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Cerbone prepara il colpo-salvezza: «L'Arzachena deve vincere fuori casa, proviamoci già col Palestrina»
Il tecnico: «Con la Turris la nostra miglior gara»

Cerbone prepara il colpo-salvezza: «L'Arzachena deve vincere fuori casa, proviamoci già col Palestrina»

La sosta per riflettere e prepararsi alle ultime 12 fatiche, ma l'Arzachena spera anche di recuperare tutti i componenti della rosa. «Abbiamo lavorato bene - dice il tecnico Raffaele Cerbone - cercando di recuperare gli infortunati come Figos, Pinna, D'Aqui e Loi per ricaricare le batterie in vista del rush finale. Mancano 12 giornate ed è importante sbagliare poco perché poi il tempo per rimediare viene meno».

L'1-1 contro la Turris è stata la risposta che cercava dopo la sconfitta contro la Torres?

«A Sassari abbiamo solo partecipato alla gara e così facendo non potevamo che perdere, domenica scorsa invece abbiamo fatto in assoluto la migliore partita in casa, alla fine del primo tempo non ho detto nulla ai ragazzi perché stavamo mettendo sotto una squadra importante. Poi mi accorgo che gli avversari si lamentano perché, a detta loro, sono stati raggiunti nel finale con un tiro in tutta la gara e resto sorpreso. Io faccio solo notare che la Turris ha segnato direttamente da calcio d'angolo che nel secondo ho contato 4 palle-gol davanti al loro portiere senza considerare i tiri pericolosi da fuori area, abbiamo anche sfiorato la vittoria dopo il pareggio di Figos. Chi ha parlato così evidentemente non era al campo o è in malafede»

Dopo la sosta vi aspetta la sfida contro il Palestrina, ex vice-capolista

«Incontriamo un'altra squadra costruita per vincere il campionato sebbene in queste ultime settimane sia in flessione. È un avversario che vanta in rosa giocatori che hanno fatto la serie B e C ma noi dobbiamo dare una svolta al nostro cammino e per farlo occorre fare punti fuori casa. Il calendario ci riserva poi altre trasferte toste come quelle con la Lupa Frascati, Sarnese, Casertana, per non parlare di Porto Torres, Ostia e Civitavecchia, e noi dobbiamo fare il colpaccio in uno di questi campi per avvicinarci alla salvezza»

La prossima gara in casa è fondamentale contro l'Isola Liri che occupa l'ultimo posto nei playout

«Noi non dobbiamo affrontare il Palestrina pensando che poi in casa avremo l'Isola Liri, bisogna pensare una gara per volta perché quando dai per scontato certe vittorie poi non arrivano mai. Noi dobbiamo fare come a Sora che vincemmo pur giocando in 10 contro 11 e ritrovando una solidità difensiva perché i punti arrivano sempre quando dietro subisci poco»

Domenica non ci sarà Mastinu squalificato ma si spera avrete in attacco un Figos al massimo

«Quest'anno non ho mai potuto avere a disposizione Mastinu, Figos e Cappai al massimo della loro condizione, c'erano a Sassari ma contro la Torres Figos rientrava da un infortunio. Alessio è un giocatore che in serie D fa la differenza, lo si è visto anche domenica quando è entrato nella ripresa. Ora spero di averlo definitivamente fino alla fine del campionato e che abbia messo da parte la sfortuna che lo ha perseguitato finora, poi io dico che loro tre si integrano benissimo là davanti e che quando c'è la qualità in campo aumentano le possibilità di fare punti. Non vedo l'ora di poterli averli tutti e tre a disposizione, allora saranno problemi per gli avversari»

Più volte vi siete lamentati degli arbitri, non per le decisioni contro ma per l'atteggiamento

«Non riesco proprio a capire questo atteggiamento ostile nei nostri confronti, faccio calcio da quasi trent'anni e trovo inaccettabile tutto questo. Io non parlo di rigori contro o espulsioni ma proprio di come si pongono nei nostri confronti. Anche domenica abbiamo battibeccato con l'arbitro sin dall'appello, l'impatto non è mai buono e già si creano paletti prima di iniziare, parlo così indipendentemente dal risultato. Questo è un fatto che ti rende triste ed impotente perciò dico grazie ai miei giocatori che mai hanno risposto a certi atteggiamenti di sfida dei direttori di gara, sono ammirevoli»

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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