Castiadas sempre più giù, Piccarreta: «Alleno mezzi giocatori». Si dimettono il dg Costa e il ds Massessi: «Ognuno si prenda le proprie responsabilità»

La sconfitta nella gara del rilancio e una classifica che si fa sempre più pesante. Il Castiadas perde in casa contro il Budoni, inanella la sesta sconfitta di fila e resta ultimo in classifica con 1 punto dopo la vittoria dell'Astrea sul campo del San Cesareo. I sarrabesi si sono sciolti sul più bello, cioè proprio quando sono passati in vantaggio con l'autorete di Nanamani. La rete del pareggio dei galluresi è arrivata su rigore di Salvini, con un fallo di Berardi evitabile su un giocatore spalle alla porta. L'ultimo sussulto dei biancoverdi col palo interno di Coquin prima del rete del sorpasso di Mastio (altra ingenuità difensiva), nell'assalto disordinato alla ricerca del pari è arrivato il terzo gol del Budoni in contropiede ancora con Salvini.

A fine gara il tecnico Andrea Piccarreta, a caldo, ha attaccato alcuni pezzi della squadra: «La maggior parte dei miei ragazzi sono dei mezzi giocatori, non puoi passare in vantaggio e poi prendere tre gol dal Budoni. Senza nulla togliere ai nostri avversari ma avremmo dovuto annientarli, mantenendo un po' di possesso per 5' e 10' e poi chiudere la partita. Invece concediamo un calcio di rigore evitabile e questo non lo accetti quando queste situazioni arrivano dai giocatori più esperti, quelli che dovrebbero farti la differenza in positivo e invece te la fanno in negativo. Questo è già successo tre o quattro volte dall'inizio del campionato». L'allenatore poi ha avuto un confronto con il presidente Pierpaolo Piu, il direttore generale Leo Costa, il direttore sportivo Luca Massessi e altri dirigenti del club biancoverde. In serata, però, sono arrivate i contemporanea le dimissioni di entrambi i direttori. 

«Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità - dice Leo Costa - e ognuno poi pensi a se stesso e alla propria parte di responsabilità. Non voglio accusare nessuno, in società ci sono dall'anno scorso, ho dato una mano da lontano per la costruzione della squadra visti i miei impegni che mi portano ad essere spesso a Roma e Nuoro, e ora mi sento in dovere di dare un segnale per tutti affinché ci si renda conto dove si è sbagliato. Io, per la mia parte, probabilmente avrò sbagliato qualcosa nel consigliare dei giocatori, sta di fatto che dopo sette giornate non si può stare lì a perdere altro tempo. Non so che farà la società ora, ho sempre lavorato serenamente in ogni club e questo è un segnale importante che andava dato». Sulla stessa linea anche Luca Massessi: «I giocatori portati a Castiadas sono stati tutti condivisi, non mi sento il primo responsabile per questa situazione di classifica ma un po' lo siamo tutti, da parte mia mi sembra corretto verso chi mi ha dato l'opportunità di svolgere il mio lavoro che io mi dimetta per dare scossa alla squadra. Una decisione che prendo con molto serenità, senza puntare il dito su qualcuno, ringraziando la società e il suo presidente Pierpaolo Piu, sono stato accolto bene ed è stata un'esperienza piacevole, i risultati però non stanno arrivando ed è un peccato». Il diesse, però crede molto nella squadra: «Credo non sia così scandalosa ma andrebbe solo completata con quei pochi accorgimenti che erano già in programma e ci metto la mano sul fuoco che il Castiadas si potrà salvare». A questo punto starà alla società fare le valutazioni tecniche sulla squadra e, come spesso accade in un periodo della stagione col mercato chiuso, farle sull'allenatore che guida la squadra. In questo senso il presidente Pierpaolo Piu resta abbottonato: «Mi sono appena arrivate le dimissioni del direttore generale e di quello sportivo, perciò stiamo riflettendo sul di farsi. Tutti però si devono sentire in discussione».