«Io qui per l'entusiasmo del presidente Piu»
Correa regala già la prima perla al Castiadas, gol-vittoria di tacco: «Sto bene fisicamente e voglio dare il mio contributo per andare in serie D»
Si è fatto un gran regalo per festeggiare i 36 anni: il gol vittoria contro il Li Punti. Lucas Correa ha bagnato l'esordio casalingo al Castiadas con una rete ma, soprattutto, con una prestazione di spessore in mezzo al campo: giocate precise, verticalizzazioni coi tempi giusti e inserimento per andare a segno. L'argentino classe 1984 è stato all'altezza del suo importantissimo curriculum fatto di quasi 220 partite nei professionisti tra serie B e C italiana. Da quasi due settimane fa parte della rosa della vice-capolista dell'Eccellenza sarda: «Sono veramente contento di far parte di questo gruppo e di questa società, sono stato accolto benissimo e cerco di poter dare un contributo per arrivare più in alto possibile. Sono arrivato nel posto giusto al momento giusto, ora si deve continuare a lavorare e crederci per arrivare nelle ultime giornate avendo fatto più vittorie possibili».
L'ex Mantova e Avellino spiega la scelta di Castiadas: «Per l'entusiasmo del presidente Piu. Lui ha creduto che, per le mie caratteristiche, potessi dare una mano alla squadra e per me questa è la cosa più importante. Poi ho la fortuna di avere come compagni dei connazionali argentini, mi sono informato sulla squadra, la società è molto seria e ha voglia di tornare nel calcio che conta. Io ho ancora voglia di giocare e correre dentro il campo, che è la cosa principale di questo sport. Sto bene fisicamente e voglio dare il mio contributo, che sia 10', mezzora o tutta la partita, perciò bisogna lavorare e avere un po' di fortuna».
Il gol è stata una perla, colpo di tacco su assist di Manga, giunto con il Castiadas in 10 contro 11: «Abbiamo costruito un contropiede veloce, Seck ha fatto un tiro forte ma il portiere ha fatto una grande parata, l'importante è che poi la palla sia entrata per andare in vantaggio. Poi abbiamo un po' sofferto ma il buono di questa squadra è che ci ha sempre creduto, anche con l'uomo in meno, giocando la palla e andando in avanti. Eravamo in casa e dovevamo recuperare i punti persi nel girone d'andata. La squadra ha corso e dato tutto, quando uno ci mette sacrificio e ci crede sempre i risultati poi arrivano». Ad inizio carriera fece una grande stagione e mezza in serie C1 col Lanciano (36 gare e 4 gol) attirando le attenzioni del Cagliari di Cellino ma poi la spuntò la Lazio: «Avevo questa possibilità di venire al Cagliari ma purtroppo non se ne fece nulla e sono andato alla Lazio. Lì non ho mai avuto la possibilità di dimostrare il mio valore, ma parliamo di una grande società, tra le più importanti d'Italia, e composta grandi campioni. Il destino ha scritto questo e non mi pento di niente».