con San Cesareo, Flaminia e Trastevere solo due pareggi. Cosa è mancato?

«Il compito che ci attendeva e che ci eravamo prefissati all'arrivo dei nuovi giocatori era ostico, l'obbligo di vincere sempre ha pesato sotto l'aspetto psicologico e fisico, siamo arrivati a due passi dalla salvezza diretta ma il fattore psicologico ci ha bloccato, facevamo ottimi risultati ma restavamo sempre lì sotto. Questa situazione non deve però togliere meriti ai giocatori, al mister che ha dovuto amalgare un gruppo avendo sempre l'obbligo del risultato, alla società e al direttore Multineddu che insieme hanno costruito una squadra capace nel girone di ritorno di essere la settima-ottava forza» 

Tre gol nelle ultime cinque partite sono forse pochi, in precedenza avevate abituato diversamente

«Non è bello dirlo ma c'è da ricordare che la fortuna non sta girando dalla nostra parte. Contro la Torres abbiamo colpito due pali, in altri momenti della stagione magari la palla sarabbe entrata; contro la Nuorese abbiamo avuto delle occasioni non sfruttate, dovremmo essere più cattivi sottoporta ma abbiamo ancora queste gare per concludere al meglio la stagione dopo l'ultimo mese e mezzo altalenante»

Dopo Grosseto andrete a Rieti e chiusura in casa col Lanusei, a che punto siete?

«Siamo pronti al rush, la cosa bella di questi scontri con squadre che lottano per i playoff o per la salvezza è che sono sfide cruciali, adesso non possiamo più sbagliare e dipende solo da noi restare agganciati e provare a centrare la salvezza diretta, che sarebbe un miracolo. Ma pensiamo ad una gara per volta, affrontiamo un avversario di pari livello della Viterbese e noi sappiamo che con le grandi non abbiamo mai sbagliato, sarà dura ma possiamo fare una prestazione importante»

Se è vero che avevate visto da vicino la salvezza diretta, tuttora raggiungibile, centrare i playout non dev'essere un fallimento visto com'era la classifica a dicembre

«È proprio così ed è quello che ci ripetiamo nello spogliatoio. Non possiamo dimenticarci che a Natale eravamo ultimi e stavamo iniziando una grande rincorsa, potevamo raccogliere qualcosa in più ma va bene così, siamo ancora lì e vedremo l'8 maggio, dopo lo scontro diretto contro il Lanusei, quale sarà il nostro destino»

In qell'ultimo turno troverai contro Angheleddu, ex compagno nelle precedente avventura all'Atletico di dieci anni fa

«Esattamente. Già ci vedemmo nella gara d'andata, era la mia seconda uscita col Castiadas e con grande soddisfazione feci il capitano. Vincemmo noi e ora ci ritroveremo contro per uno scontro decisivo, dispiace che in questa bagarre per la salvezza ci siano molte squadre sarde. Tra noi, Lanusei, Budoni e Muravera una soltanto si salverà direttamente mentre le altre faranno i playout con un rischio elevato di derby»

In questa volatona per la salvezza il Muravera parte favorito ma tutte le squadre coinvolte hanno calendari non semplici

«Alla fine dei campionati si prova sempre a fare delle tabelle per capire quanti punti puoi fare tu e quanti le tue avversarie ma quest'anno succede tutto il contrario. Prima era favorito il Budoni, poi lo sembravamo noi, adesso il Muravera si è risollevato bene ed è avanti, il Lanusei procede ad alti e bassi ma ha vinto a Budoni dimostrando che è impossibile pronosticare qualcosa nelle ultime gare, anche perché se poi non vinci vien difficile pensare di recuperare posizioni. Nelle ultime tre partite proveremo a dare il meglio e poi si vedrà alla fine, l'unico pronostico che può essere da stimolo è che se domenica dovessimo vincere si riaprirebbe il discorso anche per la salvezza diretta, perché poi andremo a Rieti con una carica enorme e poi col Lanusei ti giochi tantissimo. Ora facciamo un passo alla volta e speriamo bene per domenica, un gara cruciale e perfetta per tornare a conquistare i tre punti»

La salvezza è un gran risultato che può spostare anche i giudizi, ma ad oggi cos'hai trovato di positivo nell'esperienza a Castiadas?

«Ho trovato una società seria che non ci ha fatto mai mancare nulla, in questa categoria dove i rimborsi spese sono spesso in ritardo non è facile trovare la serenità economica che qui c'è stata. Ed è un aspetto importantissimo. Siamo un gruppo sano, composta tra senior e giovani da 20 giocatori uniti, il mister Mereu e il suo staff tecnico ci stanno dando tanto, il direttore Multineddu ha dato un tocco di professionalità ad un club che comunque si affacciava per la seconda volta in serie D. Finora è stata un'esperienza positiva, i risultati complessivamente sono ottimi senza farci condizionare troppo dai primi mesi di vittorie e poi da un calo fisico che ci stava»

In questo articolo
Squadre:
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2015/2016
Tags:
Sardegna