«Cercheremo di vincere anche al ritorno»
Coppa Italia, l'Unipomezia vede i quarti dopo il 3-1 a Tonara, Solimina: «Qualificazione ipotecata ma conosco bene il temperamento delle squadre sarde»
L'Unipomezia vuole la serie D e se nell'Eccellenza laziale il ritardo in classifica si è fatto cospicuo - a 10 punti dalla capolista Vis Artena e 9 dalla vice Ladispoli - il club di patron Valle punta molto sulla Coppa Italia. A Tonara la squadra di Claudio Solimina si è imposta 3-1 con una prova convincente. «Abbiamo fatto un'ottima prova su un campo difficile - dice il tecnico romano - il Tonara è un'ottima squadra sul piano della corsa e del temperamento e potevamo andare in sofferenza coi ritmi alti. Abbiamo fatto un bel primo tempo con un giro palla per entrare sia centralmente che sugli esterni e siamo riusciti a sbloccare la gara con un lancio dai centrali di difesa per l'attacco avendo visto che potevano andare un po' in difficoltà su questi palloni. Poi il Tonara ha messo in campo l'ardore di un paese e ha fatto gol su errore nostro sia nel ritardo a chiudere sul corner che perdendo la marcatura di Nnamani. Nel finale ci sono stati gli altri due gol nostri che hanno messo un'ipoteca sulla qualificazione». Decisivi anche i cambi apportati dal tecnico nel momento migliore del Tonara, sia Porzi che Valle hanno messo lo zampino sulle due reti: «Quando hai a che fare con 12-13 grandi di una rosa importante è giusto che nei momenti decisivi della stagione sia fatto il turnover in vista anche di una gara importante come quella di domenica contro la capolista». I quarti di finale sono vicini ma non si sottovaluta i barbaricini: «Noi cercheremo di vincere ma dobbiamo essere concentrati per il ritorno perché il Tonara ha attaccanti che nella profondità creano sempre pericoli e si giocherà il tutto per tutto non avendo nulla da perdere. Conosco bene il temperamento delle squadre sarde, spesso le ho affrontate in carriera, ho chiesto ai miei di essere duri». Solimina in carriera è stato sul punto di allenare in Sardegna diverse volte: «Sono stato chiamato da Alghero e Arzachena e quest'anno la Nuorese». L'obiettivo campionato è quasi andato dopo il ko di domenica scorsa a Ladispoli: «Quando sono subentrato (ad inizio dicembre. ndr) la squadra era in netto ritardo in classifica, i ragazzi hanno fatto un grosso lavoro, arrivando anche a 6 punti dalla prima e a 5 dalla seconda, ma quando davanti hai 4 o 5 squadre diventa complicato e non puoi sbagliare nulla. Dopo 12 partite una la puoi perdere, col Ladispoli non meritavamo di perdere, la prestazione c'è stata».